Thirtyfourth;

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Venerdì era arrivato, e l'ansia assaliva Anne.

Se ad Harry non fosse piaciuto? Se a Robin non fosse piaciuto Harry?

Tentó di calmarsi, ed indossó un semplice vestito nero, non troppo elegante.

Harry indossó degli skinny jeas neri e una maglietta bianca.

Di solito preferiva indossare altro, ma non voleva sembrare troppo informale.

Louis aveva deciso di non esserci, e che con Liam (aveva optato per lui perché era sicuramente più romantico del pakistano, convinto che 'una camera da letto basterà') avrebbe organizzato il loro appuntamento.

Harry sapeva che aveva un progetto per l'univeristà.

Il campanello suonó, e Anne fece un salto.

-Va bene, la cena é pronta, il vestito é fatto, tu ci sei e Gemma sta dormendo.- sospiró nervosamente.

Camminó verso la porta e la aprì.

(Ho cercato foto di Robin su internet ma voglio inventarmelo quindi patate)

Robin era un uomo sulla quarantina.

I capello erano neri, ma si riusciva a intravedere qualche capello grigio.

Aveva due occhi marroni chiari, che brillarono quando videro Anne.

Era più alto della donna, e anche di Harry in realtà.

-Ciao Anne- Salutó sorridendo, e la donna arrossì.

-Piacere, sono Robin- Strinse la mano ad Harry, che sorrise.

-Sono Harry.- L'uomo era abbastanza in soggezione, ma Harry sembrava gentile ed educato.

Anne gli aveva raccontato per quale motivo il padre se ne fosse andato, e aveva provato tanta ammirazione verso il ragazzo.

Entrarono in salone, e Anne invitó Robin a sedersi, mentre lei andava in cucina a controllare la cena.

-Umh, quindi hai 16 anni, giusto?- L'uomo cercó di fare coversazione.

-Si. Da quanto uscite tu e mamma?- chiese, sedendosi sul divano, sentendosi un po' a disagio.

-Circa tre mesi. Tua madre é fantastica.- Robins sorrise, e Harry lo imitó.

-Lo so.- Appena pronunciò quelle due parole, Anne li chiamó a tavola.

-

Dopo mangiato, restarono a chiaccherare un po'.

Robin si tratteneva dal baciare Anne, per non dare fastidio ad Harry, che peró lo aveva notato.

Appena Anne si alzó per andare in bagno, infatti, Harry parló.

-La puoi baciare se vuoi. Ho sedici anni, e conosco cose peggiori di un bacio.- Ridacchió.

-Pensavo potesse darti fastidio, ci conosciamo da poco.- Il riccio scosse la testa.

-Conosco mia mamma e so che é abbastanza intelligente da trovare una brava persona, e poi, i suoi e i tuoi occhi vi tradiscono.- Sorrisero entrambi.

-

Louis intanto stava avendo alcuni problemi con Liam.

Liam insisteva su un appuntamento, ma per lui era troppo romantico.

Il pattinaggio lo avevano scartato, troppo banale, e poi con l'equilibrio di Louis non sarebbe andata bene.

Una cena a casa no, perché Louis non sapeva cucinare, e come minimo avrebbe mandato a fuoco la casa.

-Andiamo Louis, stai scartando tutto. Il cinema?- Il liscio scosse la testa.

-Siamo gia stati al cinema, voglio qualcosa di diverso.- Si sdraió sul divano, sbuffando.

-Non ce la farò mai.- Liam lo tiró su, sorridendo.

-Trovato.- Disse, per poi spiegare.

-

Patate

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora