Twentyfifth;

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Tre ore dopo erano in piedi davanti casa di Johannah, Harry con Gemma in braccio.

-Lou ti prego andiamo via.- piagnucoló per l'ennesima volta Harry.

Ma la porta si era gia aperta.

-Oh, ciao! Devi essere...Louis?- una ragazza bionda aprì la porta.

-Si, tu sei?- chiese lui sfacciatamente.

-Mi chiamo Taylor, sono la maestra delle tue sorelle.- Sorrise gentilemente.

-Oh, e tu sei Harry, l'amico di Louis.- Il riccio sorrise, e vedendo le fossette la ragazza impazzì.

-Oddio hai le fossette! Ti prego ti prego, posso toccarle?- Harry sorrise più forte, annuendo.

Lei affondó il dito nella guancia del ragazzo, saltellando nel suo maglioncino.

-Grazie grazie!- Batté le mani e entrarono.

Louis continuava a squadrare quella ragazza.

Non gli andava a genio.

Le gemelline saltarono in bracio al fratello.

-Lou!- urlarono lasciandogli dei piccoli bacetti su tutta la faccia.

-Principesse!- Urló ridacchiando.

-Fizzy, Lottie.- Salutó con un bacio sulla guancia le sue altre sorelle.

Arrivó davanti a due culle, per poi sentire una voce dietro.

-Dormono gia.-  Louis si giró, e abbracció sua madre.

-Come stai mamma?- chiese, lasciandole un bacio sulla fronte.

-Tutto bene- sorrise la donna.

Quando tornanoro in salone, trovarono Taylor e Harry sul divano, che giocavano con Gemma.

-Oh, emh salve. Io sono Harry.- Porse sorridente la mano a Johannah, che la strinse educatamente.

-Si, Louis mi ha parlato di te. Quella é tua sorella?- chiese osservando Gemma.

-Si, umh, mia madre era a lavoro e l'ho portata, spero non sia un problema.- Sorrise insicuro.

Louis invece se la rideva dall'altra parte della stanza.

-No figurati- Johannah sorrise felice, come il figlio, amava i bambini.

Dopo aver presentato la famiglia ad Harry, si sedettero a parlare.

Finì che le gemelle rapirono il fratellone, lasciando Harry con Gemma e Taylor.

Con solo Taylor in realtà, visto che la sorellina dormiva tranquillamente tra le sue braccia.

-Oddio Harry i tuoi capelli!- esclamó Taylor, mentre parlavano di bambini.

-Li vuoi? Te li regalerei volentieri...- borbottó.

-Perché? Sono così stupendamente ricci!- Esclamó lei toccandoli.

-Appunto! La mattina sono un disastro, e mi sento un cespuglio ambulante- Si lamentó brontolando.

Taylor rise. -La gente con i capelli lisci vuole quelli ricci, e viceversa.- Continuó ad accarezzare i ricci di Harry, fino a quando la voce di Louis non risuonó nella stanza.

-A tavola!- proferì guardando duramente Taylor, che ridacchió.

Si sedettero, e durante il pranzo Taylor e Harry continuarono a parlare.

-Da quanto state insieme voi due?- chiese tranquillamente Johannah, facendo strozzare sia Harry che Louis.

Louis riprese fiato. -Non stiamo insieme. Io ed El ci siamo lasciati, e Harry mi sta gentilmente ospitando a casa sua. Siamo amici.- Chiarì.

-Oh, okay-  La madre alzó gli occhi al cielo, e Taylor ridacchiò di nuovo.

-Perché tu ed Eleanor vi siete lasciati, se si puó sapere?- Chiese la bionda.

-Non andavamo più d'accordo.- Rispose semplicemente.

-Ma comunque, come stanno le festeggiate?- Riprese allegramente.

Le gemelline sorrisero.

-Alla grande!- Esclamarono insieme, per poi scoppiare a ridere. 

-

Taylor non faceva che stare appiccicata a Harry, trovando tutte le scuse possibili per toccarlo.

I capelli, le guance, le spalle, la braccia, tutto.

Louis da lontano li osservava.

E pensava a modi originali per uccidere Taylor.

Quando lei lasció un bacio vicino alla bocca del riccio, e la sua mano finì 'Accidentalmente' sulla sua coscia, Louis non si trattenne.

Louis: Harry. Bagno. Ora.

RoHar: Okay

-Umh, Louis... mi.accompagni in bagno? Non so dove sia.-

Harry era un pessimo attore, lo notarono tutti.

Louis si alzó, senza proferire parola.

Una volta raggiunto il bagno, spinse Harry contro il muro, pressando le loro labbra.

Harry rimase sorpreso. Perché lo stava baciando?

-Dì a quella cazzo di maestrina che sei mio.-Sputó con rabbia.

Lasció un segno rossastro sul collo di Harry, che era come paralizzato.

Louis non sapeva bene perché gli desse così fastidio.

Semplicemente voleva Harry tutto per sé, voleva essere l'unico a toccargli i capelli, a veder comparire quelle piccole e dolci fossette, a far spuntare quelle piccole rughette attorno agli occhi quando rideva.

Uscì velocememte dal bagno, per poi tornare in salone, non pentendosi asolutamente di aver ribaciato Harry.

-

Lou Lou é gelosou.

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora