Eighth;

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Gemma non la smetteva di piangere.

Anne aveva avuto un imprevisto di lavoro, quindi la piccola era rimasta con Harry e Louis.

-Andiamo Gemma! Hai mangiato, fatto il ruttino e non hai bisogno di essere cambiata. Cosa vuoi allora?- Harry sbottó, buttandosi sul letto.

-Ha sonno.- spiegò Louis.

-Che dormisse allora, invece di continuare a piangere!- Louis rise.

-Scusa, riprovo. Ha sonno ma non riesce a dormire.- Harry gemette rumorosamente.

-E ora immagino che bisogni cullarla.-

Louis annuì, sorridendo.

Harry la prese in braccio.

-Dolce Gemma dormi un po', o a studiare non gliela fo'. Sei sempre una brava bambina, se dormi chiamo la fatina. Se invece non dormirai, tanti guai tu passerai-

Harry cominció a cullarla, fino a che, piano piano, si addormentó.

La poggió nella sua culla, stando attento a non svegliarla.

-Ha un anno, no?- chiese Louis.

Harry annuì, osservandola dormire.

-E sette mesi.- specificó.

Uscì dalla stanza, seguito dal ragazzo.

Dopo due ore passate a studiare, Louis prese la sua roba.

-Ma Anne?- chiese, mentre raccoglieva le matite e le penne nel suo astuccio.

-Mh, tornerà verso le due di notte. Succede.- Harry alzó le spalle.

-Hai qualcosa da mangiare vero?- chiese Louis, guardandolo.

-Prenderó un pizza.- scrolló le spalle Harry.

Louis sospiró. -Rimango a cena, e ti cucino un pasto decente.-

Harry aggrottó le sopracciglia. -La pizza é decente!-

Louis lo guardó. -Si Harry, ma scommetto che sono più giorni che la mangi a cena.-

Effettivamente era così. Era dal Sabato prima che Anne tornava tardi dal lavoro, e Domenica era troppo stanca per cucinare.

Così decise di lasciar perdere e far rimanere Louis.

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-Comunque ammettilo, le mie battute ti hanno fatto ridere- Harry si era impuntato, mentre era con Louis per il supermercato.

-Ti fa felice ció?- Chiese Louis, continuando a riempire il carrello.

-Tanto.- Harry annuì e sorrise come un bambino, facendo ridacchiare il liscio.

Quando andarono a pagare, Louis tiró fuori il portafoglio, ma Harry lo bloccó.

-Che fai? Offro io.- Louis tentó di convincere Harry.

-No Louis, pago io.-

La commessa intervenne.

-Fate a metà no?- consiglió annoiata.

Louis e Harry si guardarono, per poi annuire.

Pagarono tutto e uscirono dal supermercato.

-Geniale la commessa.- Louis annuì.

-Impicciona, ma geniale.- Harry rise.

-Tu non devi fare nulla stasera?- chiese il riccio, per poi pentirsene.

Se rimane é OVVIO che non ha nulla da fare.

-No. El é partita con la sua famiglia, sarei rimasto a casa da solo.- spiegó.

-Oh e, senti, Mercoldì prossimo non posso venire, se vuoi posso recuperare Sabato.-

Louis annuì. -Che devi fare?- chiese, curioso.

-Non prendermi per nerd ma...Al cinema c'é la maratona di Harry Potter, tutti e otto i film, più un intervista speciale al regista, gli attori, i produttori, la scrittrice. Io e Niall vogliamo andare a vederlo.-

Louis sorrise, portando le buste della spesa.

Un po' gli dispiaceva che Harry passasse del tempo con Niall invece che con lui, ma doveva ammettere che se gli avessero promesso una maratona di 'Skins' non l'avrebbe saltata per nulla al mondo.

-Ah tranquillo, sono un nerd anche io.-

Arrivati a casa, Harry tentó di aiutare Louis a cucinare, ma non era decisamente portato, così finì per apparecchiare.

Mentre mangiavano, parlarono del più e del meno.

-Harry, come farai stanotte se...-

Il piccoló scrolló le spalle. -Non lo so. In questi giorni non è successo. Penso che resisterei fino alle due, quando torna mamma.- Si sedette sul divano.

Odiava parlare di questo, ma sapeva che Louis era solo preoccupato.

-Posso rimanere qui finché non torna Anne, tanto domani é festa.-

Harry oppose resistenza, ma quando il liscio si impuntava non c'era verso.

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Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora