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Killua's pov

La accompagnai a prendere l'autobus turistico che portava al castello. Durante tutto il viaggio eravamo stati silenziosi, perché con un silenzio riuscivamo a dire tutto e niente. Anche se spesso parlavo a sproposito, sapevo che se avessi parlato sarebbe sembrato... un addio. Anche lei aveva pensato la stessa cosa, e durante tutto il viaggio mi tenne la mano. Arrivati alla stazione, mi guardò negli occhi, mentre io trattenevo a stento le lacrime. Ma sarebbero stati solo tre giorni! Perché ero così triste? 
«Beh... ci vediamo.» Si alzò in punta di piedi e mi lasciò un tiepido bacio sulle labbra. Il mio corpo agì senza pensare: appena stava per staccarsi la tenni attaccata a me, come se quel contatto fosse di vitale importanza. Quando ci staccammo, mi guardò dolcemente, e mi resi conto del fatto che era lei che andava nell'ultimo posto in cui sarebbe voluta andare ed ero io a farmi consolare? Come era possibile che non mi fossi accorto di quanto fosse spaventata, che anche lei tratteneva le lacrime? La strinsi di nuovo a me, e si lasciò andare qualche singhiozzo. Poi mi guardò negli occhi, con una paura che a stento teneva sotto controllo. Le presi il viso tra le mani, poi le spostai una ciocca dei bellissimi capelli blu dietro l'orecchio. 
«Ehi. Moonshine, andrà tutto bene. Saranno solo tre giorni, ok? Non ti farà nulla. Altrimenti lo ammazzo, d'accordo?» Fece un sorriso stentato mentre mi rispondeva con un altrettanto stentato tono di sfida. 
«Perché, secondo te non ci riuscirei da sola?» Ridacchiai e le diedi un bacio sulla fronte. 
«Ora vai, che sennò il pullman ti lascia qui.» Annuì e salì sulla vettura, prendendo posto in ultima fila, sull'ultimo sedile rimasto libero, e, dopo avermi fatto "ciao" con la mano si voltò. Io partii per la mia strada e tornai al campo, sentendomi vuoto dentro.

Arrivato, mi buttai sul mio letto. Volevo stare un po' da solo, quindi ovviamente Bisky mi costrinse ad alzarmi ed allenarmi. Maledissi quella vecchia befana in quindici lingue diverse ma la seguii, in quanto sapevo che andarle contro sarebbe stato solo a mio svantaggio.

SKIP TIME

Ero completamente distrutto. Ci aveva costretti a tenere il Ren attivo per cinque ore consecutive, poi avevamo dovuto combattere. E poi ancora, e ancora, e ancora. Fino alle undici di notte. Mannaggia a lei.

Sotto la doccia pensai a come se la stesse passando T/N. Già mi mancava. Chissà che cosa stava facendo, se mi stava pensando, se i suoi sogni l'avessero lasciata in pace. Magari aveva già trovato un'uscita, o si era fatta qualche alleato. Tutti i miei pensieri erano rivolti a lei, compreso uno che non avevo il coraggio di esprimere a parole. Un pensiero genuino, uno dei pochi su cui testa e cuore erano d'accordo. Uno che sperai con tutto me stesso l'avesse raggiunta, nonostante la distanza: 

"Ti amo".


T/N's pov

Che cosa aveva voluto dire Sakura? Che intendeva con "saranno probabilmente in pericolo"? Che non ne era certa? O che dipende da come mi comporterò io? Perché non era stata più chiara? O forse mi ero sbagliata a fidarmi di lei e in realtà era tutta una farsa per farmi uscire allo scoperto? Argh, non ci stavo capendo nulla! Che cosa farebbe Killua al mio posto? Già, Killua. Che stava facendo? Era come se percepissi che volesse dirmi qualcosa ma la timidezza bloccasse questo suo pensiero. Un'espressione che gli era estranea, perché lui tutto è tranne che timido. Tuttavia lo capivo bene: anche io spesso non riuscivo ad esprimermi, bloccata dall'ansia. Spesso passavo molto tempo a scegliere le parole per dire qualcosa di profondo, e poi le parole mi morivano in gola. Uscivano versi incomprensibili e squittii, tante volte non uscivano nemmeno suoni. C'erano molte cose che la mattina avrei voluto dirgli, ma le parole non erano uscite. Non ero riuscita a dirgli una cosa che da tanto ero sicura di provare, anche da prima di rendermene conto. Un sentimento che in molti tentano di definire, ma che non ha nome. Un sentimento che tutti conoscono, ma solo in pochi sanno provare. Un sentimento senza cui l'esistenza è totalmente insensata, grigia. Un sentimento che non è bianco e non è nero, che non è felice e non è triste, che non è calma e non è rabbia, che non è paura e non è certezza. Un sentimento che è fiducia, un sentimento che è amore.

La mia Moonshine (KilluaxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora