Harry salì al primo piano e trovò la porta aperta, il nome sul campanello "Tomlinson" di cui aveva preso fortunatamente nota la volta precedente e che gli era servito per suonare al citofono giusto. Entrò e si chiuse la porta alle spalle , cercando di non fare rumore. Appena arrivato in salone, sentì una porta aprirsi e delle voci. Si sforzò di apparire indifferente, appoggiandosi al muro con le braccia conserte. Un uomo alto, con i capelli brizzolati ed un abito scuro, gli passò davanti seguito da Louis, avvolto nella sua solita vestaglia blu. "Ti chiamo domani" disse l'uomo in tono leggero, doveva avere almeno quarant'anni. "Va bene, tesoro" rispose Louis con la voce morbida e gli occhi brillanti, il cliente si chinò per baciargli brevemente le labbra, prima di staccarsi con un sospiro e congedarsi: "Vado. La scusa della riunione di lavoro fino a tardi funziona solo fino a un certo punto, con mia moglie", Louis annuì con un'espressione comprensiva. Poi, l'uomo oltrepassò Harry, senza sembrare sorpreso o infastidito dalla sua presenza, ed uscì chiudendosi dietro la porta. Louis si voltò quindi verso Harry, rivolgendogli un sorriso appena accennato ed il nuovo arrivato si staccò dalla parete, per avvicinarsi. Vederlo interagire con quella naturalezza, con una altro cliente, gli aveva fatto uno strano effetto. Pensava si sarebbe sentito geloso o disgustato, ma Louis aveva sempre quei modi così gentili e dolci. Si sentiva molto eccitato, in realtà, ed aveva voglia di fare sesso. Si fermò a un passo da Louis, allungando le braccia per circondargli la vita ed attirarlo contro di sé. Il più basso non oppose resistenza, lasciando che Harry infilasse una mano sul retro della vestaglia, per afferrargli con decisione una natica nuda. "Non hai niente sotto" sussurrò il giovane Styles, un'espressione maliziosa e soddisfatta sul viso. Louis annuì, il volto che si illuminava in uno dei suoi sorrisi dolci ed accoglienti. "Ho proprio voglia di scoparti" ammise a voce alta Harry, il desiderio che gli infiammava il corpo: "Voglio sbatterti con forza, fotterti tutta la notte e spaccarti in due". Louis fece una risatina civettuola, chinando la testa di lato, mentre Harry spingeva la sua erezione contro di lui. "Mi vuoi così tanto, dolcezza?" chiese in un sussurro, passandosi la lingua sulle labbra. "Cazzo se ti voglio" esclamò Harry, infilando anche l'altra mano sotto la vestaglia per sollevarla ed esporre il corpo nudo dell'altro. Louis la riabbassò con un gesto delicato, spiegando a bassa voce: "Devo cambiare le lenzuola, dammi qualche minuto". Harry serrò la mascella, improvvisamente il fatto che quel tizio appena uscito lo avesse scopato troppo reale per ignorarlo. Louis si allontanò da lui, per fare ciò che aveva detto. Mentre aspettava, Harry vide la porta della camera del figlio di Louis aprirsi e ne uscì la donna che gli aveva risposto al citofono. Rivolgendoli un cenno di saluto freddo ed impersonale, la baby sitter si diresse verso l'angolo cottura e, dopo qualche minuto, riemerse con una bottiglia di latte per tornare da dove era uscita. Si scontrò quasi con Louis che stava uscendo dall'altra camera. L'uomo la fissò con aria preoccupata: "Tutto bene, Megan?", la donna annuì velocemente: "Certo, Louis. Ho solo preso il latte per Miki, si è svegliato affamato ma va tutto bene, stai tranquillo". Harry si schiarì la voce e fece un passo avanti, mentre Megan spariva di nuovo alla vista. Louis, dopo una piccola esitazione, prese la mano di Harry nella sua, dicendogli: "Sono tutto tuo, ora, amore".
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CUORE E SANGUE LARRY FANFICTION
FanfictionDopo una giornata di lavoro, era sembrata una buona idea raggiungere quel quartiere alla ricerca di semplice sesso a pagamento. Invece, Harry aveva incontrato una persona particolare come Louis, che offriva molto di più ai suoi clienti. Una relazion...