T/N's pov
La mattina mi svegliai da sola, prima ancora che squillasse la sveglia dalla tenda di Kite, ed era strano. Ritrovai il cuscino umido, probabilmente la sera prima avevo pianto nel sonno, mentre sognavo Killua guardarmi con disprezzo. Non diceva o faceva null'altro, mi guardava semplicemente. Ma a me faceva male.
Mi alzai, e vidi che stavano ancora tutti dormendo. Perciò gli lasciai un biglietto dicendo che andavo nel solito posto per allenarmi.
Arrivata lì, ci trovai Hisoka.
«Ciao sorellina».
«Ciao fratellone. Che cosa ci fai qui?»
«Ti ho visto correre e ti ho preceduta. È tutto ok? Dopo ieri, intendo.»
«Si... credo. Ci sono rimasta un po' male, ma devo farmene una ragione. Comunque, perché non mi avevi detto che ti piace Illumi?» Hisoka sussultò.
«Si nota così tanto?»
«No, ma io ti conosco quindi per me si. Ti sei già dichiarato? Ti dovresti sbrigare, sai? Prima che gli passi la cotta.» Questa volta fece una faccia che non gli avevo mai visto indossare: quella del terrore.
«E se ti sbagliassi?»
«Beh, ci scaveremmo la fossa insieme, che ne dici?» Proposi io scherzosamente, ma in testa mi dissi che forse non era una così cattiva idea. Dopotutto, Killua aveva detto che non gli piacevo. Certo, il suicidio era un'esagerazione, però....«T/N!» Sentii urlare dietro di me, poi fui travolta da un uragano verde dai capelli verdi con un completino verde.
«Gon! Mi fai male» protestai ridendo.
«Abbiamo visto il tuo biglietto, ma non capivamo cosa ci fosse scritto. Abbiamo capito solo "solito posto", quindi sono corso qui a controllare che stessi bene»
«Maledetta la mia grafia...» borbottai sotto voce.
«Cosa?»
«Nulla Gon. Comunque stavo venendo ad allenarmi, ma poi ho incontrato...» Guardai dove si trovava Hisoka, ma era scomparso nel nulla più totale.
«...Niente., Andiamo a fare colazione?»
«Siiiiii!»Raggiungemmo Bisky e Killua. Quest'ultimo cercò di guardarmi negli occhi, ma io spostai lo sguardo in quelli della mia maestra mandando un segnale di aiuto. Grazie al cielo Bisky capì e mi prese la mano tirandomi via.
«Che cosa c'è?» chiesi io. Ma lei non rispose e mi portò fuori dalla portata d'orecchio dei miei due amici, poi finse di tirarmi uno schiaffo, e al momento giusto strillai:
«Ahia!» Poi iniziò a fingere di sgridarmi ma a voce normale, quindi non sentivano che in realtà stava dicendo delle altre cose.
«Come stai? Quello era il tuo primo bacio, vero? Com'è stato?»
«Onestamente? Bellissimo. Peccato che me lo abbia dato solo perché era un obbligo.»
«Quindi tu davvero credi di non piacergli?»
«Beh, era una verità...»
«Ma tu lo sai com'è fatto Killua, mente anche senza una ragione specifica. Ti assicuro che tu gli piaci da morire» Il mio cuore saltò un battito. "Io gli... gli piaccio. Gli piaccio. GLI PIACCIO." Le mie gote arrossirono violentemente ed io ripresi un po' di speranza. Bisky finse di tirarmi uno schiaffo anche sull'altra guancia per rendere meno sospetto che fossi rossa.
«Così impari a fare di nuovo una stupidaggine del genere» Gridò concludendo e ritrascinandomi da Gon e Killua, a cui diedi finalmente il buongiorno. Evitai lo stesso il contatto visivo, ma quello lo facevo quasi sempre, quindi non cambiava nulla. Mi strofinai la guancia per rendere più credibile la scenetta di prima.Andammo ad allenarci. Io feci pratica nella manipolazione degli oggetti circostanti. Ero riuscita a estendere la mia immobilizzazione a bersagli distanti anche cinquanta metri. Oltretutto, grazie al fatto che immobilizzavo solo i vestiti riuscivo a mantenerlo anche tre minuti.
«Bene» Disse Bisky.
«Ora faremo un allenamento di tipo Rafforzamento. Gon, Killua, voi ci avevate già provato una volta. Prendete una roccia con la quale dovrete romperne cento. Forza»Mi sedetti a terra e presi una roccia in mano. Inizialmente avevo pensato che sarebbe stato facile: mi bastava manipolare la roccia per renderla più dura. Ma poi capii che non era quello l'esercizio: dovevo vedere la roccia come una parte del mio corpo e potenziarla al massimo. Era difficilissimo, ma non mollai. Dopo averne rotte due la pietra che avevo in mano si sbriciolò e io caddi a terra, esausta. Gon e Killua andavano ancora avanti, ma per loro era più semplice: Killua era un trasmutatore, e la trasmutazione era vicina al rafforzamento. Gon era un rafforzatore direttamente, quindi quella in svantaggio ero solo io. Poco dopo però anche le loro si ruppero e scoppiarono a ridere. Io mi rimisi seduta e, senza volerlo, intrecciai lo sguardo con Killua. Lui lo sorresse, inviandomi delle scuse silenziose. Io gli sorrisi, facendogli capire che le accettavo e mi guardò di rimando con gratitudine, poi arrossì. Senza nessuna ragione specifica, arrossii pure io e Gon, notando il mio volto paonazzo, si avvicinò a me tutto preoccupato.
«Stai bene T/N? Sei tutta rossa... non è che l'allenamento di ha fatto male? Ti fa male la testa? O qualcos'altro? Se vuoi chiamo un medico...»
«Gon, sta tranquillo» lo interruppi io ridendo.
«È solo un po' di caldo.» Ritornammo verso le tende, e io mi preparai la roba per fare la doccia.Vidi Killua uscire dal bagno a torso nudo, e il mio cuore saltò qualche battito, poi iniziò a battere peggio di un batterista. Avvampai all'istante e mi girai, facendo finta di nulla.
«T/N? Perché ti sanguina il naso?» mi chiese Gon innocentemente. Io mi pulii con una manica. «Non so di che parli» Lo sentii ridacchiare sotto i baffi. Forse dopo tutto non era così innocente come credevo. Mi fiondai in bagno e presi un bel respiro profondo, poi mi feci una doccia, mi misi il pigiama e uscii. Ero ancora rossa in viso, ma dissi che era perché l'acqua era uscita bollente all'inizio.
Mi misi nel letto e finsi di dormire, ma in realtà stavo pensando. E poi stavo pensando di star pensando, facendomi calare in una ripetizione infinita di pensando, quando sentii la voce di Killua che mi diceva:
«Baka, guarda che lo so che non dormi.» io continuai a fingere.
«Se non ti alzi ti faccio il solletico.» "Sta bluffando. Vero?"
«Ti avevo avvertito...» Poi lo percepii molto vicino a me e sentii delle mani farmi il solletico sulla pancia. Io stavo scoppiando dentro ma continuai a tenere la mia espressione serena. Ero brava a trattenermi dal ridere quando la causa era il solletico.
«Va bene, allora. Non volevo arrivare a tanto, ma mi costringi...» Si abbassò all'altezza del mio orecchio, ed io fui percorsa da un brivido freddo.
«Se non ti alzi ti prendo e ti porto al bagno per metterti sotto l'acqua ghiacciata» mi sussurrò malignamente.
Ormai per me era diventata una sfida. Non volevo ammettere di essere sveglia, perciò continuai a fare finta di nulla. Mentre pensavo di rimanere ferma, lui mi prese a mo' di sposa e mi portò in bagno in meno di un istante grazie alla sua Godspeed.
Nemmeno il tempo di capirlo che sentii l'acqua aprirsi dietro di me, e abbandonai la mia sfida: io odio le docce fredde.
«Okay okay sono sveglia fermatiiiiii» sussurrai io per non svegliare gli altri.
«Lo sapevo. Non mi puoi fregare.»
«Era davvero così patetico il mio sonno finto?»
«In realtà l'ho capito solo perché quando ho detto che ti avrei fatto il solletico sei arrossita. E poi quando mi sono avvicinato ho sentito il tuo respiro affannarsi leggermente.»
«Ma perché volevi tanto "svegliarmi"? All'inizio, intendo.»
«In parte per darti fastidio...» Io gli feci la linguaccia e lui rise.
«... ma soprattutto per chiederti scusa.»
«E per cosa?»
«Per... per ieri sera» disse arrossendo. Mi stava chiedendo scusa? Questo significava che... aveva mentito alla verità? Quindi non era vero che non gli piacevo? Forse si stava scusando per non aver protestato al bacio... si, era più probabile. Io, visto che era distratto, mi girai nelle sue braccia e lo spinsi sotto l'acqua gelida.
«Così impari a farmi il solleti-» Nemmeno il tempo di finire la frase che mi ritrovai fradicia anche io. Stavo per urlare per il freddo, ma lui mi tappò la bocca con una mano, ridendo. Io, per tutta risposta, appena tolse la mano dalla mia bocca iniziai ad insultarlo in spagnolo (perché era l'unica altra lingua che conoscevo). Lui allora scoppiò a ridere senza riuscire a fermarsi, ed io con lui. Ridemmo per cinque minuti interi, poi tornammo verso la tenda fradici.
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La mia Moonshine (KilluaxReader)
FanfictionSei la sorellina minore di Hisoka Morou e, visto che ti sei stufata di vivere da sola, decidi di provare ad entrare nel gruppo di Hunter di cui fa parte tuo fratello. Durante la prova per entrare, conosci Killua Zoldyck. Possono due personalità dive...