-Nulla, proprio nulla Eva- era bellissima, veramente troppo per ogni persona che la guardava -Mi guardi come se volessi dirmi qualcosa-
-Usciamo di qui? Non ti sento bene- dissi in un momento di panico, sí alcune volte mi sentivo in ansia anch'io, perché non sapevo cosa dire o come comportarmi con lei.
Uscimmo fuori dalla casa e mi sedetti sul muretto lí davanti -Allora?- mi guardò diffidente -Non devo dirti nulla se é questo quello che ti stai chiedendo-
-Quindi fammi capire, tu ti comporti come se non te ne fregasse nulla di me, poi mi parli un giorno a caso, mi tratti bene, mi baci, fai il geloso e poi ricominci tutto dall'inizio- si bloccò a guardarmi mentre io scioccato la guardavo -Allora? Ho ragione o no?- cazzo se era bella -Hermes?- mi sventolò una mano sulla faccia -Non capisco di cosa tu stia parlando- scesi dal muretto e la raggiunsi in pochissimo tempo -Fai finta di nulla tu, ma non dovresti- alzai un angolo delle labbra -Ti sei vestita cosí bene per me?- assottigliò gli occhi e sospirò -Perché cambi discorso-
-Non hai risposto, quindi é un sí-
-É un no- si allontanò da me -Stiamo a distanza di sicurezza finché non sistemiamo questa situazione tra di noi- non potevo stargli per piú di una settimana lontano -Però le lezioni di ballo possiamo farle, ne ho bisogno entro questa domenica- si toccò il braccio a disagio -E..vedendo che siamo a martedí e tu fai ancora schifo, ti servo piú del necessario- gli feci l'occhiolino e lei mi fulminò con lo sguardo -Ah! Non ti sopporto, io entro- alzò le mani in aria e si mosse per andare via -Non da sola carotina, ti porto io da Eros- la seguii mentre lei si lamentava, ma non l'ascoltavo già da molto tempo.
Una volta trovato il gruppo di Eros la lasciai lí, anche se é stato veramente molto difficile lasciarla con quei ragazzi che se la mangiavano con gli occhi.
-Herm, eccoti qui- mi bloccò dalle spalle Viola -Ti ho cercato dovunque, dov'eri finito-
-Dove non ti riguarda-
-D'accordo eri con Eva ho capito- si sistemò i capelli -Mi conosci- scrollai le spalle e me ne andai verso la piscina -Lo sai che stai sbagliando si?- acconsentii e mi accesi una sigaretta -E devo esserlo io a ricordartelo?- buttai fuori il fumo -Viola fatti i cazzi tuoi- dissi brusco -Ah sí, poi voglio vedere come farai se..- le tappai la bocca e mi fulminò con lo sguardo -Lo so e ti ringrazio che ti preoccupi, ma non riesco a stargli lontano- sbuffai frustato -Divertiti con qualcun'altra-
-Tipo?-
-Me?- inarcai un sopracciglio sorpreso -Se serve per distrarti-
-Non ti userò Viola, non sei il mio tipo poi- ridacchiai e lei con me -Claire?-
-Il suo cagnolino é geloso-
-E intanto ci prova con tutte lui-
-Io sono educato- scoppiò a ridere -Che c'è?- domandai confuso -Sei uno spasso Herm- arricciai il labbro superiore per questo orribile nomignolo -Ei ragazzi!- ci salutò la coppia del nostro gruppo -Come va? Ho sentito che stanno facendo un gioco per vincere qualcosa- disse Annabeth curiosa -Vincere cosa?- chiesi -Ma no, non vincere amore- sbuffò Kristian -Chi vince si porterà a letto una ragazza-
-Chi?- chiese curiosa Viola ed io mi bloccai, stavo cominciando a sudare freddo -Sinceramente non saprei, ho sentito solo che ha i capelli rossi- Viola guardò d'istinto me ed io serrai i pugni -Può essere chiunque giusto?- disse Viola cercando di farmi calmare -Non ci sono molte ragazze rosse in realtà- ci pensò Annabeth -In realtà neanche una a questa festa- si guardò intorno Kristian -Oh! Una sí- esclamò la ragazza indicando, come speravo non succedesse, Eva.
Era uscita fuori e parlava con quel ragazzo di prima. Vederlo vicino a lei mi dava molto fastidio -Sí é lei, ora ricordo, parlavano di lei- mi guardò e si preoccupò quando mi vide ansante, stavo per scoppiare -Chi ha iniziato questo gioco del cazzo?- Viola mi strinse un braccio per calmarmi, ma io non riuscivo a togliere gli occhi da dosso ad Eva -Probabilmente Vincent-
-Bene- tolsi bruscamente la mano di Viola dal mio braccio e me ne andai.
La faccia di un altro amichetto se ne stava per andare.
Passai di fronte a lei che mi guardò confusa -Fermati- mi richiamò Viola, guardai Eva che si era persa a fissare me e la ragazza che mi stava parlando -La terra chiama Hermes- la guardai -Non mi interessa, perché mai deve fare tale giochi?- presi a camminare e lei di fianco a me -Ti ricordo che ci giocavi anche tu a questi giochetti- la fulminai con lo sguardo -Non ho mai vinto e poi non l'avrei fatto davvero, a meno che non ci stava anche la ragazza- sbuffò -Siete degli stronzi-
-E dimmi, come mai ora non mi ha invitato?- incrociai le braccia guardandomi intorno per captare la figura di Vincent -Sai perché? Sapeva che gli avrei spaccato la faccia sapendo che era lei la ragazza che vogliono- si mise davanti a me quando lo vidi -Hermes non voglio che tu faccia cazzate di cui ti pentiresti- mi accarezzò un braccio -Io? Si pentirà lui di avermi fatto perdere la pazienza- la sorpassai -Fa attenzione- mi gridò.
Arrivai dal gruppo che si accerchiava attorno ad un tavolo, guardai il gioco, si trattava di quel gioco della pallina che doveva saltare dentro i bicchieri, chi faceva piú punti -Mi scopo la rossa!- urlò Vincent e tutti applaudirono, ero inorridito per tutti loro -Fate schifo- borbottai, ma a quanto pare mi sentirono anche con la musica assordante.
Si girarono tutti verso di me e mi lasciarono la visuale su Vincent, che mi guardava sia pietrificato, sia con uno strano scintillio negli occhi -Chi ti scopi?- chiesi facendomi lentamente strada verso di lui tra la gente -La tua cara amichetta-
-L'hai deciso tu?-
-Ho vinto il gioco- scrollò le spalle -Ah davvero?- lui acconsentí ignaro del fatto che lo stavo prendendo in giro -E sai quanto cazzo me ne frega che hai vinto ad uno stupido gioco?- gli arrivai vicino e ci guardammo in cagnesco -Poi ti racconterò com'è andata- mi fece l'occhiolino -Non lo farai- inclinò la testa di lato -Goderà come non ha mai goduto- strinsi i pugni -Non accetterà mai lei- sogghignò -Me la prendo comunque, non c'è bisogno che accetta- ridacchiò, sospirai e gli sorrisi -Ahh okay- mi guardai attorno e poi dopo essermi accertato di non aver due cieli puntati addosso, gli tirai un pugno.
STAI LEGGENDO
Written in the stars
RomansEva una ragazza adottata con un forte problema di scarsa memoria, si ritroverà a dover combattere con i problemi del suo passato a casa di amici di famiglia. Ma due ragazzi metteranno a dura prova la sua memoria, riuscirà Eva a mettere insieme il pu...