CAPITOLO 45

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La stanza degli ospiti era molto simile ad una camera d'hotel elegante, ma priva di personalità. Il bagno adiacente era piccolo, ma completo di tutto. Harry non si poteva lamentare, era solo piuttosto preoccupato di dover procedere con una trattativa fondamentale per poter conservare il suo lavoro, con uno sconosciuto. Aveva esaminato il fascicolo di Malik, da dove emergeva una persona forte ma anche competente e professionale. Non si parlava da nessuna parte di questo misterioso assistente, che godeva della piena fiducia di Zayn. Cercando di non essere eccessivamente in ansia, Harry chiese gli venisse portata una cena leggera in camera per poter riposare in vista dell'incontro previsto per il giorno dopo.

Fu svegliato la mattina presto da chiacchiere e suoni di passi. Evidentemente, si alzavano tutti molto presto in quella casa. Dopo una doccia, Harry indossò un abito molto elegante bianco e nero, scendendo poi al piano di sotto per la colazione. La governante Hidda lo aspettava sulla soglia della cucina. "Buongiorno, signor Styles. Si accomodi e prenda quello che preferisce". Ricambiando il saluto, Harry vide un tavolo di medie dimensioni con un assortimento dolce e salato, oltre a latte, caffè e the. Hidda, con aria severa, gli comunicò: "Il signor Malik è già uscito, ma troverà il suo assistente nello studio, in fondo a destra". Mordendosi un labbro, comprese di essere l'ultimo a dover ancora fare colazione. Cercò di concludere il pasto velocemente, per cercare di non sembrare scortese. Dopo mangiato, salì velocemente al piano di sopra per prendere i documenti necessari e tornò di sotto per raggiungere lo studio. Si fermò di fronte alla porta chiusa, bussando per annunciare il suo arrivo. Quando si aprì, lentamente si ritrovò davanti due occhi blu molto familiari, che lo scrutavano divertiti dalla sua sorpresa. Ovviamente, pensò, il suo destino doveva dipendere da Louis. Avrebbe dovuto essere arrabbiato o preoccupato, invece sentì una sensazione di calore nel rivedere il giovane. Era bellissimo, in un completo grigio con la camicia chiara, senza cravatta e con i primi bottoni non allacciati. "Ciao, Harry, accomodati" gli disse la voce melodiosa e gentile, che ben conosceva.

Il primo istinto di Harry fu quello di inginocchiarsi e dichiararsi, ma si disse che non era certo il caso. Rimase immobile per qualche secondo, mentre Louis si accomodava ad un tavolo rettangolare a cui erano sistemati dei blocchi per appunti e delle penne. Cercando di reagire, Harry lo raggiunse, balbettando: "L-Louis, non me lo aspettavo". L'altro sorrise, comprensivo, facendo un gesto per invitarlo a sedersi mentre gli comunicava: "Zayn mi ha assunto come assistente un paio di mesi fa, ci siamo conosciuti per caso mentre stavo facendo domanda per un lavoro qui vicino". Harry si limitò ad annuire, senza sapere cosa dire e soppesando le parole pronunciate dall'altro.

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