28. Eva

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Qualcosa l'aveva distratto, e supponevo fossero i lividi strani che avevo sul corpo.
Cosa mi stava succedendo?
Cosa stavo facendo?
Mi piaceva un ragazzo che avrebbe fatto di tutto per me, che é gentile e non mi trattava male. Andiamo d'accordo e non litighiamo mai. Perché doveva pensare che fosse lui il problema?
-Eva, mi vuoi ascoltare?-
-Oh Sam scusami...- mi asciugai le mani su un tovagliolo, avevo deciso di invitare a casa Sam dato che non c'era nessuno in casa, tranne Percy, ma aveva del lavoro da sbrigare.
L'avevo vista poco prima fuori casa con Eros, si stavano salutando ed io gli avevo chiesto se voleva rimanere con me -Sei molto assente- si avvicinò a me per vedere cosa stavo preparando per la cena -Sí, ho molti pensieri per la testa perdonami- sospirai e lei acconsentí -Come va con Eros?- chiesi per parlare di altro, non avevo voglia per nulla di parlare dei miei problemi -Oh benissimo, mi piace troppo é cosí tenero, pensa che l'altro giorno mi ha regalato un mazzo di rose con una lettera scritta da lui- disse con occhi sognanti -Che carino, non per questo si chiama Eros, Dio dell'amore- gli feci l'occhiolino e lei scoppiò a ridere -Ed é bravo anche a letto pensa te- sghignazzò ed io scoppiai a ridere -Beh mi fa piacere per te, non lo volevo sapere, ma va bene cosí- mi girai per mescolare il sugo -Invece a te come va con...Percy?- tombola, proprio della persona a cui stavo cercando di non pensare doveva parlare?
Misi il mestolo vicino ai fornelli e mi girai verso di lei -Beh molto bene, ma vorrei non parlarne- gli sorrisi come se nulla mi preoccupasse e lei acconsentí senza chiedermi nulla -Che cos'è questo buon odore?- sgranai gli occhi quando vidi entrare in cucina Hermes, non doveva essere qui lui, che ci faceva qui lui -Oh ciao Hermes- lo salutò Sam e lui gli sorrise, dio quel sorriso, si girò verso di me con fare sorpreso -Stai cucinando te?- mi chiese -Sí, qualche problema?- incrociai le braccia -Io mi ricordo che eri davvero pessima, attenta potresti essere avvelenata- si girò verso Sam, sbuffai -Vi conoscete da tanto voi..?- chiese ad un tratto -No-
-Sí- rispose Hermes, lo guardai e sbuffai, mi girai verso la pentola per preparare la pasta, ad un tratto a Sam squillò il telefono -Scusate devo rispondere é Eros- ci sorrise e si allontanò un po' dalla cucina -Che ci fai tu qui- dissi improvvisamente seria mettendo l'acqua nella pentola -É andato Percy al posto mio, pensavo ci fossimo solo io e te- mi girai di scatto verso di lui e mi maledii per averlo fatto, ingoiai a fatica la saliva e mi ripresi -Perché pensavi questo? Cioé era ovvio che rimanevano solo io e te- farfugliai e si appoggiò alla penisola dietro di lui, si girò verso il salone e poi di nuovo verso di me -Che vuoi?- socchiusi gli occhi per capire qual'era il suo scopo -Nulla, non posso stare qui?- incrociò le braccia a modo di sfida -...sí puoi stare qui- lui mi fece un sorriso per nulla amichevole ed io aggirai la penisola per sedermi davanti a lui -Senti Eva..per ieri- si girò verso di me ed io alzai lo sguardo verso di lui -Non volevo trattarti male-
-Non ne sarei cosí sicura- lui sbuffò -Le tue intenzioni non si capiscono mai- feci gli occhi al cielo -Mi fa schifo vederti in quello stato, mi dici chi cazzo te li fa quei segni? Per caso é Percy che scopa in modo rude? Perché se é cosí me lo puoi dire- lo guardai scioccata e controllai che Sam non l'avesse sentito -Ma sei fuori di testa? Ti pare che dico certe cose, e poi proprio a te- mi legai i capelli in un tuppo -Okay allora dimmi che non é vero-
-Perché dovrei-
-Perché non ci sono altre risposte- si avvicinò a me -Potresti avermeli fatti anche tu senza accorgertene- tossicchiai e guardai il tavolo per scappare dal suo sguardo -Ma che dici non ti farei mai del male, apparte che quei lividi c'erano già- si agitò e lo notai perché gli iniziò a tremare la mano destra -Senti io e Percy non abbiamo mai fatto nulla- si bloccò all'improvviso e poi si girò verso di me -Con lui non c'è stato nulla?- chiese sorpreso -Eccomi qui ragazzi- disse euforica Sam entrando in cucina, ci guardò e poi il suo sorriso si affievolí -Ho interrotto qualcosa?- fece passare lo sguardo da me a lui -Oh no no tranquilla Sam- mi allontanai dal tavolo e misi la pasta nella pentola quando vidi che l'acqua stava bollendo -Mangi con noi..Hermes?- chiesi e lui acconsentí sedendosi a capotavola.
***
L'acqua fredda tra le mani mi bloccava la mente, ero tipo un robot che non pensava. Misi tutto in ordine e in quel momento stavo lavando i piatti mentre Sam li asciugava -Ho notato un certo sguardo tra Hermes e te prima a tavola- mi ripresi e guardai dritto verso di me spaventata -Ah davvero?- farfugliai cercando di non farmi vedere rossa in viso -Beh sí era uno sguardo strano, tipo "ti spacco la faccia", ma allo stesso tempo diceva "fra poco ti salto addosso"- disse con tutta la calma del mondo, sbattei le ciglia due o tre volte e la guardai -Eh?-
-Siii, forse qualcuno prova qualcosa per te- mi sussurrò, mi guardai attorno sperando non ci fosse Hermes nei paraggi e sospirai -Oddio no Sam, avrai sicuramente capito male, lo sai com'è Hermes..non é proprio il tipo di uomo che potrebbe avere una relazione stabile o comunque avere una relazione, é troppo arrogante e fastidioso- agitai la testa -Beh dato che conosco i suoi amici hai tutte le ragioni del mondo, non ci stanno apposto quelli- fece una smorfia di disapprovazione -Tu li conosci?-
-Sí, ma per sentito dire, non ci ho mai parlato o cose del genere- mi asciugai le mani una volta finito e mi girai verso di lei -Ci sediamo sul divano? Magari ci guardiamo un film- lei acconsentí, raggiungemmo il divano dove Hermes si stava guardando la televisione, sbuffai e guardai Sam che si sedette vicino a lui -Mi dai il telecomando? Vorrei vedere un film- chiesi gentilmente e lui mi guardò serio -E cosa ci guadagno io- sgranai gli occhi e guardai Sam -Nulla, dammelo e basta- glielo rubai e lui sbuffò innervosito, mi sedetti per terra, non volevo di certo stare vicino a lui, e provai a cercare un film che mi ispirasse.

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