Twentyfourth;

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Quando le labbra di Louis toccarono le sue, Harry provó a farsi indietro, sul serio, ma il liscio lo teneva stretto a sé, assaporando quelle labbra, che inconsciamente, bramava da tempo.

Non aveva mai baciato Eleanor così.

Non aveva mai baciato nessuno così.

E in quel momento non pensó a quel che sarebbe successo dopo.

Alle illusioni di Harry, alle spiegazione che avrebbe dovuto dare.

C'era solo Harry, c'era solo Louis.

Che poi non sapeva nemmeno lui cosa provava per il riccio.

Voleva il meglio per lui. Voleva vederlo felice. Voleva vederlo sempre contento, sorridente. Di quei sorrisi veri, capaci di farti esplodere il cuore. E voleva essere lui la causa di questa felicità.

Questo sapeva. Ma cosa significava tutto ció? Non ne aveva idea.

Mordicchió dolcemente il labbro di Harry, e lo sentì ridacchiare.

E Louis si sentì in pace. Terribilmente.

Aveva lui, e gli bastava.

Quando si staccarono, Louis passò un dito sulle labbra di Harry.

-Buonanotte.- sussurró, prima di sdraiarsi, abbracciato al riccio, e addormentarsi.

-

La mattina successiva, Harry si sveglió prima.

Subito gli rivenne in mente il bacio.

Ma pensó di averlo sognato.

Pensò di essersi addormentato tra le braccia di Louis, e di aver poi immaginato.

Ma la sensazione era così reale...

Era anche impossibile, peró, che Louis lo avesse baciato.

Si alzó lentamente dal letto, per andare in bagno.

Si lavò e vestì, per poi tornare in camera sua.

Louis ancora dormiva.

Aveva la bocca leggermente aperta, i capelli spettenati e un'espressione rilassata.

Era sempre così bello.

-Haz?- lo chiamó con la voce assonnata.

Si stropicció gli occhi con due pugni, come i bambini.

-Lou- Si tiró su con gli avambracci.

-Buongiorno. Da quanto sei sveglio?- si alzó dal letto, con la maglietta stropicciata.

-Non tanto, un quarto d'ora massimo.- Sì avvicino al riccio e lo abbracció.

-Come stai?- chiese dolcemente, con la guancia premuta sul suo petto.

-B-bene- Un sorriso e due fossette confermarono tutto.

Harry osservò le proprie gambe, notando qualche scheggia ancora infilata.

Louis lo vide, e lo prese per mano, portandolo in bagno.

-Dimmi se ti faccio troppo male- sussurró, prendendo del cotone, e pinzette e l'acqua ossiggenata.

Inzuppò il cotone di acqua ossigenata, passandolo poi sulle ferite.

Il riccio sentì il solito prurito, ma non faceva male.

Con le pinzette estrasse i piccoli frammenti di vetro.

Un po' di sangue colò, allora Louis ripassó il cotone.

Bació poi ogni piccola ferita.

-Grazie Louis.- Sorrise il piccolo.

Il liscio prese il cellulare.

-Merda.- borbottó.

-che succede?- chiese dolcemente, avvicinandosi.

-Oggi c'é la festa delle mie sorelline. Non voglio lasciarti solo.-

Harry sorrise. -Fa nulla Lou.- le fossette apparirono teneramente sulle sue guance.

-No aspetta, puoi venire anche tu.- Il piccolo spalancó gli occhi. 

-No. Assolutamente no. É un categorico no.- Scosse la testa, scuotendo i ricci.

Una giornata con la famiglia di Louis? Harry preferiva una verifica a sorpresa di fisica.

-Perfetto, avverto mia mamma.- Sorrise al ragazzo ancora seduto, per poi uscire e chiamare la madre.

-

Taylor is comingggg.

Comunque, se pubblicassi una storia su Niall (Ci sono accenni Larry bc la mia natura da Larry Shipper mi ha imposto di farlo) quanti la leggerebbero?

È una specie di text, ma ci sono molte parti narrate.

E ringraziatemi che vi ho postato, ma ve lo siete meritate perché ultimamente i voti e le visualizzazioni stanno aumentando tantissimo quindiiiii... ecco il capitolo :).

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora