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T/N's POV

Mi fiondai in camera e mi misi a cercare dei gioielli preziosi , mettendoli dentro allo zaino con cui ero arrivata, ma solo dopo averli manipolati col Nen. Ci infilai dentro anche il cambio di vestiti nero che mi ero portata e iniziai a manipolare il tutto per rendere il contenitore invisibile e intangibile a chi non ne fosse a conoscenza. Furono entrambi lavori difficili, ma ci riuscii. Dopo tutta l'aura che avevo usato ero distrutta, ma mi costrinsi a trascinarmi da Tsumugi per spiegarle il piano.

Kumiko e Setsuko stavano preparando uno zaino con acqua e cibo litigando per chi avrebbe dovuto portarlo, e dissi loro di seguire sempre Tsumugi senza fare storie, in quanto aveva le informazioni necessarie per arrivare in un luogo sicuro. Annuirono, tornando serie per un momento. Quando vennero a chiamarle diedi a Sakura il GPS e le dissi di tenerlo in tasca per tutto il viaggio. Continuai a far galleggiare lo zaino sopra il loro gruppetto, mentre le perquisivano trattenni il fiato. Le accompagnai al cancello dove grazie al cielo era già presente la navetta. Appena si sedettero feci cadere sulle loro gambe lo zaino, e iniziai a salutarle con la mano. Non appena il pulmino sparì dalla mia vista mi girai e tornai verso la mia stanza, buttandomi sul letto sfinita. Attesi dieci minuti e mandai il messaggio ai miei amici tramite il bracciale. Mi concessi altri dieci minuti per accertarmi che il piano si stesse svolgendo alla perfezione: una volta scese dalla navetta le ragazze avrebbero fatto tappa ad un bagno pubblico, e Tsumugi avrebbe tirato fuori dallo zaino il completo nero. L'avrebbe dato a Sakura dicendole di metterlo e di darle la divisa col GPS. Dopodiché l'avrebbe data ad un tizio a caso insieme ai gioielli, dicendo che se l'avesse portata a casa delle ragazze e poi di nuovo al castello (dando a questa persona presa a caso gli indirizzi) avrebbe potuto tenere i gioielli, che erano stati da me "stregati" col Nen affinché se chiunque non conoscessi li avesse toccati avrebbe dovuto portare a termine la missione assegnatagli. Dopodiché si sarebbero dirette verso l'accampamento. In questo modo anche se Hansamu avesse applicato un altro GPS all'uniforme non fidandosi di me (cosa quasi certamente accaduta) non sarebbe cambiato nulla.

Passati gli altri dieci minuti che mi ero data mi alzai e mi misi a cercare i vestiti con cui ero arrivata. Li cercai ovunque: sotto il letto, dietro l'armadio, nel cassetto della toeletta, in bagno, ma non ce n'era l'ombra. Mi pentii di aver dato gli altri a Sakura, ma ormai quel che era fatto era fatto. Spalancai l'armadio grande quanto il bagno di casa mia e mi misi a rovistarci dentro, cercando un paio di pantaloni. Quello di più simile che trovai erano un paio di parigine bianche che chissà perché si trovavano lì, da abbinare ad una minigonna attillata nera e una camicetta bianca. Mi infilai il tutto e cercai delle scarpe meno infernali di quelle col tacco, ma non ce n'erano. Ne presi un paio nero col tacco molto basso, quasi inesistente. Mi chiesi come mai non avessi ancora visto questi  vestiti bellissimi anche se leggermente scomodi. Mi legai i capelli lasciando fuori come mio solito le due ciocche davanti e abbassai la gonna che tendeva a sollevarsi. Mi affacciai alla finestra e mi concentrai attentamente sul portone d'ingresso, facendolo scardinare. Sentii un boato attutito dalle pareti seguito da urla spaventate e saltai. Andai all'angolo cieco che avevo in precedenza trovato e controllai la situazione guardie: ce n'era solo una nel giro di 500m. Scesi dalle mura in stato di Zetsu e le atterrai dietro, stendendola poi con un colpo di taglio alla nuca. Incominciai a correre ignorando il dolore causato dalle scarpe, mentre i polmoni mi scoppiavano tanta era la voglia di urlare dalla felicità: stavo tornando a casa, stavo tornando dai miei amici, stavo tornando da Killua.

Killua's POV

Mi stavo allenando con un bilanciere che avrebbe fatto impallidire la maggior parte degli energumeni presenti a York Nuova, quando sentii la voce di Ging. 
«Ragazzi! T/N ha mandato un messaggio! Sta tornando!» Mi precipitai da lui lasciando cadere l'attrezzo, non credendo alle mie orecchie. Quando vidi sullo schermo del computer l'avviso inviato dal bracciale della mia Moonshine iniziai a saltellare di gioia, correndo per tutto il campo. Lo dissi ad Bisky, Gon e Hisoka. O meglio, quando provai ad avvicinarmi alla tenda del clown e mio fratello sentii dei rumori che non avrei voluto sentire.

Non riuscivo a stare fermo, corsi alla torre diroccata e presi lo skate, provando qualche trick, poi mi allenai con lo Yo-yo, poi ancora mi esercitai a tenere la Godspeed attiva per più di tre minuti alla massima potenza. Mi avvicinai allo spiazzo e avvistai quattro figure esili, probabilmente femminili, avvicinarsi camminando. Diedi l'allarme e io, Gon, Bisky e un Hisoka dai capelli spettinati e segni violacei sul collo ci avvicinammo. Il mio pensiero andò inizialmente alle amiche di T/N, ma loro erano tre. Nel giro di cinque secondi le avevamo accerchiate.

«Chi siete? E come conoscete questo posto?» A parlare era stata Bisky. Le due ragazze dietro continuavano a guardarmi e ridacchiare.
«Che cosa c'è di così divertente?» Una era mora e dai capelli ondulati, dalle fattezze delicate e le forme abbastanza prosperose, nonostante fosse abbastanza bassa. L'altra era castana e liscia ed era un po' meno formosa, ma aveva delle gambe molto lunghe. Quella mora mi rispose tranquillamente: 
«Tu sei Killua Zoldyck, vero?» 
«Ma... ma come conoscete il mio nome?» A rispondermi fu la castana:
«T/N ci ha parlato di te... e ora capisco cosa intendesse.» Tutto il loro gruppetto annuì. 
«Quindi, mentre noi ci preoccupavamo a morte per lei, voi stavate... facendo gossip?» 
«Killua, mi pare di avertelo già spiegato: c'è sempre tempo per il gossip.» L'affermazione della befana fece annuire nuovamente tutto il gruppetto. Osservai con più attenzione la ragazza in testa al gruppo, mi ricordava qualcuno.
«Aspetta un secondo... ma tu non sarai mica Sakura?» La diretta interessata sobbalzò. 
«Come...» 
«Canary mi ha parlato di te. Siete identiche.» Quando pronunciai il nome del maggiordomo di casa mia i suoi occhi si fecero lucidi. 
«Tu quindi... tu sei uno di quelli che me l'hanno portata via?» Il suo tono si caricò d'emozione, passò in una posizione d'attacco. Provai a fare un passo verso di lei.
«Ascolta...» 
«Fermo lì, non ti avvicinare!» Era scattata, mettendosi in assetto difensivo e protettivo verso le altre. Mentre tornavo indietro, la ragazza in coda al gruppo si tolse qualcosa dalle spalle appoggiandolo a terra, ma non c'era niente. Usai il Gyo ma ancora nulla. La ragazza era bionda e aveva i capelli leggermente ricci, non troppo alta ma nemmeno bassissima. Infilò la mano in quello che sarebbe dovuto essere uno zaino, e stranamente questa scomparve. Quando ricomparve stringeva un foglietto. La bionda si alzò e portò il biglietto in questione al clown psicopatico, che si mise a leggerlo. Questi fece una faccia preoccupata per un istante, ma poi tornò alla sua solita espressione da poker. Il silenzio sembrava urlare, pesare. Questa atmosfera cupa fu distrutta in mille pezzi dal solito sorriso raggiante di Gon. 
«Bene! Ora che ne dite di presentarci? Io sono Gon, la ragazza qui affianco è Bisky. Il vecchietto dai capelli bianchi-» 
«Ehi! Io non sono vecchio. E poi i miei capelli non sono bianchi, sono argentei.» 
«Come dici tu. Comunque, lui è Killua. E quel clown è Hisoka, il fratello di T/N.» La ragazza con lo zaino invisibile rispose molto timidamente a Gon. 
«I-io sono Tsumugi, la ragazza mora è Kumiko e quella castana è Setsuko. Lei, come avete già capito, è Sakura.» La befana iniziò a parlare, dicendo di seguirla. Io andai da Hisoka e gli chiesi cosa ci fosse scritto sul foglietto consegnatogli da Tsumugi, ma mi rispose che era un segreto. Mentre si girava e se ne andava, gli feci il verso indispettito. Mi sedetti e rimasi in quello stesso punto, aspettando di vedere T/N comparire all'orizzonte.




SPAZIO AUTRICE 

Ciauuuu. Spero che questo capitolo vi piaccia. Mi raccomando, lasciate tante stelline, e ci vediamo nella prossima parte.

Ma prima, vi volevo avvisare del fatto che mi sono accorta che ho sempre scritto "T/N" con sia la "T" che la "N" maiuscole, mentre andrebbe scritto "T/n". Visto che mi ci vorrebbe troppo a correggere tutte le volte che l'ho scritto, ho deciso che semplicemente d'ora in avanti  lo scriverò con la "n" minuscola. BACIIIII

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La mia Moonshine (KilluaxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora