Gabi balzò giù dal letto con uno scatto, privandomi in un istante del calore del suo corpo. Sentivo già la sua mancanza anche se era a meno di un metro da me.
«Cosa cazzo ci fanno già qui?»
«Non ho idea. Dovevano tornare domani mattina.»
Alzai le mani al cielo e mi strofinai la barba.
Gabi sembrava impazzita. Camminava avanti e indietro per la stanza in cerca di qualcosa. Prese una mia camicia e un mio costume abbandonati su un pouf. Indossò la prima e mi gettò addosso il secondo. Me lo infilai mentre la vedevo scappare via dalla mia camera attraverso il bagno, borbottando qualcosa con fare isterico. Era una vera mina vagante. Dovevo fermarla.
La raggiunsi in camera sua.
«Gabi, devi calmarti.»
«Calmarmi? Calmarmi? Come diavolo faccio a calmarmi?»
Si sfilò la camicia, me la gettò sul petto con stizza e indossò una canottiera e un paio di culotte di raso azzurro.
«Dannazione, Nate! Hai per caso idea del casino che abbiamo lasciato giù di sotto? Ci saranno profilattici ovunque.»
Aveva ragione. Micky aveva insistito che li usassi e io non mi ero messo a discutere per non rovinare il precario equilibrio creatosi, anche se sapevo che Gabi prendeva la pillola regolarmente. La lasciava sempre in bella mostra sul suo lavandino per ricordarsene.
«Ok. Va bene, ci penso io. Ora vado di sotto e mi inventerò qualcosa. Tu mettiti a letto, fai finta di dormire e cerca di calmarti.»
«Smettila di dirmi di calmarmi!»
Stavo già uscendo dalla stanza infilandomi la camicia, ma tornai indietro. Le presi il viso con entrambe le mani e la baciai sulla fronte dolcemente. Nonostante la situazione pericolosa, il modo in cui inveiva contro di me mi aveva lasciato una sensazione bellissima. Mi parlava da stronza come sempre, ma c'era un sottofondo di intimità che sapevo non se ne sarebbe più andata.
«Andrà tutto bene. Ci penso io, ok?»
Scesi di corsa, saltando quattro scalini per volta. Raccolsi i tre profilattici abbandonati sul tappeto in corda e li gettai nell'immondizia. Mi guardai intorno in cerca delle mutandine di Gabi. Ci impiegai un po' a trovarle perché erano quasi dello stesso colore del tappeto. Le vidi al di là del tavolino, proprio quando il portone stava iniziando ad aprirsi. Le afferrai velocemente e me le infilai nella tasca del costume, sfoderando il mio migliore sorriso imbarazzato.
«Mamma, cosa ci fate già a casa?» La colsi di sorpresa e lei sobbalzò vistosamente.
«Oh, Nate caro, che spavento! Non mi aspettavo nemmeno io di trovarti qui. Ti immaginavo a fare surf con quelle grosse onde che ha lasciato la tempesta.»
«Oh beh, sì, stavo per andare in effetti. Ho fatto un po' tardi e mi sono appena alzato.»
«Ma cosa diavolo è successo in questo salotto? È tutto sottosopra. Ci sono cuscini ovunque.»
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La mia piccola tempesta
ChickLit[COMPLETA] 🔞Contenuti sessuali espliciti🔞 Gabi ha sviluppato una personalità auto-sabotante, vivendo allo sbando tra un'esperienza estrema e l'altra con la speranza che qualcuno si accorga di lei. Nate, il suo nuovo fratellastro, un affascinante g...