CAPITOLO 52

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"So di essermi comportato male, con te" ammise, avendo per risposta solo un sopracciglio che si sollevava. "Sul serio, scusami" aggiunse velocemente Harry, ma Louis scosse la testa evitando nuovamente il suo sguardo, prima di sussurrare: "Non devi scusarti, mi hai salvato la vita Harry. Sarei morto dissanguato, se tu non fossi venuto quel giorno. Dovrei solo ringraziarti". Aprì la porta per rientrare nella sua stanza, lasciando completamente attonito a quelle parole. Sarebbe stato così facile lasciare andare ogni senso di colpa, fingere di non sentirsi mancare il fiato e spezzare il cuore nel momento stesso in cui Louis cercava di allontanarsi da lui, di chiuderlo letteralmente fuori dalla sua vita. Strinse con forza la mano sul braccio, dove non aveva mai lasciato la presa. Il contatto tra la pelle nuda rilasciò un'ondata di calore, Harry dovette socchiudere gli occhi a quella sensazione: "Non farlo, Louis. Non scappare di nuovo da me". Cercò di non suonare disperato, senza riuscirci evidentemente. Louis si fermò sulla soglia, lo sguardo stupito: "Non sono scappato da te, Harry". Nonostante il tono gentile, l'uso ora continuo del suo nome proprio strideva sempre nelle orecchie del più giovane, così avvezzo a sentire quella voce rivolgersi a lui con nomignoli affettuosi. Avrebbe voluto implorarlo di chiamarlo di nuovo amore, tesoro, dolcezza. Magari, lo avrebbe pagato solo per questo. Poi, le parole sembrarono finalmente arrivare al suo cervello e chiese, preoccupato: "Da cosa, scappavi?". Louis si divincolò, a disagio, scuotendo la testa ed Harry realizzò che doveva entrarci quell'uomo misterioso di poco prima. "Ti ha fatto del male, vero? Il taglio che avevi, è stato quell'uomo?". "Harry" pronunciò il suo nome come un'implorazione ed una preghiera, facendogli capire che fosse proprio come immaginava. Ma, prima che potesse insistere, Louis si era liberato dalla sua presa ed era rientrato nella sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Harry non chiuse occhi, tutta la notte. Continuava a ripensare al giorno in cui aveva trovato Louis riverso sul pavimento, il sangue che scorreva da quella ferita. Sarebbe davvero morto, se non fosse arrivato in tempo? Perché aveva chiamato lui e non i soccorsi? Chi era l'uomo che lo minacciava? Ormai, ogni suo pensiero sembrava essere rivolto a Louis. Quando se ne era andato, si era costretto a pensare che fosse meramente un bisogno fisico a fargli avvertire la sua assenza. Ma si era dovuto ricredere, quando tutte le notti di sesso con Nick lo avevano fatto sentire solo peggio. Desiderava perdersi negli occhi di Louis, udire la sua voce piccola e melodiosa sussurrargli frasi sporche e parole d'amore. Voleva proteggerlo, capirlo, aveva vicino. Era ormai l'alba, quando si arrese al sonno nella totale consapevolezza di essersi innamorato per la seconda ed ultima volta della sua vita. Con un'intensità che non pensava di possedere, amava Louis. 

CUORE E SANGUE LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora