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21/12/2023

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21/12/2023

Il cielo scuro rendeva buia la casetta; il freddo gelido entrava dalle fessure delle porte lasciando piccoli brividi su chi si avvicinava.

L'odore dei biscotti caldi di Pan di zenzero si disperdeva nell'aria creando una leggera atmosfera natalizia.

Durante questi giorni i ragazzi sono stati a chiamare per pescare un nome al quale il singolo avrebbe fatto il regalo di natale.

«È il momento di scartare i regali!» annunciò la produzione.

Tutti i ragazzi andarono a sedersi sulle gradinate in attesa di scartarli.

Tra risate e chiacchiere li aprirono tutti.

Noemi pescò il nome di Matthew al quale regalò, ovviamente, un cappello tipico vichingo che il ragazzo apprezzo parecchio.

«Noemi manchi solo tu» urlò Mida.
La ragazza scese divertita e, prendendo Giovanni per la mano, si posizionò accanto all'albero.

«Ecco qua» rise sotto i baffi posandogli tra le mani un pacchetto rosso.

Lui lo scartò piano sotto gli occhi attenti e curiosi di tutti.

«Non ci credo» rise forte mostrando agli altri cosa c'era tra la carta rossa: una spazzola azzurra con sopra rappresentate le principesse.

Erano tutti lì a ridere...tranne qualcuno.

«Grazie mille» sorrise tra le risate stampandole un bacio sulla guancia.

---

Era ormai sera tarda; avevano già finito di cenare e la cucina splendeva come mai.

«Perchè la spazzola delle principesse poi?» domandò Kumo aspirando poi dalla sigaretta.

Noemi si strinse tra la coperta e rispose.
«L'altro giorno venne da me, avevo tutti i capelli arruffati così decisi di pettinarglieli...sapete che ho la spazzola delle principesse no?! così gliene ho presa una anche a lui» sorrise sospirando osservando il fumo bianco uscirle dalla bocca a causa del freddo.

«Mh» mugugnò Gaia facendo una faccia storta.

«Cosa c'è?»

«A me sta situazione non piace per niente» commentò ricevendo poi un silenzioso accenno dal ragazzo.

«Sempre le stesse cose dovete ripetere?» domandò retorica la moda sbuffando scocciata.
«Me ne vado a dormire» disse poi rientrando dentro.

Percorse tutta la casetta facendo una piccola sosta nel salone dove posò la coperta, dopodiché tornò dritta in stanza.

Andò in bagno a mettersi il pigiama prima di dirigersi verso il letto.

«Cos'è?» disse tra sé e sé.
Sopra il cuscino c'era poggiata una busta da lettere bianca con su scritto il suo nome in penna.

Si sedette e delicatamente l'aprì, dopo averla girata più volte su sé stessa.

«"Pocahontas"» lesse e il suo cuore fece un sussulto.
Un lungo sospirò e continuò a leggere.

«"...nonostante le circostanze complicate, non potevo non farti un regalo per natale: ai piedi del letto c'è una busta che però voglio che tu apra alla fine, ora ho delle cose da dirti."» si affacciò dall'altra parte del letto notando la busta di cui parlava Salvatore nella lettera.

«"Non posso non scrivere quanto tu sia importante per me; hai reso il mio percorso qui migliore. Con te ho scoperto una parte di me di cui non ero ancora a conoscenza; mi hai fatto capire cosa vuol dire essere amato e amare, cosa che non avevo mai fatto prima."»
Noemi sentì gli occhi pizzicare.
Pensando a come erano adesso le si spezzava il cuore a leggere quelle parole ricordando i bei momenti.

«"Trovo inspiegabile a parole quello che provo per te. Sei per me la luce alla fine di un tunnel; nulla senza di te ha senso per me ed è per questo che mi sento un coglione ad averti chiesto una pausa. La verità è che ogni secondo che passo lo tanto da te mi crea dolore dentro, non riesco più a sopportarlo: voglio sentire il tuo profumo, toccare i tuoi capelli, la tua pelle, riempirti di baci ed assaporare il
tuo dolce sapore...rivoglio te e me."»

La ragazza era ormai in lacrime.
Quelle parole furono un vero colpo al cuore.

«"Ritorna da me, sai che ti amo più di tutto Pocahontas."»

Si prese dei minuti per realizzare cosa avesse appena letto.
Le lacrime le bagnarono tutto il volto.
I singhiozzi riempirono la silenziosa stanza.

Si ricordò poi della busta; la raccolse e, preso un sospiro, l'aprì.

Rise alla vista del peluche di Pocahontas all'interno.
Lo raccolse e, avvicinandolo al petto, si accorse che Petit aveva spruzzato sopra il suo profumo.

«Un bigliettino» sussurrò raccogliendo il piccolo pezzo di carta sul fondo.

"Così avrai sempre un po' di me con te"

Annusò un'ultima volta il pupazzo che appoggiò poi accanto al cuscino.
Si asciugò le lacrime e corse.
Corse veloce verso la stanza rossa.

Toc! Toc!

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URLO.

Voglio i vostri commenti.

Ci tengo a ringraziarvi enormemente per le 150k letture, vi amo lo sapete❤️

Ci sentiamo al continuo del capitolo...

xoxo<3


𝐏𝐔𝐑𝐏𝐋𝐄-𝙋𝙚𝙩𝙞𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora