8 • Promesse infrante •

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Sento le tempie pulsare violentemente, chiudo gli occhi per qualche istante nella speranza che il dolore alla testa si allievi ma non accade.

Riapro gli occhi passandomi le mani sul viso, mi alzo andando in bagno, accendo la luce osservando il mio riflesso nello specchio, sotto gli occhi ci sono due occhiaie molto evidenti, non ho chiudo occhi per tutta la notte, gli incubi non facevano altro che tormentarmi. Sbuffo aprendo il rubinetto del lavandino per poi sciacquarmi la faccia con l’acqua gelida. Infilo un paio di jeans e una maglietta larga a maniche corte, raccolgo i capelli in una treccia, metto del correttore sotto le occhiaie per poi prendere lo zaino e scendere per fare colazione.

Mi siedo fra i due ragazzi facendo un segno con il capo per salutarli, ricambiano per poi rivolgersi un’occhiata, li ignoro e inizio a mangiare. Poso il coltello su tovagliolo e porto la fetta biscottata verso le labbra, mi guardo attorno, sono tutti intenti a mangiare e chiacchierare spensierati, inclino la testa su un lato, sembra come se tutto questo fosse normale per loro. Come se avere incarichi in cui devi uccidere qualcuno fanno parte della quotidianità, della normalità.

Continuo a far scorrere lo sguardo fin quando non noto un gruppetto di ragazzi che vengono nella mia stessa università parlottare fra di loro e guardarmi, corrugo la fronte non capendo, mi guardo a destra e a sinistra per poi tornare con lo sguardo su di loro, uno di loro dà una pacca sulla spalla dell’amico per poi sorridere e andarsene. Finisco di fare colazione ed esco dalla stanza, mi porto una mano sulle tempie mentre aspetto i due davanti la macchina di Mattew, sussulto quando una mano si posa sulla mia schiena《Stai bene ?》mi allontano facendo finta di essere spaventata cosicché la sua mano non tocchi più la mia schiena《Sì, sto bene. Perché ?》domando osservando I suoi occhi azzurri, dischiude le labbra ma poi sospira scuotendo la testa ed entra in macchina, sospiro anch’io per poi copiarlo.

Chiudo lo sportello dell’auto mettendomi lo zaino in spalla, il vociferare delle persone non fa altro che aumentare il mio mal di testa. Mi dirigo a passo veloce verso la mia prima lezione《Stasera hai una gara.》dice Bryan affiancandomi, annuisco《Grazie.》continuo a sentirmi osservata, mi fermo in mezzo ai corridoi e i due ragazzi mi copiano《È tutto ok ?》chiede il rosso, resto in silenzio osservando alcuni ragazzi parlottare tra di loro e guardare le ragazze, per poi annuire e sorridere, vedo un ragazzo puntare fisso verso gli armadietti, seguo la traiettoria del suo sguardo vedendo che sta fissando Ginny e il suo amico, affianco, sta osservando Megan. Vedo le due rosse stringere il braccio al proprio fidanzato mentre i due le guardano con sguardi maliziosi.

Irrigidisco la mascella dirigendomi verso i due stronzi, sento i passi del castano e del rosso dietro di me, mi richiamano ma li ignoro. Mi fermo davanti ai due, incrocio le braccia sotto il seno, spostano lo sguardo su di me osservandomi confusi《Avete in tensione di restare a fissare ancora per molto ?》domando spostando lo sguardo da uno all’altro 《Hai qualche problema ?》domanda quello con i capelli rasati《Io no, voi ?》entrambi sorridono ironici《Sei venuta in cerca di guai stronzetta ?》domanda quello con i capelli mori avvicinando il suo viso al mio.

《Ti creerebbe qualche problema ?》domando avvicinandomi a lui, le nostre fronti si sfiorano, sento la voce di Bryan richiamarmi ma lo ignoro, sento dei passi avvicinarsi a noi e non c’è bisogno di girarsi per riconoscerli, sono i miei fratelli, Dean, Jack e Ares《A me no, a te ?》domanda puntando i suoi occhi nei miei, sento una sua mano posarsi sulla mia spalla per poi risalire lungo il collo, con un dito mi accarezza una guancia, fa per portarmi dietro l’orecchio una ciocca di capelli che sfugge dalla treccia ma di scatto gli blocco il polso con tutta la forza che ho《Cambia aria.》dico continuando a stringere il polso, fa una smorfia di dolore per poi guardarmi male quando lo lascio, mi sistemo la spallina dello zaino sulla spalla ignorando il dolore alla schiena, osservo i due per poi girarmi a guardare Megan e Ginny, i loro occhi sono preoccupati ma mi rivolgono un sorriso di ringraziamento, vorrei ricambiare il gesto ma non posso, non dovrei neanche avvicinarmi a loro, sospiro spostando lo sguardo sugli altri, Ares ha la mandibola serrata e le mani strette a pugno, so che vorrebbe prendere a pugni quel ragazzo.

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