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19/10/2023

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19/10/2023

«Lavoraci su quando torni in casetta. Ci vediamo domani» la professionista la salutò guardandola uscire dalla sala.

Noemi aveva l'umore a terra.
La prova per la coreografia era stata un disastro, peggio di come l'aveva immaginata.

Trascinò i piedi pesanti lungo il corridoio fino ad arrivare in sala relax dove si lascia prendere dalle emozioni.

Appoggia i polsi sul contorno del lavandino; ha il respiro pesante.

Butta i polsi sotto l'acqua gelida per regolare i battiti.

Sentiva un forte nodo in gola.

"Noemi calmati"

«Ei» la voce di Maria uscì dall'altoparlante.

«Ciao Maria» disse con voce tremolante.

«Ti va di sederti un po'?»

La mora annuì sedendosi sullo sgabellino del bagno.
Si guardò le mani ancora tremolanti.

«Ti succede spesso?» chiede riferendosi all'attacco d'ansia.

«Si, molto spesso»

«Com'è che ti calmi in queste situazioni?»

«Cerco di regolare il respiro contando, magari aiutandomi con il movimento dei piedi o delle mani, quando non tremano troppo»

«Vuoi che chiami qualcuno? Salvatore, Chiara?»

«No no, nessuno deve vedermi così»
«Per favore non mandarlo in onda»

«Stai tranquilla»
«Vogliamo contare insieme da 1 a 50?»

Annuì ed insieme iniziarono a contare lentamente.
Noemi portò la sua attenzione sui numeri e così riuscì a regolarizzare i battiti ed i respiri si placarono.

«Grazie Maria» sussurrò.

«Quando hai bisogno io sono qui, puoi chiamarmi in qualsiasi momento»

Noemi ritornò in casetta con aria più tranquilla ma ancora con il pensiero fisso sul compito.

Posò il borsone in stanza ed andò subito a posizionarsi nella zona delle gradinate intenta a provare la coreografia.

Per sua fortuna trovò Simone, proprio la persona che cercava.

«Ciao Simo»

«Ciao Nenè, com'è andata la prima lezione?» chiese riferendosi al compito di hip hop.

La ballerina sbuffò sedendosi accanto a lui.

«È stato peggio di come pensassi»
«Sento proprio di non avere ritmo, la musica non me la sento proprio»

«È normale, è la prima volta. Devi fa pratica»
«Vuoi una mano?»

«Te ne sarei infinitamente grata»

La ragazza gli mostrò la coreografia un paio di volte dopodiché scesero ed iniziarono a provarla.

Era ancora molto impacciata, ma provandola e riprovandola Simone le fece notare dei grandi cambiamenti.

La ragazza stava acquisendo così maggiore sicurezza.

Si scambiarono risate ed abbracci tra una pausa e l'altra.

«Vado a prendere un po' d'acqua» Noemi si allontanò verso la cucina raccogliendo dal frigo due bottigliette d'acqua fredde.

«Pocahontas»

«Sasà»

«Ti va di venire un po' di là ci guardiamo un film?» chiese stampandole un bacio sulla guancia rossa per il sudore.

«Magari domani, sto provando il compito con Simone»

«Con Simone?»

«Si, mi sta dando una mano con l'hip hop»

«Mh ok»

«Più tardi vengo a darti la buonanotte» gli lasciò un bacio sulle labbra per poi tornare dal biondo.

«Eccomi»

---

«Facciamo che per oggi basta, è tardi» commenta Simone stremato.

«Concordo» farfugliò affannata lei, distesa a stella sul pavimento.

«Mi fai compagnia mentre fumo?»

«Certo, fammi solo prendere una felpa»

«C'è la mia lì sopra se vuoi» gli indicò la felpa appoggiata sul pianoforte.

Noemi non ci pensò tanto su e la indossò; non aveva le forse di tornare in stanza e prenderne una delle sue.

Seguì il ragazzo ed insieme si diressero nel giardino posteriore dove ad aspettarli non c'era nessuno.

Anche la casetta era ormai deserta, a quest'ora dormivano quasi tutti.

Si accomodarono sui divanetti e rimasero in silenzio per qualche minuto prima di spezzare il silenzio.

Parlarono del più e del meno, commentarono i loro compagni ed ebbero le forze anche di parlare delle coreografie assegnategli.

Ormai faceva parecchio freddo e la felpa non riscaldava più la ragazza.

«Forse è ora di tornare dentro»

Era tardi e l'indomani avrebbero avuto parecchie lezioni.

Si alzarono e cautamente, senza svegliare gli altri, si diressero verso le proprie stanze.

«Notte Simo»

«Notte Nenè»

E così si persero nel buio della casetta.

Noemi raggiunse il suo letto precipitandosi sotto le coperte per riscaldarsi.

...

Petit era disteso sul suo letto con lo sguardo diretto verso la porta della sua stanza.

Aspettava che Noemi le venisse a dare la buonanotte, ma i minuti passavano e della ragazza non c'era traccia.

Continuò ad aspettare.
Ancora.

Ancora.

Ancora.

E ancora.

Ma nulla.

Chiuse gli occhi ed in poco tempo cadde in un profondo sonno.

---

Eii!

Forse è in arrivo un po' di drama🤐

xoxo<3

𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora