CONTINUA...
«Ok, meraviglioso... tu e il Salvatore dei poveri avete fatto in modo che io ed Elle ci incontrassimo... d'accordo... sono sicuro che otterrai il premio miglior padre dell'anno per questo! Ma quello che mi interessa veramente sapere, e che credo sia in cima alla lista delle priorità dei miei fratelli, è perché ci tenevi tanto a ritrovare mamma se, come abbiamo visto tutti, hai una nuova famiglia? E soprattutto, non c'è più tempo da perdere, abbiamo fatto tutta questa strada soltanto per un motivo... cos'è successo sedici anni fa?» Mike interruppe Jeremiah, portato all'esasperazione dal modo misterioso in cui entrambi i fratelli Weiss si stavano rivolgendo a noi. Era come se cercassero continuamente di tenerci all'oscuro di qualche dettaglio.
Papà voleva che noi ci occupassimo di individuare mamma.
Ma la domanda sorgeva spontanea: perché?
L'amava e voleva sapere se lei stesse bene o voleva consegnarla ad Hannah?
Per un istante ipotizzai persino che lui stesse sacrificando sua moglie per salvare noi, ma poi tutti quei pensieri mi sembrarono nient'altro che speculazioni.
«Papà» il mutismo in cui si era immerso lo scantinato in cui ci trovavamo, dopo lo sfogo di Mike, venne interrotto dalla voce bassa e roca di Lena «te lo stiamo chiedendo con il cuore in mano. Ti prego, raccontaci tutta la verità. Non omettere nulla e sii brutale. Sceglieremo noi come comportarci dopo. Io sono convinta che tu sia in buona fede, qualcun altro qui la pensa in modo diverso. Perciò, abbiamo bisogno della verità. Nuda e cruda... così com'è».
Avevo sempre creduto che Lisa e Lena fossero state plasmate come l'una la parte mancante dell'altra. La secondogenita di solito restava in silenzio, mentre la primogenita dava sfogo a ogni suo pensiero. In quell'occasione, invece, mi meravigliai di come fosse accaduto il contrario. Lisa aveva trovato rifugio nel silenzio, Lena, diversamente, aveva deciso con atipica fermezza di prendere il comando.
Persino Bob doveva essere consapevole dell'eccezionalità di quell'atteggiamento, pertanto se fino a poco prima lui aveva ignorato Mike e Tony, non appena udì la richiesta di Lena decise di esaudirla senza più attendere.
«Mi dispiace di aver iniziato con il piede sbagliato» si scusò con sincerità. Trasparì dai suoi occhi quanto fosse pentito del suo atteggiamento «non è stato semplice vivere per tutti questi anni tra i mostri... e alla fine forse ho finito per trasformarmici anche io».
«Ma smettila» Jer intervenne, alzando gli occhi al cielo «loro non conoscono tutta la storia e, forse, ha anche senso che non riescano a capirti fino in fondo. Racconta loro questa benedetta verità e andiamo avanti. Così forse quando dirai loro quello che sei stato costretto a fare saranno finalmente pronti a condividere con te tutto quello che vuoi sapere».
Nel suo precedente racconto Jer aveva alluso a come spesso si ritrovasse a fare da padre a suo fratello maggiore e, in quel frangente, capii esattamente cosa volesse dire. Nostro padre da quando aveva udito la voce di Lena sembrava essere regredito a molti anni prima. Probabilmente era vero che aveva tentato di reprimere per tutto quel tempo Sam, soffocandolo tra le spire di Robert Weiss. Eppure, nel momento esatto in cui si era ritrovato nuovamente nei panni di quell'uomo gentile, era entrato in crisi, dimenticandosi totalmente chi fosse agli occhi dei newyorkesi.
«Avevo paura che mi avreste giudicato anche dopo aver sentito la mia storia... ma ho fiducia nel fatto che voi sarete in grado di capire che tutto quello che ho fatto l'ho fatto per voi e... per lei» prese un respiro profondo e strinse forte tra loro le sue mani come a farsi forza «tutto ebbe inizio il 20 gennaio del 2006...».
Robert, Minneapolis, 20 gennaio 2006.
Avevo appena terminato il mio tour in due possibili concessionarie da rilevare, quando notai nello specchietto retrovisore un'auto sospetta. Lungo tutto il tragitto dall'ultima struttura in cui ero stato all'hotel in cui alloggiavo, una berlina nera non aveva mai smesso di seguirmi.
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CODE 95023
RomanceSophia ha vissuto gran parte della sua giovane vita a inseguire un'immagine di sé che non rispecchiava neanche lontanamente ciò che lei avrebbe voluto essere. I suoi genitori, pur lasciandola crescere da sola, le avevano imposto, sin dalla nascita...