CAPITOLO 34

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Nel pomeriggio, dopo una riunione interminabile, Harry rientrò in ufficio e trovò nuovamente Nick vicino alla scrivania di Louis, intento a parlargli. La cosa lo innervosì e si affrettò a raggiungerli. "Tra colleghi, andiamo spesso a cena insieme" stava dicendo Nick, il suo miglior sorriso stampato sulla faccia: "Ritengo sia un modo per socializzare e, sai, conoscersi meglio". "Non hai niente da fare, Nick?" chiese in tono gelido Harry, cercando di nascondere il suo fastidio perché sapeva bene come il suo ex adorasse metterlo in difficoltà. "Harry caro!" lo salutò allegramente Nick, mentre Louis si limitava ad abbassare lo sguardo. "Non vorrai mica impedire al tuo assistente di relazionarsi con i suoi colleghi?" Nick era decisamente all'attacco, riconobbe Harry. Capì che aveva intenzione di usare Louis per arrivare a lui, possibile avesse intuito qualcosa? Forse non era il caso di essere paranoici, così il manager cercò di rilassarsi, rispondendo con un sorriso falso: "Figurati, Nicky caro. Sono più che favorevole ad estendere a Louis l'invito per le cene aziendali. Anche lui fa parte del team, adesso". Il suo ex sembrò soddisfatto della risposta e salutò entrambi, prima di uscire per tornare nel suo ufficio.

Dopo l'uscita di Nick, Harry tornò alla sua postazione e lo stesso fece Louis. Lavorarono in silenzio per un pò, poi Louis chiese a bassa voce: "Hai qualcosa da dirmi, su Nick?". Harry alzò la testa di scatto, fissando l'altro negli occhi, ma senza rispondere. Il suo assistente aggiunse: "Percepisco della tensione tra di voi e non vorrei causare problemi", poi alzò le spalle con aria indifferente. Il manager si trovò a sorridere per l'atteggiamento sempre gentile ed attento di Louis, era una cosa che apprezzava di lui insieme ovviamente al suo corpo ed al modo in cui sapeva usare la bocca. Sospirò, allontanandosi con la sedia dalla scrivania: "Nick è il mio ex, quindi capita che ci stuzzichiamo. Non preoccuparti". Louis sembrò sorpreso, ma si limitò ad annuire e mormorare: "Ok, capisco", tornando poi al suo lavoro. Harry, invece, si alzò con aria predatoria, raggiungendo l'altro con poche falcate, fermandosi sul lato della scrivania e afferrando i braccioli della sedia su cui era seduto, facendolo girare verso di lui. Louis si limitò a sorridere, abbassando lo sguardo per notare l'evidente eccitazione dell'uomo di fronte a lui. "Tesoro" sussurrò dolcemente: "Ti eccita parlare del tuo ex?". Harry proruppe in una risata profonda, prendendo le mani di Louis per farlo alzare, spiegando poi: "Mi eccita pensare quanto lui sia interessato a te e non abbia la minima idea di quello che facciamo". Finito di parlare, abbassò le mani per slacciare i pantaloni del suo assistente, leccandosi le labbra: "Mi eccita che si impegni tanto per conquistarti, senza sapere che io posso farti tutto quello che voglio". Louis lasciò che Harry gli abbassasse i pantaloni e l'intimo insieme, fissandolo con uno sguardo tranquillo, prima di chiedere con voce suadente: "Dove mi metto?". Harry sembrò riflettere, deglutendo a vuoto, evidentemente sovraeccitato in quel momento.

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