CAPITOLO 1

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Quella zona di Londra non era esattamente un bel posto in cui passeggiare di notte, ma Harry non se ne curò mentre camminava con passo tranquillo nel completo che aveva indossato tutto il giorno a lavoro. Il suo patrigno e capo Robin non apprezzava molto le sue scelte di colore, ma nessuno poteva mettere in dubbio al sua eleganza. L'abito rosso scuro e la camicia nera translucida non erano l'abbigliamento più adatto per uno dei manager della società di servizi di cui era proprietaria la sua famiglia. Aveva compiuto venticinque anni e da quasi sei lavorava tra quattro pareti grigie, senza concedersi nessuna distrazione. A diciannove anni aveva chiuso la sua prima relazione e si era tuffato nel lavoro, deluso ed umiliato. Da allora, aveva semplicemente finto di non provare alcuna pulsione, di non sentire mai il desiderio di un altro corpo contro il suo. Il suo livello di frustrazione era ormai insostenibile e tutti se ne erano resi conto. Quella mattina, dopo il solito caffè nella saletta ricreativa, un paio di suoi colleghi gli avevano fatto qualche battuta, consigliandogli di farsi una scopata. Non avevano usato quelle parole, ma il concetto era chiaro. Sapeva cosa dicevano alle sue spalle, si era accorto di quanto acido e nervoso fosse da tempo immemorabile. Sospirò, fermandosi per guardarsi intorno. Era un bel ragazzo, alto e dal fisico allenato. Aveva capelli ricci corti e morbidi, occhi verdi e profondi, un viso dai tratti quasi fanciulleschi. Se avesse voluto, avrebbe potuto rimorchiare facilmente in qualunque locale. Ma non aveva tempo né voglia di flirtare con qualcuno, fingendo interesse o condividendo informazioni personali. Una bella notte di sesso a pagamento, senza conseguenze, era quello che gli serviva per sentirsi meglio.

Era gay dichiarato da anni, ma questo non era un problema. Il quartiere in cui si trovava era conosciuto proprio per la prostituzione maschile, per questo ora si stava guardando intorno alla ricerca di un bel ragazzo con cui farsi passare il malumore. Dopo qualche minuto, sospirò. Era in quella zona da quasi un'ora e nessuno sembrava essere di suo gradimento. Non gli piacevano i ragazzi con abiti troppo vistosi, truccati esageratamente o che gli lanciavano proposte oscene in mezzo alla strada. Malgrado il suo abbigliamento a volte eccentrico, era in fondo una persona semplice e riservata. Non amava l'ostentazione e la volgarità.

Sul punto di rinunciare, Harry si appoggiò ad un muretto e lasciò vagare lo sguardo. Notò un ragazzo seduto su un gradino del marciapiede, fumava tranquillo e perfettamente a suo agio in quel quartiere rinomato per la prostituzione. Sembrava fuori posto, così Harry fece qualche passo per avvicinarsi. Il giovane indossava una semplice maglietta nera, molto aderente e dei jeans piuttosto stretti. I capelli castani erano tirati indietro ed il suo viso aveva dei tratti delicati ma maschili al tempo stesso. Quando si voltò verso di lui, Harry notò gli occhi blu velati di malizia. "Ciao" lo salutò Harry, incerto. "Ciao a te" rispose il ragazzo, che doveva avere più o meno la stessa età dell'altro. "Io" iniziò Harry e poi si schiarì la voce: "Io penso di essermi sbagliato, scusa". Il ragazzo non si scompose, gettò via la sigaretta e si alzò per rivolgerli uno sguardo diretto: "Non cerchi compagnia?". Harry, ora che era in piedi, vide che l'altro giovane non era molto alto e la sua figura perfettamente proporzionata culminava in un fondoschiena decisamente di suo gusto. "Forse?" sussurrò il più alto, l'altro scosse la testa e proseguì: "Mi chiamo Louis, casa mia è proprio qui dietro, ti interessa o no?". Si fissarono per alcuni secondi. Harry stava salivando alla vista delle labbra sottili dell'altro giovane, il suo sguardo percorse il corpo tonico e flessuoso al tempo stesso. Da parte sua, Louis sosteneva il suo sguardo con la testa reclinata ed un sorriso dolce e comprensivo. "Andiamo, tesoro" concluse con aria divertita il più basso, afferrando una mano di Harry e trascinandolo con sé.

CUORE E SANGUE LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora