Sento la voce di Nik richiamare nostro fratello Michael susseguita dai loro passi e dallo sbattere della porta.
Apro l’armadio cercando qualcosa da mettermi mentre sento la macchina allontanarsi, non ho parlato con nessuno dei tre e non farlo con Mik è stato molto complicato, è impossibile tenergli il broncio per troppo tempo.
Afferro un paio di calze coloro carne, una gonna rosa, una canottiera bianca e un cardigan attillato del medesimo colore, vado in bagno e inizio a spogliarmi difronte lo specchio, fisso il cerotto che copre la ferita, lo stacco delicatamente per poi prendere il disinfettante e versarlo sul fianco e una volta disinfettata la ricopro con un cerotto nuovo. Poggio il telefono sul lavandino dopo aver messo la musica e poi prendo le calze stando molto attenta a non rovinarle con le unghie, muovo la testa a ritmo di musica non potendo muovere i fianchi, infilo la canottiera che nascondo all’interno della gonna, rabbrividisco mentre infilo il cardigan, Nicholas non è ancora riuscito ad aggiustare i riscaldamenti ma durante la cena ha detto che ci riproverà quando torneranno a casa.
Prendo la cesta con i trucchi e inizio a frugare fra di essi in cerca della crema, non so dove mi voglia portare Mattew perciò decido di fare un trucco molto semplice, un po’ di correttore sotto le occhiaie e sulle imperfezioni, della cipria, un po’ di terra, del blush per dare colore alla mia pelle pallida e poi abbondo di illuminante, sventola le mani vicino agli occhi per far asciugare prima il mascara, sento il volume della musica abbassarsi e poi il telefono vibrare, segno che è arrivato un messaggio. Poso tutti i trucchi usati nella cesta e la rimetto al suo posto, accendo il telefono notando una notifica da parte di Matt che mi avverte che si trova qui sotto, gli rispondo velocemente per poi pettinarmi i capelli, spruzzando un po’ di lacca alla frangia a tendina, afferro il mio profumo e per quanto ne spruzzo Pegaso, sdraiato davanti la porta del bagno aperta, inizia a starnutire. Mi fermo a guardarmi allo specchio e sorrido vedendomi bella, afferro il burro cacao e lo possa sulle labbra per poi prendere il telefono, correre in camera, afferrare la borsa e metterci dentro il portafoglio.
Apro la porta notando la sua auto a pochi metri da me, lui è poggiato con la schiena allo sportello mentre mi osserva, saluto Pegaso per poi richiudere la porta a chiave《Ciao.》dico avvicinandomi, non so perché ma sono imbarazzata《Ciao. Stai benissimo.》dice guardando il mio abbigliamento, sorrido ringraziandolo, mi apre la portiera facendomi segno di salire, la richiude e fa il giro dell’auto per poi entrare, mette a moto e subito vengo investita dall’aria calda dei riscaldamenti《Dove andiamo ?》domando osservando I lampioni che si allontanano da noi man mano che avanziamo《Lo scoprirai una volta arrivati.》risponde, emetto un gemito di frustazione abbandonando il corpo contro il sedile, i suoi occhi azzurri sono su di me《La tua giacca ?》domanda per poi tornare con lo sguardo sulla strada, spalanco gli occhi per poi sbattere il palmo della mano contro la mia fronte《Me la sono scordata.》ero così presa dalla fretta che non ho neanche pensato al fatto che siamo ad ottobre e che la notte fa freddo, scuote la testa sorridendo《Sta’ tranquilla. Ho la mia.》dice indicando con il pollice i sedili di dietro, mi giro notando la sua giacca di pelle, torno con lo sguardo su di lui e noto che ha un maglione pesante blu e dei jeans bianchi, sorrido senza neanche accorgermene, ci siamo vestiti quasi uguali.
Corrugo la fronte quando la macchina si ferma in un parcheggio familiare, mi guardo attorno per poi voltare la testa verso di lui.
Mi ha portata al Luna Park.
Scende dall’auto e io lo copio, si avvicina a me, con la sua giacca sotto braccio, poggia una mano al centro della mia schiena è mi guida verso l’entrata, chiede due biglietti alla donna dentro la casetta di legno, faccio per prendere i soldi ma lui posa una mano sulla mia fermandosi, lo guardo male《Matt-》《Prendilo come regalo di compleanno.》dice passando i dollari alla signora che ci consegna i biglietti e ci augura un buon divertimento. Mi guardo attorno notando la quantità assurda di lucette colorate, i miei occhi si posano sulla ruota panoramica per poi viaggiare per tutto il piazzale, sento un peso al petto impossessarsi di me, l’ultima volta che ci sono venuta c’era ancora Ryle.
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Fearless
RomanceSequel di Un Cuore in due Sembrava tutto finito: i cattivi in carcere e giustizia fatta. Ma se si fossero scordati di qualcuno ? La camera di Artemide è vuota, il letto è disfatto e nell'armadio non ci sono più i suoi vestiti, non riescono a trovar...