Thirtyone

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Quando il giorno dopo Harry uscì da scuola, Louis era lì fuori che lo aspettava con la macchina.

-Harry, ma Louis lo sa che oggi tu vieni a casa mia?-

A Niall non stava troppo simpatico Louis, ma Harry era felice, quindi se lo faceva andare giu.

Guardó come il suo sguardo vagava sul cortile.

-Penso di no.- Si morse leggermente il labbro.

Si avvicinò alla macchina.

-H! Ti stavo cercando!- Il riccio rise.

-H?- chiese, sorridendo.

-Si, il tuo nome é Harry, quindi H. Vieni?- Il piccolo incroció il suo sguardo.

-I-io oggi devo andare da Niall...- Mormoró, vedendo le spalle del liscio abbassarsi.

-Oh. A dopo allora.- Sorrise, lasciandogli un bacio sulla guancia.

Risalì in macchina, per poI tornare a casa.

Un po' c'era rimasto male, ma anche Harry aveva i suoi impegni.

Solo che lui aveva programmato una giornata di coccole e baci, aveva anche convinto Zayn a prendersi cura di Gemma.

Ma Harry doveva andare da Niall.

-

Harry si sentiva in colpa.

Okay, non sapeva che Louis sarebbe venuto propio quel giorno, per cui non era proprio colpa sua.

È che non sapeva che fare, se se me fosse andato si sarebbe sentinto in colpa per Niall, non andandosene so di sarebbe sentito in colpa con Louis.

-Harry? Mi stai ascoltando?- Il biondò sbuffó guardandolo.

Era la terza volta che lo richiamava.

-Di solito non ci rinuncio, ma se vuoi puoi andarci con Louis. Io mi vedró con Avril, ho casa libera in fondo- sorrise malizioso.

-Sei sicuro, non ti offendi?- Ad Harry si spalancarono gli occhi.

-No, insomma, sto per farmi Avril!- Rise leggermente, per poi dargli le chiavi del motorino.

-Usalo per tornare a casa tua, tanto domani é sabato, non mi serve- Harry lo abbracció di slancio.

-Grazie Niall, ti voglio bene!- gli lasció un bacio sulla guancia.

Corse giu e salì velocemente sul motorino.

In realtà non aveva il patentino, ma erano cinque minuti, se lo avessero beccato sarebbe stata vera e propia sfiga.

Parcheggió sotto casa sua, erano quasi in ritardo, per cui decise di evitare la parte romantica in cui lui suona il clacson, e decise di entrare a casa.

-Louis?- chiamó, quando lo trovó in camera sua, a studiare sulla scrivania.

-Harry?- chiese lui, alzando lo sguardo.

Indossava una felpa rossa che lo rendava più nano di quanto già fosse, e un capellino grigio e gli occhiali.

-Si, umh, vieni così o ti cambi?- chiesi, osservandolo.

Stava bene, era bellissimo.

-Non so dove dobbiamo andare.- rispose, giustamente, lui.

-Umh devi stare comodo. Ma così stai benissimo. Sei perfetto. Ora andiamo?- Harry prese la sua mano, portandolo giu.

Chiuse a chiave la porta di casa e salì sulla macchina di Louis (ammetto di essermi immaginata un Harry sul tettuccio della macchina a ballare la macarena ma queste sono droghe pesanti).

Louis sorrise, Harry era la cosa più tenera che avesse mai visto.

-Veloce che facciamo tardi!- lo richiamó il riccio, facendolo ridacchiare.

-

Si, é normale che non sappiate dove stanno andando. Ehehehehe.

Suggerimento:

Dove mai potrà andare Niall?( che non sia una pizzeria obv)

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora