Fifteenth;

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Harry camminava velocemente verso casa di Louis.

Era quasi estate, ma a Doncaster faceva sempre freddo, quindi indossava una felpa.

Arrivó leggermente ansioso.

No okay, era terrorizzato.

Bussó e dopo cinque minuti Eleanor aprì la porta.

-Louis non c'é- sbottó, provando a richiuderla.

-Lo so io...volevo parlare con te.- sussurró esausto.

Sapeva sarebbe finita male.

-Oh, okay.- lo fece entrare, irritata.

-Volevo parlarti di ció che é successo alla festa.- disse infine, una volta che si sedette sul divano.

-Ecco vedi...Louis non c'entra nulla. É tutta colpa mia.- Lei lo osservó.

-Fatto sta che ad abbracciarti c'era lui.- La ragazza incorció le braccia.

-Era ubriaco, non capiva e sono stato io ad abbracciarlo.- Provó a convincerla.

-Ma lui ha ricambiato. E tu, perché lo hai abbracciato?-

-Ha ricambiato perché pensava fossi tu. Ogni tanto mi chiamava El, o...Frappy, possibile?- Elanor sorrise.

-Si possibile. Ma tu perché lo abbracciavi?-

Harry sapeva che dicendo ció avrebbe, molto probabilmente, perso Louis.

-Perchè mi piace. E lo so, sono una persona orribile per averlo abbracciato da ubriaco ma...- Eleanor lo interruppe.

-Io perdonerò Louis. Ma solo ad una condizione, riccio.- Il ragazzó annuì, avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarlo.

-Smetti di frequentare, parlare, scrivere o comunque comunicare con Louis.-

Harry se lo aspettava. Si, se lo aspettava.

Sapeva che lo avrebbe fatto.

Ma faceva comunque male.

L'idea che, per rendere felice una persona, sarebbe dovuto stargli lontano, era orribile.

-Io o-okay.- Eleanor spalancó gli occhi, non aspettandeselo.

Quanto doveva piacergli Louis, per rinunciare alla propria felicità per avere la sua?

Lei non lo avrebbe mai fatto, e amava Louis.

-Perfetto. Ciao.- Lo congedó poco velatamente.

Osservó il salone in cui si erano incontrati la prima volta.

Uscì dalla casa con le lacrime agli occhi.

E camminó lentamente fino a casa del biondino.

Bussó alla porta bianca, che venne aperta dalla mamma di Niall.

-Harry! Che piacere vederti! Niall é di sopra.- Sorrise cordialmente, e Harry provó a fare lo stesso.

Salì le scale, con gia qualche lacrima che scendeva.

Aprì la porta della camera del suo amico, e lo trovó sdraiato, in boxer (ma magari) con il computer sulla pancia.

Giró la testa e vide Harry in lacrime.

-Haz? Che succede?- Posò il computer sul comodino e si infiló velocemente dei pantaloni.

-Louis...- Niall lo andó ad abbracciare, e fu allora che il riccio scoppió a piangere.

Harry era un po' più alto del biondo, ma in quell'abbraccio sembrava piccolo.

La sua testa nella spalla, le braccia lasciate contro i fianchi, le spalle piegate verso il basso.

-Harry...- Niall faceva scorrere la mano sulla schiena del riccio.

-Ho parlato con Eleanor. Le ho detto che...che mi piace Louis. Ha detto che...lo avrebbe perdonato, ma avrei dovuto stargli lontano.- spiegó il riccio, trattenendo le lacrime.

-E tu hai accettato.- intuì Niall.

Non che ci volesse molto.

Harry annuì.

-Harry.- sussurró l'amico prima di abbracciarlo forte.

-

Louis: Harry che cazzo succede?

Louis: Harry é un fottuto mese che mi ignori, dimmi che cazzo sta succedendo qui!

Louis: Harry, sei in camera tua, ti ho fottutamente visto!

Louis: Harry...stai...piangendo?

Louis: Ora arrivo. Stai tranquillo

-

Eleano-nonono!

Comunque vi giuro io ci provo ad aggiornare, ho i capitoli pronti fino a tipo il 25, ma mi passa compeltamente per la testa. Mi viene in mente che devo aggiornare alle quattro di notte, e sarebbe alquanto improbabile. Dovrò mettermi delle sveglie.

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora