Sentii il suo stomaco brontolare. Non sapevo che ore fossero, ma eravamo distesi sul divano da troppo tempo. Nate non si sarebbe mai azzardato a muoversi per primo, pur di mantenere quel poco di pace che mi aveva regalato.
Mi ritrassi dal suo petto, notando che gli avevo macchiato completamente la camicia di mascara.
«Nate, mi dispiace, ho combinato un pasticcio. Dammela, che la metto subito in lavatrice.»
Lo dissi d'istinto, senza pensare alle conseguenze. Ma era troppo tardi. Lui era già a torso nudo e la penombra del soggiorno non faceva altro che accentuare le sfaccettature dei suoi muscoli. Corsi nervosamente nell'anticamera del bagno dove, nascosti in un armadio a nicchia, c'erano la lavatrice e l'asciugatrice. Avviai il programma rapido e rimasi davanti all'oblò, girandomi nervosamente i palmi. Nate mi aveva già raggiunto ed era al mio fianco. Mi prese le mani tra le sue.
«Gabi, non aver paura. Non ti mangio.»
Ritrassi le mani, sorridendo imbarazzata.
«A proposito di questo, avrai una fame da lupi.»
«Già, che ne dici di uscire a cena? Ho un cambio in macchina.»
«Io non ho molta fame, sai, sono ancora tutta sotto sopra dal pranzo.»
Non potevo dirgli che da un mese faticavo a tenere in pancia anche un semplice pezzettino di pane.
«Gabi, oggi hai vomitato anche quello che avevi mangiato al pranzo di Natale dell'anno scorso. Devi mangiare qualcosa.»
«Non me la sento davvero. Però possiamo ordinare qualcosa, se ti va. Giapponese?
«Ok, va bene.»
«Ecco, tieni la brochure; segniamo i numeri di quello che vuoi e poi chiamiamo.»
«Va bene, allora io prendo un 12, un 45, un 67, un 68, un 90 e un 92. Tu cosa prendi?»
«Ehm, per me andrà bene un 6 bis.»
«Gabi, ma è solo mezza porzione di insalata di alghe. Non puoi mangiare solo quello.»
«Ti prego, non insistere, Nate. Non ho voglia di stare male ancora.»
Rimase a fissarmi in silenzio, e io non resistetti al suo sguardo, in preda alla vergogna.
«Gabi, dobbiamo parlare anche di questo.»
«No, Nate, ti prego.»
«Va bene. Allora facciamo così: ordiniamo solo un 6 bis più una zuppa di miso e non parlerai della cosa con me. Ma ne parlerai direttamente con un dottore.»
Il suo volto mi guardava con un fare tra l'incalzante e il provocatorio, e io non risposi, sperando che l'argomento cadesse da solo.
«Pensi che sia stupido? So benissimo quello che ti sta succedendo.»
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La mia piccola tempesta
ChickLit[COMPLETA] 🔞Contenuti sessuali espliciti🔞 Gabi ha sviluppato una personalità auto-sabotante, vivendo allo sbando tra un'esperienza estrema e l'altra con la speranza che qualcuno si accorga di lei. Nate, il suo nuovo fratellastro, un affascinante g...