•Tu sei bella perché mi ricordi la pioggia a luglio
Quando mi piangi addosso e mi togli l'asciutto
E dopo il mare i tuoi capelli sono crespi
E le labbra salate come il prosciutto
Per te son cotto, per te son crudo•
-Tedua
ೃ⁀➷ amici23's ff
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11/10/2023
Noemi fece capolino nella stanza gialla, aveva bisogno di parlare con un ragazzo e quello con cui aveva legato di più era sicuramente Kumo.
«Ciao Tiz» il ragazzo aveva penna e carta in mano. Stava scrivendo qualche pensiero come suo solito. «Ei Nenè»
«Ho bisogno di parlare con te» «Kumodil è qui per te» fece ridere la ragazza.
«Come...come faccio a capire se qualcuno mi piace veramente?» domandò a viso basso torturandosi le dita. La imbarazzava molto aprirsi ma da sola non riusciva a fare pace con il cervello. Aveva bisogno di aiuto.
«Parli di Salvatore?» chiese in un sussurro. Lei annuì soltanto.
«Cosa senti quando sei con lui?» «Ho una strana sensazione allo stomaco, mi sento andare a fuoco ogni volta che mi tocca o anche solo se incorcia il mio sguardo...»
«Sono nuove per te queste emozioni?» «In realtà no, però con lui sono diverse, forse perché da parte sua percepisco le stesse cose»
«Lo vedo come ti guarda» «Come mi guarda?» lo interruppe. «C'ha una luce negli occhi, anche solo nel sentire il tuo nome» ridacchia.
«E questo cosa vuol significare?» «Che gli piaci scema» le toccò il nasino con il polpastrello.
«Ma questo mi basta per capire che anche lui prova le mie stesse cose?»
«Parla continuamente di te; ti cerca sempre con lo sguardo; fa si tutto pur di passare del tempo con te...non è abbastanza?!» chiese retorico.
Lei fece spallucce; non sapeva cosa pensare.
«Forse è la paura a frenarmi» «Paura di cosa?» «Di essere presa in giro, di nuovo»
«Parli di ciò che mi raccontasti l'altra sera?» Annuì.
Non riusciva a non pensare al passato e a quanto le abbia provocato dolore.
«Noemi se non ti ci butti non saprai mai com'è; non pensare che le persone siano tutte uguali: tu ti comporteresti mai come ha fatto quel ragazzo con te?»
«Assolutamente no!» «E allora cosa ti fa pensare che invece le altre persone possano farlo?»
«Hai ragione. Mi sono privata di tutto per paura di rimanere delusa di nuovo, ho bisogno di lasciarmi andare un po'»
«Esattamente. Però si cauta, cerca di non perdere te stessa per conquistare qualcuno»
«Grazie Tiziano» si strinse tra le braccia del ballerino. Questo era ciò di cui aveva bisogno.
«Spero di aver fatto un po' di ordine in questa testolina» sorrise arruffandole i capelli.
«Questo non dovevi farlo» urlò sistemandosi i capelli.
Il ragazzo rise buttandosi all'indietro sul letto.
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La nube di fumo sfocò il viso di Salvatore. Lo stridolio della porta lo fece girare di scatto. Era sera tardi, chi mai poteva essere sveglio a quest'ora?
La ballerina si rivelò da dietro la porta bianca provocando un sorrisino al ragazzo.
Indossava il suo solito pigiamino di Pocahontas, i capelli raccolti in una treccia ed era avvolta in una coperta. per ripararsi dal freddo.
«Cosa fai qui tutto solo?» chiese con voce impastata.
«Penso» «Ultimamente pensi sempre» notò.
«È che ho un casino in testa ultimamente»
«Cos'è che ti invade i pensieri?» «Chi» la corresse.
Ci furono attimo di silenzio.
«Ci pensi mai a noi?» gli chiese lui con lo sguardo a terra. «Mh circa tutti i giorni...tutto il giorno» farfugliò ridendo imbarazzata. Non si aspettava quella domanda.
«E cosa ti chiedi?» «Se sono pronta»
«E lo sei?» «Si» sussurrò.
I loro occhi finalmente si incontrarono.
«E tu cosa ti domandi?» «Quando sarà il momento giusto»
«E questo lo è?» «Assolutamente»
Allungò la mano sul suo viso avvicinandolo al proprio; i loro nasi si stavano sfiorando ed in un attimo le sue labbra erano su quelle di Noemi.
Non avevano mai provato nulla di così magico. Noemi aveva lo stomaco sottosopra, dentro di lei si accese un fuoco.
Salvatore aveva consapevolezza di ciò che stesse facendo. Non si era mai sentito così vivo come in quel momento.
