32 (EPILOGO)

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15 anni dopo

T/n's pov

«MAMMA! DOV'È LA SPAZZOLA?»
«HAI GUARDATO NEL CASSETTO?»
«SÌ, E NON C'È.»
«VUOI VEDERE CHE SE SALGO IO LA TROVO?»
«VIENI PURE, TANTO NON STA QUI.» Dio quanto era difficile avere una figlia quindicenne. Salii al piano di sopra, andai in bagno, aprii il cassetto e rovistandoci dentro un secondo cronometrato la trovai.
«Eccola la spazzola. Ora sbrigati, che stai facendo tardi e fra poco torna tuo padre.»
«Grazie.» La lasciai a prepararsi e mi sedetti sul divano. Selene era una ragazza abbastanza alta, o comunque più alta di quanto non fossi io alla sua età. Aveva i capelli come il padre, e gli occhi entrambi grigi. Che sorpresa era stata scoprire di essere incinta! Dopo la prima volta, poi. Quando erano iniziate le nausee non avevo pensato nemmeno per un istante a questa possibilità, credevo fosse un normale virus. Poi, però, mi erano saltate le mestruazioni, e avevo iniziato a preoccuparmi. Avevo detto tutto a Killua, e avevo fatto il test di gravidanza: positivo. Non vi nego che all'epoca fossi terrorizzata: tralasciando il fatto che mio fratello avrebbe voluto ammazzare il mio ragazzo, non sapevo come lo avrei detto agli altri. E dovevo ancora andare a chiedere scusa ai miei amici, poi andavo ancora a scuola... non riuscivo proprio ad esserne felice. Le cose si erano complicate quando, al quarto mese, eravamo andati a fare l'ecografia e avevamo scoperto che... erano due gemelli, un maschio e una femmina. Dopo il parto, avevo finalmente capito perché si dicesse delle cose lunghe e dolorose: "È stato un parto". Ma erano bellissimi, già li amavo con tutta me stessa. 

Quando avevo compiuto 18 anni, Killua mi aveva portato a cena fuori, e i bambini, di due anni, li avevamo lasciati a Bisky. Il ristorante era molto elegante, lussuoso. Arrivati al dolce, mi aveva detto di restare seduta e si era inginocchiato davanti a me. Ricordo ancora le parole precise che aveva detto: «T/n, tu sei una delle persone migliori del mondo. Mi hai accettato così come sono, dedicandomi tutto il tuo amore, e anche se non credo di meritarti, voglio passare il resto della mia vita con te. Perciò, vuoi sposarmi, Moonshine?» Ricordo anche che avevo provato a parlare, a rispondergli di sì, ma le parole si erano bloccate in gola. Avevo iniziato a piangere di gioia, e appena avevo riacquisito la capacità di parlare, lo avevo abbracciato e stretto forte a me, dicendogli: «Sì, sì, lo voglio!» Applausi avevano scrosciato nella sala, di tutte quelle persone felici per noi. 

Pochi mesi dopo ci eravamo sposati, e avevamo deciso di volere un altro figlio, con la speranza che questa volta fosse uno. E così era nata Beatrice, con i capelli come i miei e un'occhio azzurro e uno rosa.

«MAMMA, BEATRICE MI HA RUBATO IL CONTROLLER!»
«NON È VERO, VOGLIO SOLO RIPARARGLIELO!»
«MA ME LO ROMPI COSÌ!»
«BEA, RIDAI IL CONTROLLER A GIICHI.»
«NO!»
«NON FATEMI ALZARE, DA BRAVI...»
«UFFA! CE L'HA SEMPRE VINTA LUI. TIENILO IL TUO CONTROLLER.» Sentii qualcosa cadere a terra.
«CHE COSA HAI FATTO! ORA TI FACCIO MALE, E VEDI CHE NON ME LO RUBI ANCORA.»
«N-NO, SCUSA, MI DISPIACE, SCUSAMI! NON LO FACCIO PIÙ!» Dopo un po' iniziai a sentirla piangere, e mi alzai per andare a controllare che cosa diamine le avesse fatto. La trovai con il naso rotto, mentre il fratello ricominciava a giocare alla play con i suoi amici. Sospirai: ma perché tra quei due doveva sempre succedere qualcosa? Eppure Giichi non era violento generalmente, era generoso e altruista. Ma appena si trattava di Beatrice... la minima bravata e si arrabbiava. Era un ragazzo alto, con i capelli che erano una via di mezzo tra me e Killua e gli occhi tali e quali ai miei. Mi avvicinai alla presa e gli staccai la spina.
«Ehi! Non avevo salvato!»
«Che cosa ti avevo detto riguardo al fare male a tua sorella?»
«Mi ha scaraventato a terra il controller che mi aveva regalato Akahito!» Si difese. Mi girai verso di lei, e con il Nen le riparai il naso.
«E a te che avevo detto riguardo al dare fastidio a tuo fratello?»
«Tsk.» Si voltò dall'altra parte, e le presi il mento facendola girare verso di me. 
«Ti sto parlando, e gradirei che mi guardassi quando lo faccio.» Bofonchiò delle scuse a denti stretti: quella ragazzina mi avrebbe fatto dannare.
«Oggi tu vai a dormire da Eisen, e portati i compiti. Mentre tu vai a dormire dallo zio Hisoka e lo zio Illumi, signorinella. E se scopro che gli rispondi male come l'altra volta non esci da questa casa per un mese.»
«E Selene dove va?»
«Va da Tsumugi.»
«Non mi pare che avesse detto proprio così...»
«Evidentemente hai sentito male, Giichi.» Lo guardai male, intimandogli di stare zitto. La sorella andava a dormire dal ragazzo, ma se Killua l'avesse saputo non l'avrebbe mandata nemmeno sotto tortura.
«Hai ragione, sicuramente non ha detto che dormirà con il-»
«Esatto, non l'ha detto. Ora preparate la vostra roba, e te lo controllo lo zaino: hai preso un'insufficienza grave, quindi vedi di studiare per recuperarla.»
«Però non è giusto che noi andiamo a scuola! Tu non l'hai finita, e papà non ci è nemmeno mai andato.»
«Io non l'ho finita perché ho avuto te e Selene.»
«E io non ci sono andato perché i miei genitori non sono propriamente delle persone affidabili. Ma se vuoi essere torturato ogni giorno e addestrato ad uccidere piuttosto che studiare, dillo pure.» Mio marito mi era comparso alle spalle, e quando finì di parlare mi scoccò un rapido bacio sulla guancia.
«Bentornato, com'è andata oggi?»
«A me tutto bene, a te? Hanno litigato di nuovo?» Disse alludendo ai nostri due figli lì di fronte.
«Nulla di che. Selene è già uscita, sta da Tsumugi stasera, e questi due li porto io fra venti minuti.»
«Allora io vado a farmi una doccia e mi cambio.» Annuii. 

Appena Giichi ebbe pronta la sua roba, lo portai dal suo migliore amico, anche se secondo me tra quei due c'era qualcosa di più e lui non me lo aveva detto. Poi portai Bea da mio fratello, e nonostante molti non si sarebbero fidati io non mi facevo problemi. Lei si divertiva con quei due psicopatici, chiedeva loro di allenarla nel Nen e facevano pratica di: "Insultare gente a caso, senza alcun motivo". Io, come madre, non approvavo nulla di tutto ciò, ma era decisamente forte, forse persino più di me.
«Non fatele fare nulla di pericoloso, e soprattutto...» Mi avvicinai a mio fratello, guardandolo negli occhi. «...se dovessi scoprire che dice le parolacce a dodici anni fareste una brutta fine. Buona notte.» Scoccai un bacio a mia figlia e risalii in macchina.

Tornai a casa, mi lavai, mi cambiai mettendomi un vestito elegante, mi truccai e raggiunsi Killua in salotto. Una persona normale penserebbe che andavamo ad un appuntamento, ma in realtà ci era stato richiesto di infiltrarci ad una serata di gala e difendere un riccone. Arrivammo, ma trovammo tutte le luci spente. Non riuscivo a percepire nessuna presenza, nemmeno con l'En. Entrammo, e con circospezione controllammo tutto il salone, che era completamente vuoto. Con il Gyo notai un messaggio d'aura, c'erano scritte delle coordinate geografiche. Le inserii sullo smartphone e ci dirigemmo in quel luogo. Era...
«Un ristorante di lusso?» Dicemmo all'unisono.
«Entriamo, ma stiamo attenti.» C'erano varie persone che parlavano, tutte dall'aria molto distinta. Improvvisamente, notai una chioma verde all'insù, una di quelle che avrei potuto riconoscere in mezzo a mille. Mi avvicinai.

«Gon! Kumiko! Che ci fate qui?»
«Visto? Te l'avevo detto che ci sarebbero cascati! La richiesta l'abbiamo scritta noi, per convincervi ad uscire un po' di casa senza i vostri figli. Mi manca il mio migliore amico.» Ci sedemmo e cenammo tutti insieme.

E dunque, questa è la fine della nostra storia. Sono sposata, ho tre figli, sono felice. Giichi (il primo, si intende) lo terrò sempre nel cuore, ricordandolo con gioia. Io vi saluto, ho appena sentito la voce di Selene chiamarmi con fare urgente. Preghiamo non sia successo niente...

Killua's pov

Dopo la mia Moonshine, è il mio turno di salutarvi. Arrivederci, e grazie per aver ascoltato la nostra storia fino alla fine. Magari potrebbe esservi sembrata un po' scontata, o ad altri un po' assurda, ma sta di fatto che siete qui. Grazie di esserci.


♠    FINE    ♣


La mia Moonshine (KilluaxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora