10 • Spettacolo •

818 24 8
                                    

Dean’s pov

Parcheggio l’auto davanti il centro commerciale, sbuffo scendendo per poi richiudere lo sportello, do un’occhiata alla mora che fa la stessa cosa, si sistema la borsa in spalla per poi dirigersi verso le strisce, sospiro seguendola. Ringrazia l’uomo che la fa attraversare per poi entrare nel centro commerciale, la vedo rabbrividire quando l’aria fredda dei condizionatori la investe, incrocia le braccia come per avvolgersi il torace e continua a camminare mentre si guarda attorno, si ferma solamente quando nota un negozio che le interessa《Fai ancora in tempo ad andartene.》dice senza guardarmi per poi entrare spedita nel negozio.

Vorrei davvero andarmene, girare i piedi verso destra e tornare in auto lasciando che scelga il vestito da sola ma non posso, il locale in cui dobbiamo andare è davvero un posto di merda, basta avere un vestito più corto del dovuto e non ti ritroverai in una bella posizione.

Infilo le mani nelle tasche dei jeans per poi seguirla, si aggira tra gli abiti con delicatezza, i capelli scuri le ricadono morbidi sulla schiena e si spostano ad ogni suo movimento, afferra delicatamente un vestito per osservarlo meglio ma poi lo rimette al suo posto, continua a camminare ammirando i vestiti che la circondano.

È da quaranta minuti che siamo qui dentro e sto per impazzire, ha visto almeno una ventina di vestiti e non ne ha provato neanche uno, corrugo la fronte quando vedo che si dirige verso l’uscita per poi entrare in un altro negozio, sbuffo rumorosamente, sembro il suo cagnolino. Afferra un vestito decisamente corto, pieno di brillantini rosa e con uno scollo profondo《Puoi anche rimetterlo dov’era.》dico attirando la sua attenzione, alza gli occhi al cielo passando a un altro reparto, sorride gentilmente ad una commessa che le chiese se ha bisogno di aiuto e rifiuta l’offerta, vorrei fermare la donna e dirle che invece abbiamo bisogno di aiuto ma oggi è particolarmente suscettibile, sia mai che inizi ad agitarsi.

Afferra un vestito nero, si gira verso di me《Questo le va bene ?》domanda avvicinandomi il vestito, lo osservo bene per poi fare spallucce, mi da le spalle e si dirige verso i camerini. Mi dondolo sui talloni mentre aspetto che la tenda si apra lasciando intravedere la sua figura con addosso il vestito, con la coda dell’occhio vedo un altro ragazzo nella mia stessa posizione mentre gioca con il cellulare, sento il rumore della tenda spostarsi perciò alzo lo sguardo su di lei. Il mio sguardo scende dal collo fino alle gambe scoperte, alza le sopracciglia aspettando che le dica qualcosa《Il colore non risalta il colore dei tuoi occhi e dei capelli.》dico sincero, è carino ma non è adatto a lei, sospira rumorosamente per poi cambiarsi.

Usciamo da qui ed entriamo in un altro negozio, gira per qualche minuto trovando più vestiti, resto a guardarla quando mi passa tutti i vestiti mentre lei continua a girare. La seguo stando attento a non rovinare gli abiti.《No.》dico《Ma è bello.》ribatte lei《Assolutamente no.》continuo osservando lo straccio che ha in mano《Posalo.》dico superandola《Perché dovrei ?》mi fermo, sospiro per poi voltarmi nella sua direzione, mi avvicino a lei, i nostri nasi si sfiorano《Perché quel posto è una merda e non ho voglia di difenderti da qualcuno che prova ad entrare nelle tue mutande.》dico a bassa voce cosicché possa sentirmi solamente lei, fa per dischiudere le labbra ma viene interrotta da una voce《Che bella coppia che siete.》entrambi ci voltiamo verso una signora sulla settantina, faccio una smorfia《Lei non è la mia fidanzata.》dico guardando l’anziana la quale sorride per poi andarsene.

Resto a guardarla fin quando non noto che la mora ha rimesso il vestito al suo posto, afferra i vestiti che ho in mano e va nei camerini. Scuoto la testa quando esce con addosso un vestito bianco, le sta bene ma, insieme ai ragazzi, abbiamo deciso di non far indossare a nessuna delle ragazze un abito bianco, chiude la tenda cambiandosi l’ennesimo vestito.

Alzo lo sguardo quando due scarpe con il tacco entrano nella mia visuale, osservo bene il vestito che indossa, le sta bene, molto bene, è di un azzurrino chiaro che le rimette in risalto i suoi colori e che le fascia bene le forme, credo che dovrò difenderla ugualmente anche se indossa un vestito più coprente. Mi alzo dalla sedia in legno per poi annuire《Non ti sta male piccoletta.》dico osservandola, con la coda dell’occhio noto che un ragazzo la sta guardando un po’ troppo《Io ho fame.》inizio《Perciò cambiati che andiamo a mangiare.》ho fame davvero e se non mangio so essere molto fastidioso.

FearlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora