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Jimin's pov
Il mio ultimo fan meeting era appena finito. Mi sentivo stanco ma contento.
Adoravo quello che facevo e adoravo come lo facevo.

Avevo realizzato il mio sogno e ne ero felice. Ero diventato uno scrittore. I miei libri erano apprezzati ed amati ovunque dato che erano scritti in coreano ma che avevo voluto tradurre anche in inglese per avere maggior pubblico.

Avevo scritto diversi libri con temi diversi che andavano da libri motivazionali finalizzati a raggiungere i proprio obbiettivi, libri di letteratura e cultura. Anche se quello che riscuoteva maggiore successo era il mio ultimo libro.

Lo avevo scritto in due anni raccontando la storia più significativa della mia vita e che mi aveva lasciato più cose. Il tema era la storia d'amore che avevo avuto con Jungkook.

Avevo raccontato tutto fino al mio arrivo a New York in cui avevo scoperto di essere incinta e di come avevo portato avanti la gravidanza e gli studi insieme.

Avevo dato pseudonimi ai personaggi aggiungendo sulla copertina la dicitura "tratto da una storia vera".

Ogni tanto quando mi capitava tra le mani il libro, soffermandomi sul titolo "un amore a porte chiuse"mi chiedevo sempre se mai sarei riuscito ad aprirle quelle porte.

Mi chiedevo se avessi agito troppo d'istinto a scappare dall'altra parte del mondo invece di affrontare tutto o se quella fosse stata la decisione più giusta da prendere.

Forse avrei dovuto dirgli almeno che sarebbe diventato padre ma avevo paura che venisse da me sperando di potermi stare accanto o addirittura chiedermi di abortire dato che sua moglie avrebbe potuto scoprirlo.

Forse avevo fatto bene.

-allora Jimin hai pensato alla nuova storia?-mi chiese la mia editor mentre finivo di raccogliere le mie cose per andare a casa.

-ehm....si pensavo di raccontare la mia storia e vita a Seoul. Credo che potrei fare un buon lavoro-risposi mettendo il computer nella borsa apposita.

- una storia ambientata a Seoul....mi piace ma che ne dici invece di fare un continuo di "un amore a porte chiuse"? Secondo me i lettori aspettano da troppi mesi un seguito. Secondo me dovresti concentrarti su questa-rispose e io rimasi un attimo spiazzato.

Non avevo ancora pensato ad un seguito per quella storia e non avevo buttato giù nulla. Cosa avrei potuto scrivere?

-forse ti aiuterebbe andare lì per un Po per trovare una ispirazione-continuó probabilmente leggendomi in faccia i miei dubbi.

-ecco preferirei di no....sai che il libro parla di me e del mio ex e non vorrei che scoprisse di avere un figlio-risposi vedendola aggrottare le sopracciglia.

- si lo so e capisco il tuo disagio....ma non ho detto che devi andare da lui ma solo nella tua città-disse ancora e io la guardai ancora perplesso.

Cosa dovevo fare?

- se lo incontri puoi sempre dire che il figlio non è tuo e che fai da babysitter per un amico-continuò cercando di convincermi.

Avevo paura di tornare lì perché sapevo che in qualche modo lo avrei rivisto e che avrebbe scoperto tutto ma aveva ragione lei avrebbe potuto essere utile.

-ci penserò ok?-risposi vedendola annuire contenta.

Tienimi con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora