22. Eva

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Ormai mi ero allontanata già da troppi minuti e probabilmente si stavano chiedendo dove fosse finita Eva.
Quando mi alzai da terra mi pulii le mani sporche di sabbia e alzai lo sguardo, presi uno spavento quando mi vidi davanti Hermes -Eva..- sussurrò, la voce non sembrava la sua -Ascoltami..- guardai la bottiglia di birra che aveva in mano e capii subito che non era in sé -Ti giuro che non ho fatto nulla a Percy, cioé sí, ma no- disse molto confuso, feci per andarmene, ma mi bloccò da un braccio e dovetti guardarlo per fargli capire che non volevo essere toccata da lui -Ti prego Eva, io non ho fatto nulla a Percy-
-Sei ubriaco Hermes, lasciami stare- mi ripresi il braccio e provai ad andarmene, ad intervenire poco dopo fu proprio Percy che mi allontanò da lui -Percy digli la cazzo di verità- urlò ad un tratto, mi girai verso Percy confusa -Non ho nessuna colpa, é colpa di Percy- mi girai verso Hermes e mi allontanai un po' da Percy, non sapevo piú a chi credere.
-Non lo ascoltare Eva, é ubriaco e non sa quello che dice- mi disse preoccupato -Stai zitto tu- lo minacciò Hermes, sgranai gli occhi e me ne scappai via, presi Eros da una parte e lui salutò gli altri -Che c'è Eva- mi guardò preoccupato -Mi puoi portare a casa?- gli chiesi gentilmente e lui acconsentí, forse perché aveva capito il mio turbamento.
***
Arrivati in casa ci mettemmo seduti sul divano -Come mai sei voluta scappare?-
-Penso che Percy sia molto geloso di Hermes, e non ne capisco il motivo- gli confessai -Sai com'è, siete andati ad un matrimonio insieme e hai fatto finta che Hermes fosse il tuo ragazzo, poi avete fatto una cena insieme e sarei stato anch'io geloso della mia ragazza- scrollò le spalle e io lo guardai strana -Tu come fai a sapere tutte queste cose?-
-Beh..Hermes si fida di me- mi sorrise -Per Hermes sono il suo migliore amico, proprio come un fratello, dopo il tuo- disse infine, corrugai la fronte -Il mio?-
-Tuo fratello, sono amici-
-Mi ha detto che non sono piú amici, per delle ragioni- si ammutolì di colpo e poi dopo dei minuti riprese a parlare -Beh sí lo so, ma anche lui per Hermes era davvero importante- tossicchiò e cambiò discorso -Hai mai provato a chiedere a Percy come mai é geloso di Hermes?- mi guardò dritto negli occhi e feci di no con il capo -Eros devi capire, anzi dovete capire anche che io non sono neanche la sua ragazza, non ne capisco il motivo- sbuffai -Sono scappata perché Hermes mi ha incominciato a dire che Percy mi ha detto una bugia, e che la colpa era tutta sua e non di lui- scoppiai a piangere e non seppi il perché, lui si avvicinò a me e mi abbracciò -Io..pensavo che voi due stavate insieme- feci di no con il capo -Stai tranquilla Eva, magari quando poi Hermes ha passato la sbornia, gli vai a chiedere quello che é successo secondo lui e magari chiedi spiegazioni anche a Percy, cosí sai la versione da entrambe le parti- mi disse subito ed io ci ragionai sú -Sí dovrei...Eros posso farti una domanda?- lui mi guardò e fece sí con il capo -Cos'hanno passato Percy ed Hermes?- mi asciugai le lacrime con il pollice -Intendi dire con la famiglia?-
-Sí- lui sospirò e cominciò a parlare -Hermes é stato abbandonato, per quanto riguarda Percy ne so poco, però so che la madre é morta e che con il padre non sono proprio in buoni rapporti- si toccò i capelli -Ah..- abbassai lo sguardo e capii perché Percy non voleva parlare del padre e perché Hermes non volesse parlare della famiglia, quasi mi veniva da piangere. Di nuovo.
***
La serata si concluse con me nel letto a non dormire e pensare a Percy, chissà cosa avrà pensato quando mi sono allontanata da lui.
Ad un tratto sentii bussare alla porta, quindi mi alzai e andai ad aprire trovandomi davanti Percy -Hey- disse ed io lo evitai andando verso il letto -Vorrei parlarti..- si chiuse la porta alle spalle -Dimmi- gli risposi seria e lui mi guardò un po' in imbarazzo -Hermes ha ragione- disse prendendo un lungo respiro -Ho iniziato io- alzò una mano prima di farmi aprire bocca e continuò a parlare -Mi prendo la responsabilità, si perché vi ho visto insieme di nuovo, ti guarda come se ti volesse, e non mi va giú il fatto che siate andati ad un matrimonio insieme e che lui abbia fatto il tuo ragazzo, vi siete baciati?- domandò e poi continuò senza farmi rispondere -L'ho picchiato io per prima perché sono troppo geloso di lui- abbassò lo sguardo e si toccò nervosamente i capelli -Non l'ho baciato- risposi infine -Ti ringrazio-
-Non l'avrei fatto Percy, ma non stiamo insieme, non devi comportarti come se io fossi tua, perché io non sono proprietà di nessuno, e poi non mi piace Hermes..- feci una faccia schifata e ruotai gli occhi -Scusa, io..non so che mi prende-
-Perché sei geloso di lui?- mi misi alla fine del letto -Perché ti sta vicino- abbassò lo sguardo -Cosa vuoi da me Percy?-
-Nulla-
-E allora perché sei geloso?-
-Perché ho paura ti possa portare via da me- non mi aspettavo una risposta del genere, ma non mi piaceva neanche litigare con lui, perché per quanto io lo mettessi in chiaro che non volevo avere qualcosa in piú, la mia testa diceva altro, e il mio istinto cercava sempre le sue labbra.
Con il silenzio che si era creato si mise vicino a me e mi accarezzò una mano, quando la ritrassi dalla sua perché troppo confusa, la rimisi sulla sua e lo guardai, notai che la sua attenzione si era catapultata alle mie labbra e che si stava avvicinando a me, chiusi gli occhi per immergermi in quel bacio, ma quando lo feci la magia venne rotta dal rumore della porta che si apriva. Chi poteva essere se non Hermes che fa sempre cosí?
Io e Percy ci guardammo ed io rimasi paralizzata -Ehm..scusate- disse Hermes ritornando ai suoi passi, mi stavo per alzare quando Percy mi fermò -Lascialo stare, stai con me ora- mi guardò serio -D'accordo-
***
Mi sono svegliata con un mal di testa enorme, non mi ricordo nulla e non mi capitava da un po', avrei dovuto farmi spiegare da qualcuno cos'era successo ieri, sempre se é successo qualcosa.
Scesi le scale e in cucina ci trovai come sempre Percy intento a cucinare -Hey, tu sai cos'è successo ieri?- chiesi facendo colazione, mi analizzò un attimo per capire se stessi dicendo per finta e poi sospirò -Abbiamo diciamo litigato ad un falò, io, te ed Hermes- disse quel nome sbuffando -Cioé?- chiesi curiosa -Eva non mi va' di parlarne di nuovo- disse in fretta perché in quel momento entrò Eros seguito da Apollo -Buongiorno- sbadigliò Apollo che si mise seduto vicino a me -Buongiorno piccoletto- gli sorrisi come una sorella maggiore e poi guardai Eros -Come va?- mi sussurrò facendo segno a Percy, all'inizio non capii, ma poi capii che ieri probabilmente mi ero confidata con Eros -Ehm tutto bene- dissi solamente e chiusi il discorso cosí.

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