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Killua's pov

Mi sento inutile. La mia ragazza, la persona che amo stava per essere violata e io, per colpa dello stupido Nen di quelle stupide catene, non ero stato in grado di fare nulla. Poco dopo era avvenuta la stessa cosa: mi stava morendo sotto gli occhi e non avevo potuto fare nulla, se non strattonarla e piangere come un marmocchio. Ora, in ospedale, avevo intenzione di non lasciarla sola nemmeno un minuto. E quindi mi avevano cacciato. Bandito dall'ospedale. È almeno possibile? Ma io boh. 

Dopo tre mesi, finalmente poté uscire. Era sera. Io la stavo aspettando all'uscita della struttura. Era leggermente pallida, però per il resto nessuno avrebbe potuto dire che aveva passato l'ultimo mese in terapia intensiva. Appena mi notò si precipitò da me, ma mentre correva si sbilanciò e rischiò di cadere. Grazie alla Godspeed la presi al volo. «Ehi Moonshine. Capisco che tu mi voglia rivedere, ma non serve farsi male.» Si girò tra le mie braccia e mi baciò, uno di quei baci delicati ed emozionanti che solo lei sapeva dare. «Mi sei mancato.» «A chi non sarei mancato?» Mi guardò male. «Ok, ok, scherzavo. Mi sei mancata anche tu. E tanto, anche.» «Ora però torniamo a casa.» Mi prese per mano e iniziò a tirarmi, avviandosi saltellando. L'ho già detto che a volte sembrava una bambina? «Aspetta un secondo.» La fermai. «Ti avevo preparato una sorpresa, vuoi vedere che cos'è?» «Mhh... è che... mi vorrei cambiare.» Mi tolsi lo zaino, lo aprii, ne tirai fuori una sacca e gliela porsi. «Qui ti ho portato alcuni vestiti. E non ho guardato io nella tua roba, ci ha pensato Alluka.» Mi guardò come cercando di capire quale potesse essere la sorpresa. «Andiamo a cambiarci?» Ci avviammo verso il primo bagno pubblico che trovammo. Avevo detto a mia sorella di sceglierle qualcosa di comodo, infatti io mi ero messo un paio di jeans semplici e un dolcevita nero. Uscii prima di lei, perciò la aspettai vicino all'uscita. Dopo circa altri dieci minuti (ma quanto ci mettete voi ragazze a svestirvi e rivestirvi?) emerse dal bagno, lasciandomi a bocca aperta. Alla faccia del comodo! Indossava un abito blu scuro lungo fino alle ginocchia, leggermente attillato e dal taglio impero, accompagnato da un copri spalle e delle scarpe con un leggero tacco bianche. «Dal mio abbigliamento avrei dedotto che saremmo andati in un posto di lusso, ma il tuo mi porta fuori strada...» Cercai di parlare, ma non riuscivo ad articolare nulla che non fosse : «Ehm... cioè... perché...» Incontrai il suo sguardo, e la notai tutta rossa in viso. Mi riscossi, mi avvicinai a lei e le misi un braccio sulle spalle, senza appoggiarmi. «Avevo chiesto di prenderti qualcosa di comodo. Certo, non che mi dispiaccia vestita così...» Mi guardò, come ad aspettare la stupidaggine che stavo per dire. Mi ero messo in trappola da solo. «Vuoi sapere che cosa ho organizzato?» «Cambi discorso, eh? Comunque, sono molto curiosa. Dove mi porti?» «Ti fidi ciecamente di me?» Annuì. Con uno scatto, le legai una benda nera sugli occhi, la presi a mo' di sposa e attivai la Godspeed. In circa cinque secondi eravamo arrivati in un parco molto suggestivo: era in periferia e non c'erano troppe luci, per cui le lucciole giravano indisturbate, attratte dall'acqua del laghetto. La feci sedere su una panchina e le tolsi la benda. Restò senza fiato. Scattò in piedi e mi abbracciò. Passammo la notte fuori, a passeggiare, a chiacchierare, ad abbracciarci e a dirci cose dolci. Rincasammo verso le quattro di mattina. Lei avrebbe voluto continuare a stare sveglia, ma le si stavano praticamente chiudendo gli occhi da soli. Arrivati in tenda ci cambiammo e ci mettemmo a dormire. Fu strano stare di nuovo in due nel letto, ma era una sensazione che mi era mancata tanto. 

T/n's pov

Ora forse voi vi chiederete: ma non ti senti in colpa per aver ucciso tuo fratello maggiore, avendogli fatto provare un dolore indicibile e averlo inquietato? La risposta è no. Con tutto quello che aveva fatto se lo meritava. E poi, per me, era già morto, e uccidere un morto non cambia nulla. Mi svegliai il giorno dopo verso le cinque e mezza: avevo dormito un'ora, se si conta il tempo di cambiarsi e addormentarsi. Ma dovevo andare a scuola, anche a costo di prendere insufficienze. Al limite avrei chiesto di uscire. Mi preparai e, dopo essermi fatta fare la giustificazione da Hisoka, partii. Ero molto curiosa di sapere com'erano andati i test d'ingresso, giusto per sbatterlo in faccia a Giichi. Entrai e mi sorbii ben sette ore di nenia (a parte l'ultima). Durante l'ora di matematica recuperai un po' di sonno. A fine giornata andai a recuperare le fotocopie dei miei test, poi andai a cercare il mio rivale per prenderlo in giro. «Ma come hai fatto a prendere tutti dieci? Tu imbrogli, ne sono certo.» «Ne sei certo male. Ciao perdente.» Lo salutai con la mano voltata di spalle mentre me ne andavo. Prima di tornare a casa passai a prendermi una cioccolata calda al bar più vicino, non perché facesse freddo ma perché avevo voglia di cioccolata. Una volta arrivata, andai a far vedere a tutti i voti che avevo ottenuto, poi, con la scusa di essere appena uscita dall'ospedale, andai a dormire. Il giorno dopo mi svegliai e andai a scuola, così come quello dopo e quello dopo ancora. Fu così che passarono due settimane, e arrivammo a due giorni prima di Halloween. Uscita da scuola, andai sul nostro gruppo ("I deneurozizzati") e scrissi:

Chat

Tu

Ciao gente

Ma per Halloween che facciamo?


Setsuko

Un'uscita come al solito, no?

Dove possiamo portare al massimo quattro persone


Tu

E fin qui c'ero arrivata

Ma ci travestiamo, vero?


Mutsohito

Direi proprio di sì

Dopo due giorni sono riuscito a convincere il mio ragazzo a comprarsi un costume

Quindi ci si traveste


Reijiro

A me va bene


Giichi

Pure per me


Kumiko

Ma costumi che fanno paura o costumi in generale?


Tsumugi

Di paura

Comunque va bene anche per me


Kumiko

Ah okk va bene


Akahito

Ce sto pur'io


Tu

Dove ci vediamo?


Giichi

Sotto casa tua

E ti tiriamo i petardi dentro


Tu

Provaci

E non farai una bella fine


Giichi

Voglio proprio vedere che sai fare


Tsumugi

L'ultima volta che avete fatto così vi siete fatti del male

Più Giichi che T/n

Anzi, solo Giichi

Quindi statevene buoni

Ci vediamo fra due giorni sotto casa di T/n alle 21:00

Travestiti in modo SPAVENTOSO

O comunque almeno provateci a fare paura

Ciao

Fine chat

Spensi lo schermo del telefono e trascinai Gon, Killua e Alluka (Bisky mi aveva dato buco all'ultimo) a comprare dei costumi.







SPAZIO AUTRICE

Ciao gente! Se la parte vi è piaciuta, lasciate una stellina e commentate, alla prossima. Ciauuu

23/01/2024

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La mia Moonshine (KilluaxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora