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30/11/2023

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30/11/2023

Il canto degli uccelli annunciò l'inizio di una nuova giornata.
I piccoli raggi di sole illuminarono la casetta.

«Mh non ho voglia di alzarmi» mugugnò in un lamento Gaia nascondendosi sotto le coperte.

«Non vorrai fare tardi alla lezione di classico» le disse retorica Noemi alzandosi a fatica dal caldo letto.

«Altri cinque minuti e mi alzo» farfugliò ad occhi chiusi.

«Si, poi altri cinque, dopo altri cinque minuti ancora e così via, fino a che non farai tardi come sempre»

Gaia si girò nella direzione della mora fulminandola con lo sguardo.
Sbuffò e, con difficoltà, si alzò raggiungendo la sua amica per andare insieme in cucina.

Presero dei biscotti ed una tazza con il latte e fecero la loro solita colazione insieme, come tutte le mattine.

Altri loro compagni ballerini arrivarono in stanza, passi strisciati sul pavimento, testa bassa, braccia flosce: sembravano degli zombie.

Finita la colazione si diressero tutti in sala per la lezione generale di classico, di rito come ogni mattina.

---

Ritornati in casetta vennero chiamati dalla conduttrice.
«C'è un compito per uno di voi» annunciò.

I ragazzi cominciarono ad ipotizzare per chi potesse essere.
«È per me?» domandò Nicholas, ricevendo una risposta negativa dalla bionda.

«Vai Noemi» le disse e la ragazza corse fuori a prendere la busta.

Nel frattempo anche alcuni cantanti si erano avvicinati alle gradinate, curiosi di sapere.

«Da parte di Raimondo» spoilerò leggendo la firma sulla lettera.

«"Cara Noemi, ogni giorno mi piaci sempre di più, però vorrei che tu variassi di più e che soprattutto abbia la possibilità di immergerti in cose diverse dal tuo stile.
Per questo ti dò un compito di latino, più complesso dal precedente; c'è più tecnica, più movimento e soprattutto, quello che voglio vedere, è la chimica tra te e Giovanni, che ti accompagnerà in questa coreografia.
Buon lavoro."
-Raimondo Todaro»

La ragazza chiuse la lettera e sospirò sorridendo.
«È sempre un piacere per me imparare cose nuove, quindi sono contenta di questa possibilità» commentò.

«Giovanni tu cosa ne pensi?»

«Mi piace l'idea, credo che faremo un bel lavoro» sorrise guardando la ragazza, poco lontana da lui.

La coreografia venne proiettata sullo schermo.

Forse era più complicata di come pensasse; poi tutti quei tocchi, la imbarazzavano molto...

«Cosa ne pensate?» chiese Maria.

«Mi aspettavo qualcosa di più semplice sinceramente» rispose un po' imbarazzata ripensando a quei passi della coreografia.

«Io credo che lavorandoci potremmo farla veramente bene» commentò Giovanni tranquillizzando la mora.

Noemi lo vide super sereno e per nulla a disagio, il contrario di come era lei.

La conduttrice li lasciò ed i ragazzi proseguirono ognuno per le loro strade.

«Non ti preoccupare, sono sicuro che riuscirai a fare un buon lavoro» le sussurrò il latinista appoggiandole una mano dietro la schiena.

Lei gli sorrise.
La sicurezza del ragazzo la fece sentire più tranquilla, magari sarà meglio di quanto si possa pensare...

Noemi proseguì verso la sua stanza dove chiacchierò in linea generale del compito con la sua compagna di stanza.

«Ho percepito il tuo imbarazzo quando ci sono stati quei passi» rise Gaia riferendosi ad alcuni passi un po' sensuali.

«Speriamo che questo non sia da ostacolo nel lavoro della coreografia, non vorrei complicare il tutto solo perché mi sento a disagio a fare quei passi» sbuffò la mora sedendosi sul letto.

«Pocahontas»

Era appoggiato allo stipite della porta.
Gli occhiali sulla punta del naso, i capelli arruffati coperti dal cappuccio alzato.

«Ei» sussurrò lei sorridendo.
Era la prima volta che lo incrociava da quella mattina.

«Vi lascio soli» disse Gaia uscendo poi dalla stanza.

Il ragazzo raggiunse la mora distendendosi sul suo letto facendo poi accasciare anche lei.
Uno accanto all'altro.

«Mh mi sei mancata» mugugnò lasciando dolci baci sul collo di lei.
«Non ci vedevamo da ieri sera» si lamentò.

«Sono venuta a cercarti ieri per darti la buonanotte, ma non ti ho trovato, pensavo te ne fossi scappato» rise accarezzandogli il volto.

Rimase a guardarla con sguardo serio per qualche istante.
«Ero fuori a fumare con Matthew» disse secco con un piccolo sorrisino.

"Cosa?"
"Matthew?"
"Da quando Lucia si chiama Matthew?"

Sul volto di Noemi cadde un velo di serietà e...delusione?

Perché le ha mentito? perché ha dovuto farlo?

«Mh sono stanca, buonanotte» rispose velocemente recuperando il pigiama dirigendosi poi in bagno.

Si sedette sul gabinetto e continuò a pensare per interminabili minuti al perché di quella bugia.

"Perché non mi ha detto che stava con lei ieri sera?"
"Perché nasconderlo?"

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Buonasera, scusate l'orario, ma sono stata incasinata parecchio oggi.

Fatemi sapere cosa ne pensate🙃

Aspetto le vostre lamentele...

xoxo<3

𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora