CAPITOLO 5

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Il bagno era piccolo ma molto pulito e ben organizzato. Harry trovò diversi tipi di sapone, asciugamani puliti, degli spazzolini sigillati ed un'intera serie di creme per lenitive. Sorrise tra sé, poi usò il water lucido lavandosi poi le mani e la faccia. Quando ebbe terminato, tornò in camera da letto chiedendosi cosa fare. Doveva pagare ed andare via? Era piuttosto stanco e non aveva voglia di tornare al suo appartamento vuoto. Un rumore gracchiante lo fece sobbalzare, vide la radiolina su uno dei comodini illuminarsi. Si avvicinò e vide lampeggiare la luce che segnalava quando si attivava. Un suono simile ad un gorgoglio gli fece corrugare la fronte, poi udì la voce di Louis, deformata dallo strumento di comunicazione. "Buonanotte, amore mio" stava sussurrando, poi un rumore di coperte e la porta dell'altra camera che si apriva e chiudeva. Harry si affrettò ad infilarsi nel letto, per nascondere di aver origliato. "Sono tornato" annunciò con il solito sorriso Louis, indossava una vestaglia blu come i suoi occhi e sembrava rilassato esattamente come prima. "Vuoi restare a dormire?" chiese poi, avvicinandosi al letto e sfilandosi l'indumento con naturalezza. "Sei l'ultimo cliente e puoi restare se vuoi, ti farò uno sconto, dato che sei nuovo", il tono era più leggero del solito, quasi divertito. Harry si sollevò a sedere, incerto. Louis si infilò nel letto affianco a lui, gettando uno sguardo alla radiolina come per controllarla prima di distendersi completamente, voltandosi su un fianco per poter guardare il suo cliente. "Sei stato bene?" chiese, gli occhi azzurri intensi: "Pensi di restare?". Harry si mosse, a disagio ma si sforzò di rispondere: "Sono stato molto bene", il viso di Louis si aprì in un sorriso enorme a quelle parole. Era così bello, Harry desiderò vederlo sempre sorridere così, quindi aggiunse: "Penso che resterò, se non è un problema. Sono stanco". "Nessun problema, sei l'ultimo stasera quindi puoi dormire qui. Devi andare via presto, però. Di mattina non lavoro e devo portare mio figlio all'asilo" spiegò velocemente Louis, mentre l'altro si sforzava di non mostrare il suo stupore. "Tuo figlio?" si lasciò sfuggire, accennando con la mano alla radiolina. Louis non diede peso alla domanda, sdraiandosi sulla schiena e mettendosi comodo: "Si era svegliato, ma ora dorme. Quando lavoro, sta con la baby sitter. Non preoccuparti di nulla, Harry". Senza aggiungere altro, Louis raggiunse un piccolo interruttore sul letto e spense la luce. Improvvisamente esausto, Harry si sistemò comodamente al centro del letto, visto che Louis era su un lato e chiuse gli occhi. "Buonanotte, Louis" sussurrò già mezzo addormentato, l'altro si avvicinò per poggiargli la testa su una spalla e sussurrare con voce appena udibile: "Notte, amore".

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