20 • È tutto finito •

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Artemide’s pov


Mi rigiro nel letto venendo accecata dalla luce che penetra dalla finestra, sbuffo aprendo gli occhi, resto ferma per qualche secondo per poi mettermi seduta, mi passo le mani sul viso e disattivo la sveglia che ha appena iniziato a suonar. Giro la testa verso la porta e sobbalzo coprendomi le labbra con una mano per non gridare, Mattew è seduto a terra con la schiena contro la porta e mi sta osservando《Che ci fai qui ?》domando sospirando mentre il cuore batte irregolarmente per via dello spavento《Stai bene ?》domanda non rispondendo alla mia domanda, resto in silenzio prendendomi qualche istante per osservarlo, indossa ancora gli abiti di ieri, ricordo che era bagnato fradicio, scendo dal letto mentre lui si alza《Ti ammalerai.》dico avvicinandomi《Stai bene ?》insiste lui puntando le sue iridi azzurre nelle mie.

Mi mordo l’interno guancia, non avrebbe dovuto vedermi in quello stato ieri sera, era completamente sotto shock, mentre mi trovava terrorizzata sotto la pioggia tutti i flashback degli anni passati mi sono tornati in mente, quando Josh mi picchiava, quando mi rinchiudeva fuori casa, quando mi ha procurato la cicatrice che ho dietro la schiena e quando ha provato a toccarmi. Quando sono riuscita ad acquistare un po’ di lucidità ho visto I suoi occhi dannatamente preoccupati per me.

《Sto bene.》mento per poi dirigermi verso l’armadio per prendere i vestiti per la giornata, oggi ci sarà l’ultimo esame  dell’anno, questo significa che ottobre si avvicina sempre di più《Artemide.》mi richiama, mi giro per poterlo guardare, so che non ha chiuso occhio, si vede《Sto bene, Matt. Davvero. Ora va a farti una doccia calda, non voglio averti sulla coscienza.》dico alzando l’angolo delle labbra per poi rinchiudermi in bagno. Poggio la schiena contro la porta, chiudo gli occhi e prendo un bel respiro, li riapro e mi inizio a preparare.

Dopo essermi lavata indosso una gonna nera che arriva a metà coscia con sopra una camicetta bianca, mi trucco nascondendo i lividi che mi ha procurato quello stronzo l’altra notte e poi infilo i tacchi dello stesso colore della gonna, mi pettino e poi mi guardo allo specchio.

Ce l’hai fatta una volta, ce la farai ancora.

Faccio per prendere la giacca ma la trovo fradicia, accanto c’è anche quella di Mattew, le prendo dirigendomi in lavanderia per poterle fare asciugare mentre saremo in università. Sono poggiata al muro con lo zaino su una spalla e le gambe accavallate mentre aspetto che i due mi raggiungano, quando sento dei rumori provenire dalle scale alzo lo sguardo ma chi mi ritrovo davanti non era chi stavo aspettando, incontro due occhi celesti gelidi, alzo il mento mentre mantengo il contatto visivo, con la coda dell’occhio vedo due figure dietro di lui ma non ci presto attenzione fin quando non riconosco la voce del castani che saluta Josh, con voce più fredda del solito, per poi raggiungermi, posa una mano sul mio braccio invitandomi ad uscire, lascio un ultimo sguardo a Josh e dal suo capisco che non è finita qui, deglutisco per poi uscire dall’edificio.

《Tieni.》sposto lo sguardo sul rosso che mi bassa una baretta, corrugo la fronte afferrandola《Non hai fatto colazione.》risponde alla mia domanda silenziosa, accenno un sorriso per poi dirigermi verso la macchina, mi fermo davanti allo sportello aspettando che il castano la apra, volto il viso quando sento il sui profumo vicino a me《Perché non hai la giacca ?》domanda vedendo che sto impugnando le maniche della camicia per potermi coprire come meglio posso《La mia era bagnata, ho solo quella.》rispondo, lo vedo togliersi la sua giacca, simile a quella che hanno i giocatori di football, per poi mettermela sulle spalle《Mettila o prenderai freddo.》dice per poi fare il giro dell’auto, lo osservo entrare per poi infilarmi il giacchetto.

Mi stringo nella giacca del castano mentre aspetto il mio turno《Artemide.》mi volto verso la sua direzione, resto in silenzio aspettando che vada avanti《So che non è il momento ma》lascia la frase in sospeso e capisco cosa vuole chiedermi, infilo le mani nelle tasche del giacchetto《Mi ci ha chiusa lui fuori, se è questo che vuoi sapere.》vedo I muscoli della sua mascella irrigidirsi, dischiude le labbra per parlare ma lo anticipo《Ci sono molte cose che non sai su di me. Sul mio passato e va bene così.》so che vuole sapere perché avevo paura che volesse spogliarmi ma al solo pensiero posso sentire la gola stringersi. Gli sono grata che mi abbia aiutata.

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