29 • Inchiostro e spettacoli •

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Mi avevano detto di stargli lontana, ma io non li ho voluti ascoltare.
Ora mi ritrovo qui in camera mia, mentre spreco inchiostro per lui.

Sto scrivendo una lettera ad Apollo per tenerlo aggiornato, dopo essermi svegliata dall’ennesimo incubo, ma sul foglio ci sono più lacrime che inchiostro.

Riposo tutto nel cassetto quando sento la voce di Nik richiamarmi dal piano di sotto, la prossima settimana ci sarà il processo con il quale Sam finirà dietro le sbarre, devo essere forte per Sophì, non voglio che si preoccupi per me. Asciugo velocemente le guance con la manica della maglia per poi sistemare la gonna, scendo al piano di sotto raggiungendo I miei fratelli e poi ci dirigiamo tutti in macchina per andare in università.

Una volta arrivati mi prendo del tempo per guardarmi attorno, il cortile è ricoperto dalle foglie secche mentre gli alberi hanno foglie di diversi colori, dischiudo le labbra per poi buttare un po’ d’aria fuori e noto che, con il freddo della mattina, si crea del fumo, abbasso lo sguardo quando sento qualcuno intrecciare le sue dita con le mie e noto che si tratta di Mik, mi sorride dolcemente per poi invitarmi a camminare.

Sa che questo mese è un mese difficile per me.

Raggiungiamo gli altri che sono intenti a parlare di qualcosa a noi sconosciuto, tra noi ovviamente lui non c’è, poso un braccio sul mio torace per coprirmi e poi sfoggio un sorriso《Di che si parla ?》domando osservando il foglio che le ragazze hanno in mano, Cassie fa spallucce《Una festa.》risponde per poi passarmi il foglio, leggo attentamente.

Domani sera ci sarà una festa in un edificio qui vicino, quel posto è abbandonato da tempo e tutto ciò è dannatamente illegale.

《Andiamo.》dico passando il foglio ai miei fratelli《È illegale.》mi fa notare Ginny, faccio spallucce《È la cosa meno illegale che io abbia mai fatto Ginny, fidati.》dico ed effettivamente è proprio così, le gare clandestine, le risse, puntare la pistola contro qualcuno, mettere delle telecamera all’interno di una proprietà privata. Non mia.

《Io ci sto.》alzo lo sguardo su Sophì che sorride eccitata, noto con la coda dell’occhio Dean osservarla, faccio passare lo sguardo sulle altre《Sono dentro.》dice Megan circondando le spalle della mora al suo fianco《Va bene.》continua Cassie appoggiata da Allison, poso lo sguardo su Ginny, si morde un labbro《Quindi ? Come ci vestiamo ?》sorridiamo alla rossa《Immagino che dovremmo venire anche noi.》dice in un sospiro Nik osservando me e poi la sua ragazza, sorrido facendo spallucce per poi dargli le spalle e incamminarmi a braccetto con Ginny e Allison verso l’entrata《Sophì Nelson è tornata signori !》esclama Megan facendoci scoppiare a ridere mentre scompiglia i capelli all’amica.

Avrei tanto potuto conoscere Sophì prima. A quanto pare sotto quei due occhi scuri dolci si nasconde una vera ribelle e mi piace.

Giro per i corridoi con i miei fratelli proprio come all’inizio, Christopher ha un braccio intorno alle mie spalle, Nik è alla mia destra e Mik dopo di lui.

Li sento gli sguardi delle persone addosso, a quanto pare la notizia della rottura fra me e Ares si sta diffondendo in fretta soprattutto perché lui bacia la sua nuova ragazza per i corridoi, proprio come sta facendo in questo momento. Mi fermo al mio armadietto per poter prendere il materiale per la mia ultima lezione, Chris mi lascia un bacio sui capelli per poi andarsene insieme ai miei fratelli e non posso fare a meno di notare lo sguardo omicida che ha rivolto ad Ares.

Frugo nell’armadietto prendendo il libro di diritto e il quadernino su cui prendo gli appunti di questa materia, lo sfoglio controllando a che punto sono arrivata ma sobbalzo quando l’anta in metallo si chiude da sola, mi giro di scatto incontrando due occhi azzurri《Che c’è messa paura Mikros ?》domanda sorridendo sotto i baffi, lo guardo male per poi aprire di nuovo l’anta e posarsi le cose che non mi servono più《Senti》inizia poggiando una spalla contro la fila di armadietti, gli dedico tutta la mia attenzione, si gratta la base del collo come se fosse in imbarazzo《Hai mai pattinato sul ghiaccio ?》domanda osservandomi, scuoto la testa confusa dalla sua domanda mentre il suo volto si illumina, si mette dritto e poggia le sue mani sulle mie spalle《Bene. Allora ti vengo a prendere stasera alle sette.》dice entusiasta, mi mordo l’interno guancia.

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