La mia Moonshine (KilluaxReader)

13

Killua's pov

Ieri sera, T/N era tornata in tenda dopo un litigio con mio fratello. Quello di cui ero veramente stupito era stato il fatto che fosse riuscita a ribellarsi al suo controllo mentale. Da sola. Io c'ero riuscito solo quando, per paura di perdere Gon, mi ero ribellato a mio fratello e mi ero accorto dello spillo, togliendomelo. Ma lei c'era riuscita senza nemmeno accorgersene. Doveva avere una forza di volontà molto più grande di quel che dava a vedere. E aveva effettivamente paura. Paura dell'abbandono, della solitudine, di essere esclusa e di essere lasciata indietro. Agli altri mostrava un lato forte di sé, ma dentro aveva l'inferno. 

Quella ragazza mi era davvero entrata in testa la prima volta che ci avevo parlato: l'avevo pure sognata qualche volta! Il primo giorno, il semplice fatto che fosse stata male per avermi inflitto quel colpo mi aveva fatto capire che era una persona gentile e altruista, che mette sempre prima gli altri a se stessa. E quando mi si era avvicinata... meglio non parlarne. Poi, la sera del nostro appuntamento, quando mi aveva mostrato il suo occhio, ero riuscito davvero a comprenderla: nonostante fuori sembrasse come un torrente che scorre dolcemente, portando tranquillità, all'interno aveva i vulcani che eruttavano ed esplodevano, seminando caos in lei. Non era forte come alcuni credevano. 

Mi ritrovai a pensare a lei ancora un'ora dopo, quando sentii qualcosa di affilato premermi leggermente sul collo. C'era Hisoka accanto al mio letto a tenermi una carta sulla gola. Mi fece segno di alzarmi, ed io, terrorizzato, non potendo fare altro, mi misi in piedi e lo seguii. Una volta fuori dalla tenda ripose la carta e mise le mani dietro la testa, sussurrando: 
«Scusa, volevo parlarti ma non volevo svegliare gli altri.» Mi cadde la mascella: e io che credevo che volesse chiarire i conti peer quello che era successo con T/N! Gli feci cenno di allontanarci ancora un po', così avremmo potuto parlare normalmente.

«E così, tu e mia sorella state insieme...» Un brivido mi pervase: dovevo stare attento a come avrei parlato. 
«E io non ho nulla contro tutto questo. Certo, sono leggermente arrabbiato e in questo momento sto trattenendo il mio intento omicida, però... è e resta mia sorella. Perciò...» Si girò verso di me facendomi deglutire. «... se la farai soffrire, ti ucciderò in un modo lento e doloroso.» Concluse con uno sguardo sadico, leccandosi leggermente le labbra. "Com'è possibile che T/N sia stata cresciuta da questo qui e sia così normale?"

«Comunque, ti volevo parlare anche dello spillo che Illumi le ha messo nella spalla. Non incolpare lui, gliel'ho chiesto io. Dovevo verificare se tenesse davvero a te quanto credo, e direi che ci tiene anche più di quel che un normale essere umano possa pensare. E lei non sceglie a caso le persone a cui legarsi. Quelle sue amiche... le conosco, più o meno. Ci ho parlato forse una volta, ma ho subito compreso che sono persone a cui non importa cosa pensino gli altri di te. Prendiamo l'esempio di T/N: mi ha raccontato che all'inizio delle medie era subito stata scambiata per secchiona, ma non da loro. Sono andate subito a fare amicizia con lei. Altri compagni di classe l'avevano avvicinata all'inizio per i "benefici" che può avere una nerd come amica, ma poi anche loro l'hanno capita e hanno fatto davvero amicizia con lei. Penso che le medie siano stato il momento più felice della sua vita. Perciò vedi di non tradire la sua fiducia~» Detto questo scomparve, lasciandomi solo. 

SKIP TIME

T/N's pov

Era finalmente arrivata la mattina. Quella notte dormii forse un'ora in totale, proprio per questo avevo notato la fuga notturna di Killua con mio fratello, e li avevo seguiti per assicurarmi che non sarebbe successo nulla. Avevo sentito tutta la loro conversazione (anche se in realtà aveva parlato solo Hisoka) ed ero leggermente commossa da quello che mio fratello aveva detto, anche se ero arrabbiata con lui per lo spillo e per tutti i cavoli miei che aveva spiattellato come se nulla fosse.