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29/09/2023

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29/09/2023

L'incubo stava per avverarsi.
Il test d'ingresso.

In casetta c'era aria di tensione: erano preoccupati da morire.
Noemi era in preda all'ansia, questo test la preoccupava.
Non si era mai cimentata nell'hip hop, lo vedeva come una montagna troppo grande da scalare: non era nei suoi movimenti.

Toc! Toc!

La mora si girò verso la porta dove ci vide Salvatore appoggiato.
Scappò un piccolo sorriso ad entrambi.

«Che ci fai qui?» chiese mentre sistemava le ultime cose nella borsa.

«So che stai andando a fare il test d'ingresso, volevo augurarti buona fortuna»

«In effetti me ne servirebbe parecchia. Grazie»

«Adesso devo proprio andare» lo salutò uscendo dalla stanza.
Recuperò gli altri ballerini ed insieme si diressero in studio.

«Buon pomeriggio ragazzi. Uno ad uno adesso vi chiamerò e farete il test... Nicholas inizi tu»

L'ansia era a mille, si percepiva dai volti terrorizzati dei ragazzi.

...

«Noemi» la ragazza si tolse il microfono e scese.

Iniziò dal modern contemporaneo, il suo stile, è lì filò tutto liscio; passo al neoclassico, altro stile studiato dalla ragazza, sul quale non ebbe grandi difficoltà.
Il problema si rivelò nella parte dell'hip hop: era uno stile che proprio non conosceva.

La musica si fermò e la mora tornò a posto.

«Adesso mi portate i vostri taccuini dopodiché potete ritornare in sala»

Uno ad uno li consegnarono e si diressero in sala relax, dove la tensione non finì.

Sofia e Marisol erano in preda ad un pianto.
Noemi stette nel suo. Era troppo preoccupata per se stessa per pensare agli altri.
"Che figura di merda" pensò.
Era estremamente preoccupata per aver deluso la sua maestra.
"Chissà cosa penserà di me adesso"

Cercarono di ricomporsi ed in fila se me ritornarono in casetta.
Avevano gli occhi dei cantanti addosso: Noemi non riusciva a sopportarlo.

Se ne scappò nel bagno convinta di averli seminati, ma una voce al di là della porta bianca fece crollare le sue speranze.

«Com'è andata?» era lui.

«Penso di aver fatto una grandissima figura di merda» non sa il perché, ma con lui riuscì a parlare.
Non aveva proferito parola dopo la coreografia, zero.
Ma con lui si.
Perché?

«Non è detto che se lo pensi tu allora lo debba pensare anche la maestra»
«Puoi aprire la porta?»

Noemi si alzò dal gabinetto e fece come richiesto.
Il ragazzo che era appoggiato con la schiena sulla porta si girò verso la ragazza e le portò le mani al viso.
«Devi stare tranquilla Noemi» le sussurrò mantenendo lo sguardo nel suo.

Lei era in estremo imbarazzo; stacco gli occhi dai suoi ed iniziò a vagare.

Sentì improvvisamente due labbra umide schioccare un bacio veloce sulla fronte.
Scattò un sorriso sul viso della mora.
Fu sorpresa.

«Sei ancora più bella quando arrossisci» rise.

Lei sbuffò e se lo staccò di dosso recitando la parte della finta offesa.
Però in quel momento pensò che forse quel contatto non le dispiaceva più di tanto.
"Noemi sei sempre tu? cosa ti sta succedendo?"
In effetti una cosa rilevante della ragazza è che odiava il contatto fisico, non lo sopportava; allora perché con quel ragazzo si?

Perché era così diversa con lui?
Come se davanti a lui tutti i suoi limiti sparissero.

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Era ora di vedere i risultati del test.
Sul tavolino della televisione c'era una scatola con dentro i quadernini neri.

Noemi si alzò per ultima.
Non aveva coraggio.

Fece un respiro profondo e sfogliò le prime pagine finché non lesse:
«Test d'ingresso: sufficiente»

Si sentì tutte le preoccupazioni scivolare di dosso.
"Grazie mille" furono le uniche parole che riuscì a formulare in quel momento.
L'emozioni avevano preso il sopravvento.

Quando i ballerini vennero congedati dalla conduttrice Noemi non esitò a raggiungere Salvatore.

Corse per tutta la casetta finché non lo intravide seduto sul divanetto del giardino posteriore.
«Indovi-» aveva impugnato la maniglia, stava per uscire fuori, ma decise di tirarsi indietro.

Era impegnato da quel che vide.
Stava chiacchierando con Sarah, o forse era più di una chiacchierata; almeno ai suoi occhi.

Provò una strana sensazione.
Non se la sapeva spiegare.
È come se le desse fastidio ma perché avrebbe dovuto essere così? in fondo sono solo amici lei e Salvatore; non c'era motivo di "gelosia".
Giusto?

Lasciò perdere, fece dietrofront e ritornò in cucina dove venne distratta dalle risate dei ragazzi.
«Noemi ti va una partita a carte?» le urlò Simone.
Si sedette al tavolo e stette in compagnia per il resto della sera.

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E anche oggi avete mangiato😉
Aspetto i vostri scleri muah

xoxo<3

𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora