Capitolo 30

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Uno ad uno i ragazzi vennero chiamati a sostenere l'esame orale, in ordine alfabetico e con tesina alla mano...

E quando il primo cognome fu chiamato, in quell'attimo scese un silenzio che mai aveva caratterizzato quella classe...

Tutti...

Tutti si zittirono compreso l'eccentrico Aoyama, il primo appunto, che entrò in quella stanza tremando visibilmente...

Una giornata eterna, che non sembrava passare più soprattutto per coloro i quali erano alla fine di quell'elenco...

Seppur i loro sensei fossero stati veloci...

20 minuti all'incirca a persona..

E quando fù il turno di Midoriya...
Katsuki sapeva  dove doveva andare...

Nonostante avesse già sostenuto l'esame, rimase fino a che anche Izuku e Shoto lo potessero sostenere, in modo da tenere buono prima l'uno e poi l'altro..

Sapeva che non sarebbero riusciti mai a stare staccati per molto tempo, e anche solo quei pochi minuti in cui colui che era fuori fremeva, li misero seriamente alla prova...

L'alpha bicolore, nervoso come mai lo aveva visto, cercava di richiamare il suo omega a sè mediante i feromoni che in quell'atrio infastidirono chiaramente gli altri, e l'omega fece lo stesso, sentendo la ghiandola prudere per quell'allontanamento che anche se sapeva sarebbe durato poco, faticava incredibilmente ad accettare...

Il biondo fece il possibile per entrambi, dando precedenza a loro quando in una richiesta muta, il bicolore lo aveva guardato poco prima..

Loro c'erano stati per lui..
E lui ci sarebbe stato per loro...

Katsuki:"Calma, nerd..."

La mano stretta su quella del verdino che in un riflesso incondizionato aveva cominciato a muovere su e giù là gamba, appoggiandosi sulla punta del piede...

La presa che si stringe di rimando del biondo che cerca di tenerlo tranquillo come può, rilasciando qualche goccia del suo odore che sapeva il verdino amasse...

E a pochi passi da loro, il viola a cui non è sfuggito nessun passaggio di quell'interazione e che il suo alpha interno trovava allo stesso tempo tenera e fuori luogo...

L'omega si era appoggiato con la testa alla spalla dell'altro e il biondo ne approffittò per godersi quei pochi minuti per averlo  tra le braccia prima che lo stesso verdino, una volta uscito il bicolore, non ci pensasse un attimo a lasciarlo solo...

Il verdino lasciò che l'odore colmo di ansia e paura si affievolisse, emanando il proprio in risposta che subito lo rilassò, e quando il biondo li raggiunse...

Shoto:"Grazie..."

La mano bicolore stretta su quella di Izuku...
L'omega che dopo quell'abbraccio si era girato verso il biondo, stupendosi di quell'occhiata così intensa che si erano scambiati, e che lo portò a ricercare attenzioni del suo alpha che imperterrito stava ancora osservando il biondo...

Shoto:"Stai bene?.."
Izuku:"Kacchan?..."

Il biondo annuì e sembrò ridestarsi quando la manina del piccolo omega si appoggiò alla sua guancia e quegli occhioni meravogliosi, di una dolcezza che aveva imparato a conoscere, si piantarono nei suoi..

Katsuki:"S-sto bene..."rispose al minore prendendogli delicatamente il polso per poi staccarselo dal viso:"N-non dovete preoccuparvi per..."
Shoto:"Possiamo andare...p-puoi venire con..."
Katsuki:"No..."li interruppe

Il biondo guardò per un solo momento in direzione di Shinso, sotto gli occhi degli altri due, prima che il verdino chiedesse sottovoce:"Shinso-kun?..."
Shoto:"Bakugou..."
Katsuki:"È nervoso...come tutti...voglio solo aiutarlo..."
Izuku:"Kacchan..."
Katsuki:"Ho capito perche ha fatto quello che ha fatto, e...e non lo colpevolizzo...voglio che diventi un hero e voglio...che chi si ostina ancora a non riconoscerlo come tale, si possa ricredere...non distruggerò il suo sogno per..."
Shoto:"Ti fa onore..."
Katsuki:"No...semplicemente, a differenza di...l-lui merita..."

Faceva ancora fatica a parlare di Kirishima...
Faceva ancora fatica a pensare a come si era comportato nei suoi confronti e a come lo aveva trattato, tuttavia...

Sapeva ancora riconoscere qualcuno che, nonostante avesse sbagliato, meritasse una seconda occasione...
E rovinargli quella carriera per ciò che era successo tra di loro, era qualcosa di inconcepibile per lui...

Il biondo li salutò, lasciando che i due andassero per la loro strada prima di fare dietrofront e sedersi, stavolta composto, accanto a quel ragazzo che aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e i capelli stretti tra le dita...

Katsuki:"Rilassati..."

Il viola si alzò con il viso, e sucessivamente con la schiena quando percepì quella voce accanto a sè, rimanendo di sasso quando vide proprio il biondo fermarsi accanto a lui...

Katsuki:"Ce la farai..."

Si voltò verso quei rubini che subito si incatenarono ai suoi occhi e per un istante...
Un singolo istante...

Sentì che tutto ciò che lo circondava in quel momento non aveva più importanza...

L'esame in primis...

Seppur evidentemente in ansia e sotto pressione, il viola cercò di mantenere il controllo di sè, anche sotto quegli occhi indagatori che subito dopo si spostarono verso il basso, verso le loro mani che appoggiate alle ginocchia, erano a pochissimi centimetri l'una dall'altra...
E la cosa che stupì il viola, fu che fù il biondo a fare un gesto inaspettato nei suoi confronti...

Il mignolino della mano...
Che silenzioso si infila sotto per poi legarsi al suo gemello mentre le sue gote si arrossano...

E la presa dell'alpha viola che prova a stringere, riuscendo a riottenere l'attenzione dell'altro su di sé e che comunque non sembra aver intenzione di spostarsi...

Hitoshi:"Kat-Katsuki..."

Ma quel momento dura poco...
Quella magia dura poco...

Due minuti in totale in cui quei due ragazzi fanno un ennesimo passo...uno solo verso l'altro, seppur solo immaginario...

Prima che la voce del loro sensei li riportasse entrambi con i piedi a terra

Aizawa:"Hitoshi Shinso.."

Uno scatto mentre le loro dita si staccarono...
Uno scatto del mignolo dell'alpha biondo che strinse leggermente per poi lasciarlo andare, facendo in modo che lo guardasse nuovamente quando un istante prima la sua attenzione era rivolta al loro sensei che lo aspettava...

E un grazie sussurrato dal viola che fece stare bene il biondo quando lui lo vide camminare verso quella stanza un pò più sicuro di sè...

Rimanendo però sull'attenti...
Rimanendo in quell'atrio ormai praticamente vuoto ad osservare le poche persone rimaste e le loro reazioni...

Rimanendo in quell'atrio a squadrare ogni singola persona per assicurarsi che non avessero notato quel piccolo scambio...

Anche se ad una parte di lui in fondo non sarebbe dispiaciuto del tutto...

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