•Tu sei bella perché mi ricordi la pioggia a luglio
Quando mi piangi addosso e mi togli l'asciutto
E dopo il mare i tuoi capelli sono crespi
E le labbra salate come il prosciutto
Per te son cotto, per te son crudo•
-Tedua
ೃ⁀➷ amici23's ff
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I primi ad entrare in casetta furono Matthew, Holy Francisco e Petit con a seguire Noemi, Chiara e Gaia.
Tutti corsero a scegliere la camera migliore mentre Noemi si fermò all'entrata osservandosi intorno meravigliata.
«Non riesco ancora a crederci» sussurò incredula.
«Figo eh?» una voce alle sue spalle la face voltare di scatto, era Petit.
Aveva il sorrisino tirato di lato che gli dava un aria armonica.
«Molto» rispose la ragazza sorridendo rimanendo qualche altro secondo a guardare gli occhietti del ragazzo che nel sorridere si fecero piccoli piccoli, quasi impercettibili.
«Nenè tu non scegli la tua stanza?» Chiara entrò in stanza camminando verso i due.
«Quand'è che la smetterai di chiamarmi con questo soprannome orrendo?» rise nel vedere il faccino triste della bionda.
«Dai andiamo»
La ragazza prese le sue cose e decise finalmente di andare a scegliere la camera. Seguì l'amica nella camera già scelta da lei ed un'altra ragazza; la stanza verde.
«Oh eccoti!» sorrise Gaia mentre Noemi si fermò con la valigia.
«Andiamo ad esplorare la casetta»
Le more seguirono la biondina a ruota e così si fecero un bel giretto per tutta l'abitazione fermandosi anche a scambiare qualche chiacchiera con gli altri arrivati.
Dopo che le tre ragazze esplorarono la casetta, andarono a chiamare i propri genitori.
Dopo pochi squilli la mamma di Noemi rispose: «Allora amore» Com'è andata? Ti hanno preso?» Partì a manetta appena intravide la ragazza sullo schermo, Noemi intravide il padre e suo fratello dietro la mamma già pieni di quest'ultima.
«Direi di sì» sorrise mostrando la felpa.
Si limitò a questo, non amava molto esternare le sue emozioni, preferiva tenersi tutto dentro.
«Brava amore» la sua famiglia si complimentò e tra schiamazzi e risate Noemi riuscì anche a scambiare qualche parolina con la nonna.
«Ciao nonnina» sospirò sorridendo.
«Piccola mia non sai quanto sono contenta. Goditi questa bellissima esperienza, sapevo che ce l'avresti fatta»
Per loro due questo traguardo significava molto di più. Sin da piccola passava i pomeriggi accoccolata alla nonna sulla poltrona rossa consumata del piccolo e vecchio salone. "Un giorno ti voglio vedere lì" farfugliva la donna accarezzandole il giovane viso. Per la bambina di quel tempo sembrava pura realtà, però sembra proprio che ora quel giorno sia arrivato.
«Devo andare adesso. Ci sentiamo domani»
«Ti vogliamo bene» gridarono all'unisono.
Sorrise e chiuse la chiamata.
Il cielo ormai era ricoperto di stelle. Era ora di rientrare. ⠀