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3/11/2023

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3/11/2023

Nel primo pomeriggio i ballerini furono chiamati sulle gradinate per l'assegnazione dei compiti.

Emanuel Lo aveva assegnato una coreografia hip hop a Nicholas, il quale, nonostante alcune lamentele, decise, sotto parere del suo insegnante, di accettarla.

Nell'istante in cui il ballerino di Todaro uscì dalla casetta per dirigersi allo studio, i suoi compagni aprirono un discorso su di lui.

Kumo espresse le sue maggiori opinioni verso Nicholas.

«Io lo so che lui fuori da qui se si mette a studiare può diventare una bestia, l'ho sempre detto, ma il problema suo è che è enorme e più sei enorme più devi avere consapevolezza nel ballare»

«Lui a ventidue purtroppo ha ancora poca consapevolezza del corpo, e penso che questo la sappia pure lui» continuò alternando il parlare al fumare.

«Posso essere cattivo? perché lo sarò, al di fuori di qua l'unica cosa che può fare per me è l'unica cosa che ha fatto con Elena; l'unica cosa che da fuori ha reso vendibile»

«Non ho mai detto che lo stimo artisticamente eh» alzò le mani.
«Può fare margine di miglioramento ma o lo fa subito o...» disse concludendo facendo un segno con le mani per dire "sennò torna a casa".

«Con le basi che ha, purtroppo, non può farlo subito» parlò Noemi, appoggiata allo stipite della porta, mentre raccoglieva con il cucchiaio gli ultimi rimasugli dello yogurt.

«Una cosa che stimo tantissimo di lui a livello personale...» iniziò a dire ma fu bloccato dall'intervento di Sarah: «Che accetta tutti i compiti»

«Vero. C'ha du palle così» si fece scappare la mora coprendosi la bocca con la mano in modo impacciato per l'imbarazzo.

«Si vede che però si sta spegnendo... arriverà un momento in cui cederà e quando accadrà in contemporaneo gli arriverà la batosta più grande. Per quello meglio fare due passi indietro»

«Il problema è che qua ognuno c'ha un punto forte...lui non ce l'ha il punto forte» sospirò fermandosi di scatto quando vide il ballerino interpellato avvicinarsi a loro.

«Mi ha detto che siamo qua per imparare e che devo fare questo compito» disse fermandosi davanti ai suoi compagni che curiosi attendevano notizie.

«Cosa gli dico di no?! All'unico prof che crede in me?» domandò retorico sbuffando.

«Per me tu così ti sei firmato la condanna a morte» concluse Link affaccianosi dalla porta.

...

Noemi e Kumo erano seduti sui divanetti del giardino posteriore a parlare del più e del meno, quando il ragazzo riaprì l'argomento: "Nicholas".

«Quest'anno secondo me noi ballerini siamo molto buoni, ed è una cosa bellissima, però bisognerebbe essere anche più oggettivi»

«Sono d'accordo...» mormorò lei giocando con la collanina.

«È una persona fantastica, però a livello di danza...» commentò.
«È oggettivo amò» si giustificò.

«Vabbè ma si vede, anche la persona più incompetente si rende conto che a livello di doti sta messo male»
«Però lui lavora tanto qui fuori»

«Eh amo perché lavora? perché è bello, ha un bel fisico...dai!»

«Qualche miglioramento lo sta facendo, anche se minimo» gli fece notare lei.

«Purtroppo però i miglioramenti che Raimondo cerca da lui non sono miglioramenti che si possono fare in tantissimo tempo»

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Il giorno dopo i ballerini vennero nuovamente chiamati sulle gradinate.

Nicholas era venuto a conoscenza delle parole di Kumo e da lì si aprì un dibattito tra i due.

Il primo sosteneva che queste parole Tiziano non gliele avesse mai dette in faccia, ed in parte era vero.

«Se tu fossi stato veramente sincero queste cose le avresti dette direttamente a me»

«Hai avuto occasioni per dirmi questi tuoi pensieri. Stiamo sulle gradinate quasi tutti i giorni...perché non sei mai intervenuto a dire "Nico questo che stai dicendo è una cazzata"?»

«Ci sono state occasioni si, ma forse non me la sentivo in quel momento di dirtelo...preferivo farlo faccia a faccia, io e te»

«Eh però non l'hai mai fatto, è passato un mese e mezzo. Poi appena me ne sono uscito hai aperto bocca»

«Ti ho sempre detto le cose positive e le considerazioni che ho io di te...»

«Però queste negatività non me le hai mai dette» lo fermò Nicholas.

«Non te le avrà dette in questo modo così, da "stronzo", però te le ha dette» intervenne Noemi, pronta a difendere il suo amico.

«Te sei n'altra poi, ma come ti permetti di dire che a doti sto messo male? ma chi sei?» le urlò incazzato.

«Ho espresso quello che penso riguardo a quello che vedo Nicholas. Non penso di essere l'unica qui dentro che pensa questo cose; sono certa, però, di essere l'unica che ha le palle di dirlo»

«Di dirlo alle spalle» le fece notare lui ridendo nervosamente.

«Ma se è da quando siamo qui dentro che ti dico ciò che penso di te, negativo e positivo...ma te devo fa caccia i filmati?!» ribatté lei scazzata.

«Vabbè Noemi c'hai ragione tu» sbuffò lui girando gli occhi.

«E ci mancherebbe pure» concluse lasciando riprendere il discorso a Tiziano.

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«Hai sbagliato a non dirglielo in faccia» sospirò Noemi andando a stringere le sue braccia attorno al busto di Kumo.

«So stato proprio un coglione» sbuffò lui cacciando il fumo dalla bocca.
«C'ha ragione»

«E perché non gliel'hai detto e basta. Avreste concluso subito»

«Perchè sono un coglione...non c'avevo il coraggio»
«Vorrei averne un po' del tuo in queste situazioni» scherzò giocando con il nasino della mora.

«Ero come te prima. Una codarda» rise prendendolo in giro, anche se in fin dei conti era la verità.

Come era la verità anche il suo pensiero, non si poteva negarlo, ha semplicemente sbagliato i modi.

«E poi? come sei diventata così?»

«Ho sofferto, tanto...il dolore cambia le persone»
«Questo non vuol dire che mo devi sta male e soffrire eh!» risero entrambi.

«Ti voglio vede sempre con il sorriso Kumino» bisbigliò con voce da bimba lasciandogli un bacino sulla guancia.

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Amo l'amicizia tra Kumo e Noemi😭

Cosa ne pensate del daytime? Inutile dire che sono d'accordo con Kumo, però ha assolutamente sbagliato i modi. Fossi stata in Nicholas anche io me la sarei presa.

Ci sentiamo domenica!

xoxo<3

𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora