La mia Moonshine (KilluaxReader)

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T/N's pov

«È Jack.» Iniziai a tremare e a sudare freddo. I ricordi di quella maledetta notte mi tornarono alla mente come se stessero accadendo in quell'esatto momento. Da fuori non l'avevo dato a vedere, ma ero rimasta traumatizzata da quello che era successo. Fortunatamente, Killua mi aveva svegliata prima che potesse accadere chissà che cosa, ma avevo avuto paura come non mai. 
«J-Jack? P-perché... perché proprio lui?» Fujiko mi rispose con tutta la calma del mondo, mantenendo il suo caldo sorriso che se prima mi aveva rassicurata leggermente ora mi inquietava e sembrava sadico. 
«La sua famiglia è illustre e lui cerca moglie, e appena gli abbiamo mostrato una tua foto ha detto che dovevi essere sua.» La paura fu sovrastata da un altro sentimento: "Devo essere sua." Io. Non. Sono. Di. Nessuno. Io appartengo a me e a me soltanto, figuriamoci un uomo a caso che non conosco e che ha tentato di stuprarmi! Repressi la rabbia e feci la migliore faccia disperata che riuscivo a fare: anche se non ero bugiarda come Hisoka, nemmeno io scherzavo. 
«Ma... ma... io qui ho tutta la mia vita, i miei amici, la mia scuola... e poi avrà il doppio dei miei anni!» 
«Non discutere. Ormai è tutto deciso, vi sposerete.» 
«Q-quando?» 
«Dopodomani» Ci rimasi di stucco, ma avevo un piano. 
«Ma-» 
«Ma niente.» 
«V-va... va bene. Ma almeno... almeno lasciate andare le mie amiche. Se lo farete non mi lamenterò. Ve lo giuro.» Mi guardarono sospettosi, ma sfoggiando la mia migliore espressione da "Occhi dolci da bambina carina" li feci cedere.

Durante tutto il resto del pranzo mangiammo in silenzio, e appena ebbi il permesso mi catapultai dalle ragazze.

«RAGAZZEEEE!» Tsumugi, che stava cercando di forzare la finestra sobbalzò. 
«CHE C'È!» 
«BUONE NOTIZIE!» 
«MA PERCHÉ STIAMO URLANDO»
«E IO CHE NE SO» 
«E ALLORA SMETTIAMO, NO?» 
«Ok.» 
«Quali sono queste buone notizie?» 
«Sono riuscita a convincere Hansamu a farvi liberare!» Dapprima esultarono, e quando Kumiko e Setsuko andarono in bagno Tsumugi mi si avvicinò. 
«Che cosa ti ha chiesto in cambio?» 
«Solo di restare qui. Ma non ti preoccupare, ho tutto sotto controllo.» Non potevo dirle la verità, o non se ne sarebbero più volute andare. 
«Però non potete tornarvene a casa vostra, o mi e vi avrà comunque in pugno. Appena uscite da questo castello, prendete il bus turistico, dite di accreditare tutti i costi all'Hunter T/N Morou. Una volta arrivate dove scendono tutti prendete il cotral numero tre e fermatevi alla fermata sette. Da lì dirigetevi verso una torre diroccata. Mi pare conosciate Hisoka, giusto? Chiedete di vederlo e i miei amici vi accoglieranno. Cercherò di farvi accompagnare da Sakura, così potrà fuggire anche lei. Ma nel caso, non dovete rivelarle nulla fino all'ultimo secondo. Perché per quanto sia una bravissima persona, potrebbe anche trattarsi di una falsa come poche, ok? Tsumugi, vuoi che ti scriva tutti i passaggi?» Lei annuì, anche se probabilmente voleva protestare. Loro non sapevano che fossi un'Hunter, e io glielo avevo detto così. Presi un foglietto e ci scrissi le istruzioni che le avevo dato, poi lo girai e scrissi un messaggio cifrato. 
«Bene, una volta arrivate datelo a quel clown di mio fratello, senza chiamarlo così. O non garantisco per la vostra vita.» La mia migliore amica annuì e ci abbracciammo, dopodiché mi diressi verso la sala del trono.

«Hansamu.» 
«Sorellina? Non credevo saresti stata proprio tu a cercarmi, sai? Vuoi forse chiedermi di anticipare la tua partenza?» 
«Sicuro. Ma il cervello te lo hanno rubato o non lo hai mai avuto? Sono venuta a chiederti di dare il permesso a Sakura di accompagnare le ragazze.» Fece una faccia fintamente confusa. 
«Sakura? E chi è?» Strinsi i pugni: non potevo esplodere, o il mio piano non avrebbe funzionato. 
«Sakura, la ragazza della servitù che solitamente sta al mio piano.» 
«Ahhhh, ho capito chi è... comunque no.» 
«Però pensaci: ti potrebbe fare molto comodo. Dopotutto, tu hai rapito Tsumugi, Kumiko e Setsuko, e loro potrebbero casualmente capitare alla stazione di polizia dove lavoravo... e sempre casualmente potrebbero lasciarsi sfuggire qualcosa...» 
«Mi stai minacciando forse? Ti ricordo che ho molto più potere di te.» 
«Mandando Sakura preverresti a tutti questi problemi! Se mandassi un adulto di cui non si fidano scapperebbero, e saresti sicuro che non andranno a spifferare nulla se le nascondessi un GPS nella divisa.» «E perché allora non nasconderlo nei loro vestiti?» «Perché se lo aspetterebbero e se lo toglierebbero. Mentre se Sakura stesse con un'uniforme che almeno all'apparenza è la stessa di sempre non ci farebbero caso.» Sembrò riflettere, potevo quasi vedere il suo unico neurone sforzarsi. Sperai con tutta me stessa che dimostrasse di non avere effettivamente un cervello ben funzionante e accettasse, perché non avevo più molte idee su come convincerlo.
«Sembra perfetto... ma perché vuoi darmi tutto questo vantaggio? Che cosa ci guadagni tu?» 
«Ecco... voglio che arrivino a casa sane e salve e di Sakura mi fido. Vedi, io ho comunque paura che mandi un uomo appena pensi di perdermi dalla tua stretta a riprenderle, e così questo non potrebbe avvenire.» 
«E sia! Fra un'ora partiranno, vai a chiamarmi Sakura così le darò il GPS.» 
«Se vuoi glielo porto direttamente io.» Annuì e mi lanciò una scatolina presa da dietro il suo trono: sul serio ne teneva uno a portata di mano? Mentre mi giravo per uscire un sorriso mi si allargò sulle labbra: il mio piano poteva avere inizio.

SPAZIO AUTRICE

Ciao guyyyyz. Mi dispiace tantissimo, lo so che sono in ritardo, ma quattro prof diverse ci hanno assegnato quattro progetti di gruppo diversi tipo in contemporanea. E poi il bello è che uno è a coppie, in uno i gruppi sono da tre, uno da quattro e l'altro da cinque, quindi i gruppi sono diversi per ogni materia (mannaggia mannaggia mannaggia).

Comunque, penso di pubblicare al più presto il prossimo capitolo pk a scuola mi sono fatta almeno una mezza bozza in modo da avere le idee più chiare. Grazie per tutte le visualizzazioni e le stelline, lasciatene altre se vi piace. Ciauuuuu

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