Fearless

27 • Never let me go •

Osservo le lancetta dell’orologio muoversi lentamente, in tutta la cucina risuona il ticchettio che provocano e i sospiri di Pegaso, rigiro la forchetta nel piatto giocando con la fettina che ho tagliato da più di un’ora e che ancora non ho mangiato così come le patate al suo fianco.

Sono le tre del pomeriggio, ho insistito a finché Mik e Nik tornassero nelle loro camere mentre Chris è andato da Jhonatan a riprendere le sue cose.

Sbuffo sonoramente per poi alzarmi e prendere il piatto tra le mani, mi avvicino alla ciotola di Pegaso rovesciando il cibo per poi abbandonare il piatto nel lavandino.

Salgo in camera mia, richiudo la porta e poi mi siedo per terra e lentamente mi sdraio venendo a contatto con il pavimento freddo, osservo il soffitto restando in silenzio, proprio come ho fatto quando mi trovavo a fare lo stage con Ares. Sospiro pensando al mio gemello e in questo momento vorrei fosse qui, accanto a me, a tenermi la mano e a guardare il soffitto insieme a me senza proferire parola.

Dovrei andarlo a trovare. È da tanto che non lo vedo. Dovrei andare a trovare anche Ryle, non sono riuscita a rimanere in chiesa durante il suo funerale. So che ora si trovano insieme, immagino anche che mi stiano guardano e che Ryle si stia pentendo delle sue ultime parole《Sei la persona più forte che abbia mai conosciuto.》, sento gli occhi pizzicare《Mi dispiace.》sussurro prendendo un bel respiro per evitare di perdere il controllo《Forse, in fondo, non sono così forte come credevi.》stringo una mano a pugno continuando a guardare il soffitto.

Dopo quasi un’ora mi alzo e mi siedo sul letto con il quaderno e il libro di psicologia, riscrivo gli appunti che Ginny mi ha passato molto gentilmente e sottolineo i concetti più importanti o le parole chiavi di mille colori diversi, sento la porta aprirsi ma non gli do peso e continuo a sottolineare pensando sia uno dei miei fratelli ma quando non sento la loro voce alzo lo sguardo verso l’entrata, corrugo la fronte osservando la bionda sullo stipite della porta《Ciao.》dice donandomi un sorriso dolce《Ciao ? La camera di Nik è la prima a destra.》le dico per poi abbassare nuovamente lo sguardo sul quaderno《Lo so. Non sono qui per lui ma per te.》corrugo la fronte.

Per me ?

Richiude la porta avvicinandosi al letto《Penso che ogni tanto ci sia il bisogno di parlare tra donne.》dice sedendosi e osservando ciò che sto facendo, non rispondo ma smetto di scrivere e sottolineare.

《Come stai ?》domanda dolcemente, faccio spallucce, ho continui attacchi d’ansia per via di quello che dovrebbe essere mio padre, per ciò che mi ha fatto e per aver ucciso Ryle davanti ai miei occhi, per avermi portato via un’altra persona a cui tenevo, Ares mi ha lasciata e l’unica cosa bella è che mio fratello è tornato a casa《Artemide.》mi richiama e io sento gli occhi riempirsi di lacrime《Va bene, va bene devo solo metabolizzare no ?》domando accennando un sorriso, posa una mano sulla mia《È il tuo primo ragazzo, è normale.》spiega《È che mi sento così stupida a comportarmi così.》le confesso, lo stomaco chiuso, la perdita di sonno, gli occhi costantemente lucidi, mi sembra di essere esagerata《È normale sentirsi così, quando fui lasciata per la prima volta piansi per una settimana intera.》confessa alzando l’angolo delle labbra.

Non sapevo fosse stata fidanzata ma l’avrei dovuto immaginare, Cassie è una ragazza stupenda.

Vedo dai suoi occhi che c’è qualcosa che vorrebbe aggiungere ma non lo fa.

Si alza di scatto dal letto《Dove sono i tuoi trucchi ?》domanda, la guarda confusa《Truccarsi è una terapia, con me funzionava.》spiega《In bagno.》rispondo, lei annuisce e poi mi afferra per mano trascinandosi fuori dalla stanza non prima però di aver preso qualcosa con cui cambiarmi visto che sono ancora in pigiama. Entra in bagno come un razzo spaventano Michael che stava per entrare《Cassie ?》domanda confuso, molto probabilmente si è appena svegliata dal suo riposino pomeridiano《Eih Mik.》lo saluta alzando una mano《Ti conviene ripassare più tardi. Ciao.》dice per poi chiedergli la porta in faccia, mio fratello resta per qualche secondo davanti la porta per poi allontanarsi《Nik !》richiama nostro fratello maggiore《Perché mi è appena stato proibito di usare il mio bagno dalla tua ragazza ?》domanda con la voce ancora impastata.