epilogo

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Al di là di tutto

🐻‍❄️

Cloe

Il giardino di casa mia è ricoperto interamente di neve ma, nonostante questo, mio padre, Isabel e Alexander non smettono nemmeno per un attimo di far giocare la piccolina facendole fare dei pupazzi di neve.
Avranno fatto, penso.. otto o nove pupazzi da questa mattina e non si sono fermati un attimo.
Ieri mio padre ha comprato un sacchetto di carote e bottoni così da arricchire le loro "invenzioni" così le ha chiamate mio marito.

Io e Alexander, durante la prima vacanza insieme fuori casa, abbiamo parlato di come sarebbe stato avere un bambino e.. altro. Ovviamente erano discorsi creati sulla base di un piccolo sogno.
Da allora, le cose sono andate sempre a scalare. Non ci sono mai stati momenti.. brutti, chiamiamoli così.

In questi otto anni siamo cresciuti insieme mettendo da parte i nostri risparmi così da poterci comprare una nostra casa. Ora siamo a Asheville nella Carolina del Nord.

Il trasloco penso sia stata la cosa più difficile di tutto. Lasciare Greenwich, mio padre, Isabel e tutto il resto è stato un po' un colpo nel cuore ma, alla fine un cambiamento si doveva fare.
Mi dispiace solo che loro due, avendo comunque -ormai- una certa età, si siano dovuti fare questo viaggio abbastanza lungo. Noi ci abbiamo provato a farli rimanere lì e a convincerli che saremmo andati noi da loro ma, non ci hanno ascoltato.

Il mio dca è stato.. sconfitto? Non so se sia la parola giusta, direi più sotterrato per sempre.
Quando eravamo ritornati a Greenwich dopo la vacanza, Alexander, mi ha accompagnato da una nutrizionista per iniziare un percorso e, come lei anche una psicologa. Ho avuto tante ricadute, non lo nego ma, ho imparato a non farmene una colpa.
Devo dire che il fatto di voler un bambino distruggeva ogni pensiero intrusivo che avevo.
Mi è tornato il ciclo e, fortunatamente anche regolare -grazie alla pillola-.

Alexander non mi ha lasciata sola nemmeno un attimo, a volte litigavamo anche per questo. Io volevo i miei spazi ma, sotto sotto, lui sapeva che non erano.. sani. Erano una scusa per saltare il programma della nutrizionista e, nonostante questo, lo ringrazio per avermi supportata sempre.

Le prime volte che facevamo l'amore senza protezioni non sono stata bene. Avevo nausea e mi sentivo.. soffocata. Ovviamente non era colpa sua, anzi, più di una volta mi ha detto: "se non te la senti non c'è nessun problema, amore". E ogni volta il mio cuore si scioglieva dalla troppa tenerezza.

Una sera, eravamo davanti al camino di casa e, come la prima volta, abbiamo fatto l'amore ma, dopo quella volta, ho iniziato ad avere la nausea e tutti gli altri sintomi della gravidanza. Poche settimane dopo avevo fatto il test e, ovviamente, erano comparse due linee.
Inizialmente ero scoppiata in una crisi di pianto.
Ero spaventata, non sapevo cosa fare, come dirglielo.. ero un mostro di emozioni.

Quando era tornato a casa, ancora mi ricordo quel giorno.. Ero seduta sul letto con davanti a me il test, era da ore che fissavo quelle due linee, quasi mi ero stupita che non si fossero bruciate dall'intensità del mio sguardo.

«Tutto bene?» mi aveva domandato.

Io avevo alzato lo sguardo con gli occhi rossi e le labbra secchissime. Lui, con calma e delicatezza, aveva preso posto sedendosi davanti a me.
I suoi occhi continuavano a balzare dal test a me e, quando scoppiai di nuovo a piangere, lui non ci pensò due volte a stringermi e a rassicurarmi.

Quando finalmente mi ero calmata, si era alzato in piedi prendendo il test in mano e saltando per tutta la casa.

Era felice. Era tanto felice. E lo è tutt'ora.

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