•Tu sei bella perché mi ricordi la pioggia a luglio
Quando mi piangi addosso e mi togli l'asciutto
E dopo il mare i tuoi capelli sono crespi
E le labbra salate come il prosciutto
Per te son cotto, per te son crudo•
-Tedua
ೃ⁀➷ amici23's ff
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9/10/2023
«Va bene ci vediamo alla prossima lezione» la congedò la maestra uscendo dalla sala.
Noemi si accostò vicino alla sbarra doveva aveva lasciato il borsone. Tolse le mezze punte ed indossò le air force. Aveva i piedi distrutti. È da stamattina che provava neo classico e per di più la maestra le stava inserendo nelle coreografie qualche passo più tecnico di classico.
Attraversò il corridoio dello Studio fermandosi nella sala relax per prendere alcune cose che aveva lasciato lì.
«Che ci fai qui?» domandò confusa alla vista di Petit sui gradini.
«Ti stavo aspettando» disse scendendo dalle scalette avvicinandosi alla ragazza che nel frattempo stava riponendo alcune cose nella borsa.
Perché la stava aspettando?
«Ho visto che finivo lezione qualche minuto dopo di me così ti ho voluta aspettare per tornare in casetta insieme» le spiegò vedendola ancora perplessa.
«Ah va bene» disse lei sorseggiando dell'acqua: aveva ancora il fiatone per la lezione.
Uscirono dalla sala ed insieme si diresse fuori dallo studio.
«Non hai niente addosso? Ti prenderai il raffreddore» «Vieni qui» si tolse la felpa che stava indossando e la porse alla mora, incitandola a mettersela.
«Così te lo prenderai tu però, guarda che la voce serve più a te che a me» «L' importante è che stai bene tu»
L'angolo della bocca della ragazza si alzò leggermente. Era estranea a quelle sensazioni: nessun ragazzo l'aveva mai trattata così.
Entrati in casetta vennero accolti da Holy che quasi saltò addosso a Salvatore. «Frate ti sto cercando da mezz'ora ti devo fare sentire una cosa» Sasà sorrise alla ragazza e si ritirò nella sua stanza insieme al rosso.
Anche Noemi proseguì verso la sua stanza dove ad aspettarla c'era un interrogatorio.
«Come mai sei tornata con Sasà?» chiese curiosa Chiara mentre acconciava i capelli a Gaia.
«Mi ha aspettata»
«La sua lezione finiva alle 18:30»
«E quindi?»
«La tua alle 19, vuol dire che ha aspettato mezz'ora»
«Si, e quindi? Domani lo aspetterò io dato che la mia lezione finisce dieci minuti prima della sua così torneremo di nuovo insieme»
«È stato lui a dirtelo?» domandò una delle ragazze.
«Si»
«Sai cosa vuol dire questo?»
«Cosa?»
La bionda e la castana si scambiarono uno sguardo di intesa. «Che lui si è imparato i tuoi orari a memoria»
«O semplicemente gli sarà caduto l'occhio sulle altre lezioni e ha notato che quella più vicina alla sua è la mia»
«Si, sicuramente» ridono.
«Quand'è che inizierete a farvi i fatti vostri?» le prese in giro la mora.
«Quando tu ammetterai che tra te e Sasà c'è qualcosa» ammise la bionda. «E che ne sei già cotta» concluse Gaia.
«Basta non vi sopporto più, me ne vado» e fu così che lascio la stanza sotto le risate delle sue compagne.
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«Nenè finisco di pulire io la cucina, vai a riposarti hai un viso stanco» le disse Kumo preoccupato delle condizioni della ragazza.
«Hai lavorato tanto oggi?» «Si, mi fa male ovunque»
«Dai vai a dare la buonanotte e Salvatore e buttati sotto le coperte» le ordinò ridendo leggermente.
«Adesso ti ci metti pure tu?» Noemi roteò gli occhi facendo sorridere il ragazzo.
Non esitò qualche altro secondo prima di iniziare a girovagare per la casetta in cerca del cantante. «C'è qualcuno fuori?» chiese ai ragazzi della camera gialla i quali annuirono.
Fu proprio lì che lo trovò. «Che fai qui tutto solo?» si avvicinò a lui accomodandosi sulla poltroncina. «Penso» sospirò cacciando un tiro. «Ti dispiace se sto qui?» «No, a patto che tu stia in silenzio» «Non avrai proprio problemi su questo»
La ragazzo si accoccolò sotto la coperta appoggiando delicatamente la testa sul petto di lui. Aveva l'orecchio appoggiato sul suo cuore e riusciva a percepire il battito di Salvatore aumentare velocemente.
Chiuse gli occhi e si godette quell'istante.
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Il daytime di oggi inutilissimo e noioso. Mi sono scocciata di vedere sempre le stesse facce.
