•Tu sei bella perché mi ricordi la pioggia a luglio
Quando mi piangi addosso e mi togli l'asciutto
E dopo il mare i tuoi capelli sono crespi
E le labbra salate come il prosciutto
Per te son cotto, per te son crudo•
-Tedua
ೃ⁀➷ amici23's ff
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13/12/2023
Le giornate passavano velocemente data la monotonia. Noemi si sentiva presa dalla noia e per questo, ogni giorno era sempre più stancante.
A passo lento e pesante strisciò il suo corpo fuori il giardino posteriore. Aveva bisogno di respirare aria pulita, quella casa le sembrava ogni minuto più piccola, stretta, chiusa...le veniva un senso di claustrofobia.
Si infilò le cuffiette nelle orecchie e, chiudendo gli occhi, iniziò a ballare lasciandosi trasportare dalla musica.
Ballare era l'unica cosa a renderla viva: solo così animava quelle cioè giornate.
L'aria fresca di quella sera di dicembre le entrava dalle fessure dei vestiti percorrendole lungo tutto il corpo, riempiendolo di brividi.
Mentre volteggiava incontrò due occhi chiari che le scivolavano lungo tutto il corpo. Altri brividi si aggiunsero a quelli precedenti.
Si fermò subito sentendosi a disagio.
«Continua pure, mi piace vederti ballare» le dice Petit facendo un tiro dalla sua iqos. Appoggiato con le spalle alla colonna continuò a mantenere lo sguardo sulla mora.
Noemi si sentì le guance andare a fuoco: nonostante tutto, le emozioni che gli provocava il ragazzo erano sempre le stesse.
«Vieni» lo invitò ad avvicinarsi lei.
Si tolse una cuffia dall'orecchio e la infilò tranquilla in quella di lui.
Gli poggiò le mani sulle spalle portandoselo più vicino a lei.
«È un invito a ballare?» domandò lui sorridendo.
Lei annuì ed osservò il ragazzo che fece scivolare le sue mani lungo i fianchi.
Dalle cuffiette usciva una canzone lenta e dolce che accompagnò ogni dondolio dei due.
La sola luce che li illuminava proveniva dalla Luna e dalle numerose stelle spruzzate nel cielo scuro.
Sembrava la cosa più romantica di sempre.
I loro sguardi erano incatenati.
«Rapido e veloce» sussurrò Noemi dal nulla. Dentro di lei viveva una forza assurda: mai successo.
Lui sbuffò divertito annuendo poi: aveva capito a cosa si riferisse la ragazza, ed anche se la loro situazione non era semplice adesso, non avrebbe voluto girarsi indietro e rovinare quel momento, per nessun motivo.
Lei si avvicinò e stampò un velocissimo bacio sulle labbra del ragazzo.
Lui percepì un'emozione che da tempo non provava. Le era mancata. Non esitò altro tempo e gliene stampò uno anche lui, veloce come quello di lei.
«Mi mancava il tuo sapore» bisbigliò uno volta staccatosi dalle sue labbra.
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15/12/2023
I ballerini quel pomeriggio aveva avuto la possibilità di esibirsi davanti Kristian Cellini in un test di memoria e qualità.
Noemi arrivò quarta nella classifica stilata dal professionista.
Arrivati in casetta, i cantanti annunciarono ai ballerini che la produzione gli aveva portato dei scatoloni pieni di addobbi di natale.
I ragazzi fecero facces sorprese e contente; corsero nelle loro stanze, si cambiarono e raggiunsero i compagni nella stanza delle gradinate.
Fecero partire della musica natalizia e, ballando e cantando, montarono l'albero.
Aprirono poi lo scatolone delle decorazioni: appesero le palline sull'albero con parecchia difficoltà.
«Matthew non puoi mettere queste vicine, sono di due colori uguali, devi alternare rosso ed oro» spiegò esasperata Noemi per la terza volta al ragazzo.
«Senti mettile tu» sbuffò lui scocciato.
«Ti aiuto io» sorrise Petit raccogliendo qualche pallina.
«Qualcuno mi aiuta a mettere la stella?» domandò esasperata la mora tentando di alzarsi sulle punte per mettere la decorazione sulla punta.
Improvvisamente non sentì più nulla sotto i piedi e si trovò stretta tra le braccia di Giovanni che la prese in braccio per alzarla.
«Grazie» gli sorrise lei una volta ritornata a terra.
Sentì uno sguardo bruciarle addosso, si girò e notò Salvatore nascosto dietro l'albero intento ad osservare la ragazza dalle fessure dei rami.
«Noemi vieni ad aiutarmi» urlò Marisol intenta ad appendere un festone.
La ballerina si girò ed andò verso l'amica.
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Scusatemi tantissimo per l'assenza, ma questa settimana è stata un inferno con la scuola.
