7 • Medusa •

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Struscio i piedi contro il pavimento freddo, mi passo una mano sul viso mentre mi dirigo verso il bagno. Sono le sei del mattino e stanotte avrò dormito sì e no tre ore, il vento continuava a far muovere gli alberi, la pioggia finiva bruscamente contro le finestre, i fulmini illuminavano il cielo e i tuoni non facevano altro che terrorizzarmi.

Sospiro guardandomi allo specchio, i capelli sono spettinati e sotto agli occhi ci sono delle occhiaie molto evidenti, pettino velocemente i capelli per poi raccoglierli in una coda, apro l’acqua fredda e poi mi lavo il viso, strozzo gli occhi quando l’acqua gelida entra a contatto con la mia pelle accaldata. Dopo essermi svegliata mi lavo e mi vesto, metto del correttore e della cipria sotto le occhiaie per poi infilarmi i pantaloni di pelle a zampa, prendo la maglia bianca a maniche corte che ho messo ieri sul mobile per poi dare le spalle allo specchio.

Lentamente faccio scorrere lo sguardo sulla mia schiena, sfioro uno dei tanti segni rossi con le dita, trasalisco per poi togliere il dito e girarmi per non vedere più quei segni, mi infilo la maglietta sistemandola velocemente nei pantaloni, mi sistemo i capelli e poi esco dal bagno. Infilo la giacca, l’estate è alle porte ma con il diluvio di ieri la temperatura è diminuita, afferro lo zaino e me lo metto in spalla stringendo gli occhi quando viene a contatto con la schiena. Mi richiudo la porta della camera alle spalle per poi scendere al piano di sotto per fare colazione《Giorno.》dico ai due seduti ai miei lati《Giorno.》dice il rosso《Buongiorno Mimì.》sposto lo sguardo sul castano incontrando i sui occhi azzurri, alzo l’angolo delle labbra per poi osservare il cibo sul tavolo, afferro due fette biscottate per poi spalmarci sopra un po’ di marmellata alle fragole cercando di non esagerare, non ho né il pod né le pasticche per il diabete, ho messo da parte i soldi dell’ultima gara ma me ne servono altri per compare la confezione della pasticche, abbandonerò il pod fin quando non uscirò da qui.

Dopo aver fatto colazione ci dirigiamo tutti verso l’auto, mi metto ai posti di dietro lasciando il posto del passeggero a Bryan, poggio la testa al finestrino e poi punto ll sguardo sulla strada. Le numerose buche presenti sull’asfalto sono piene d’acqua piovana, le strade sono ancora bagnate e così gli alberi, noto un ragazzino biondo tenere la madre per mano dondolando il braccio e sorridendo mentre racconta qualcosa alla madre che lo ascolta attentamente con un sorriso dolce mentre gli porta lo zaino.

Mi mordo l’interno guancia, la prima cosa che farò una volta tolta da questo guaio sarà andare a trovare Apollo, ho molto da raccontargli, è da tanto che non lo tengo più aggiornato.

La macchina si ferma nel parcheggio della scuola, apro lo sportello per poi richiuderlo, faccio per mettermi lo zaino sulle spalle ma qualcuno me lo toglie di mano, mi giro ritrovandomi davanti Matt che tiene il mio zaino su una spalla e il suo sull’altra《Posso portarlo da sola.》dico cercando di riprenderlo ma lui si allontana《Muoviti Mikros.》dice allontanandosi, resto a guardarlo per qualche secondo per poi raggiungere lui e Bryan a passo veloce, sono entrambi più alti di me e non si curano di rallentare il loro passo.

Provo a protestare per riavere il mio zaino ma è tutto invano, camminiamo per i corridoi per raggiungere l’aula della prima lezione, vedo i miei fratelli e i tre parlare a bassa voce, dev’essere qualcosa d’importante, i miei occhi verdi si intrecciano con due occhi scuri, sento un peso all’altezza del petto, continua ad osservarmi mentre parla con i ragazzi, una mano al centro della mia schiena mi fa riportare lo sguardo davanti a me, mi mordo un labbro per evitare di lamentarmi per via del dolore, la mano del rosso finisce nella sua tasca e io torno a respirare《Ho bisogno che mi organizziate un’altra gara.》dico alternando lo sguardo prima su uno e poi sull’altro, entrambi annuiscono《Il prima possibile.》aggiungo《Come mai tutta quest’urgenza ?》domanda Mattew《Devo ricompare le pasticche per il diabete, lo devo tenere sotto controllo.》rispondo《E poi ci sarà il ballo-》vengo interrotta dalla voce di Bryan《Non dovrai acquistarlo tu il vestito.》alzo le sopracciglia sorpresa, dischiudo le labbra per parlare ma vengo preceduta《Ci penserà chi di dovere.》dice riferendosi a coloro che comandano quel posto, annuisco《Oggi lo andremo a vedere.》giro di scatto la testa《Come ?》domando sorpresa《Andiamo a scegliere il vestito.》dice il castano, porto lo sguardo sul pavimento chiaro, so bene come sono fatti i vestiti che dovremmo indossare e il mio lascerà sicuramente una parte della schiena scoperta, non me lo posso permettere, non posso far vedere a tutti quei segni, né agli invitati, né a Bryan e né a Mattew.

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