1 • Port Morris •

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Porto le ginocchia verso il petto per poi circondarle con le braccia, sospiro guardando il muro bianco davanti a me. Dopo tutti questi giorni svegliarmi in una camera che non è mia mi fa ancora strano, mi alzo dal letto per raccogliere i vari libri sparsi sul pavimento, li metto tutti sul comodino, faccio per tornare a letto ma il mio stomaco brontola e la sveglia sul comodino mi ricorda che devo prendere la pasticca, ho finito i pod e non ho la possibilità di comprarne altri.

《Finalmente ti sei decisa a lasciare la tua camera ? È passata una settimana da quando sei qui.》alzo lo sguardo ritrovandolo poggiato al muro davanti la mia porta con le braccia conserte, faccio roteare gli occhi per poi dirigermi verso le scale, mi scanso velocemente quando un gruppo di bambini corre verso la mia direzione, avranno sì e no sette anni, inclino la testa su un lato quando vedo due bambini tenersi per mano, arriccio il naso per poi deglutire, mi ricordano me e Apollo quando eravamo piccoli. Continuo a scendere le scale senza dar peso ai passi del castano dietro di me.

È passata una settimana da quando sono arrivata qui ma non ho mai messo piede fuori dalla mia camera, non ho parlato con nessuno, nemmeno con Josh, il primo giorno ho saltato il pranzo, non avevo intenzione di scendere e preferivo restarmene a digiuno piuttosto che stare in compagnia di persone come Josh ma poi ho sentito bussare alla mia porta, ero rimasta indifferente sdraiata sul letto fin quando Mattew ha aperto la porta presentandosi con un vassoio con sopra il cibo.

Ha provato a parlarmi ma dalle mie labbra non è uscito neanche un suono, ci ha provato anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora, pensavo si fosse arreso e invece eccolo qui che mi segue come una guardia del corpo.


Entro in cucina per cercare qualcosa da mangiare, apro i vari sportelli trovandolo tutti pieni di cibo, biscotti, patatine, dolci, merendine e tante altre schifezze, non vedo tutto questo cibo da quando ho sette anni. Afferro un pacchetto di fette biscottate e poi apro il frigorifero, prendo una bottiglietta di tè per poi mettermi seduta al tavolino, Mattew mi osserva poggiato allo stipite della porta《Piantala.》dico per poi addentare una fetta biscottata, sorride arrogante《Che c'è ci siamo scordati le buone maniere ? Si chiede per favore, Artemide.》lo fulmino con lo sguardo per poi riprendere a mangiare.

Se crede che io l'abbia perdonato per ciò che ha fatto solamente perché mi ha portato I pasti davanti la porta della mia camera durante questa settimana si sbaglia di grosso, ho rischiato di perdere un altro fratello per colpa sua.

Osservo la mia colazione e automaticamente i miei pensieri vanno a finire ai miei fratelli, mi chiedo cosa stiano facendo ora e se hanno capito il mio messaggio lasciato sul telefono.

Non posso fare a meno di pensare anche ad Ares, ci eravamo lasciati con la promessa di risentirci ma ora non è più possibile, non ho il telefono con me e nessuno mi lascerebbe usare il proprio.


Per poco non mi strozzo quando vedo la figura di Josh entrare in cucina, fa un cenno del capo al castano per poi accorgersi di me, sorridere ironico《Ma guarda chi c'è qui. Spero che ti sia ambientata, anche perché resterai qui per molto.》dice l'ultima frase con tono di sfida, sorrido amara《Sei troppo sicuro di te, Josh.》dico alzandomi, il suo sorriso scompare lasciando posto ad uno sguardo che sarebbe capace di ucciderti, afferro la bottiglietta di te e poi vado verso le scale pronta a tornare in camera mia.

《Eih, dove vai ?》mi fermo sul primo scalino《In camera.》rispondo dandogli le spalle, sento una mano circondarmi il polso《Andiamo sei qui da una settimana e a malapena sai dove si trova la cucina. Ti porto a fare un giro.》sospiro sapendo che non ho di meglio da fare, strattono il polso togliendolo dalla sua presa, infilo le mano nelle tasche dei pantaloni della tuta, con un cenno del capo gli faccio segno di andare avanti.

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