Third;

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Louis parcheggió l'auto davanti casa di Harry.

Era in una zona piuttosto isolata.

Arrivó davanti al portone e citofonò.

Sentii rumore di qualcosa che cascava, dei passi che correvano e un bambino piangere.

La porta si aprì, rivelando un Harry con il fiatone, con addosso degli skinny jeans neri e una maglietta bianca semplice, su cui peró c'erano un po' di macchie.

-Oh, Louis. Scusa, Gemma sta cambiando alimentazione e...non le piace molto il nuovo cibo.- spiegó osservando le macchie sulla maglietta.

Louis entrò. -Anne?- chiese ad Harry, mentre andavano in cucina.

-Dovrebbe arrivare tra poco. Ti dispiace se intanto...provo a far mangiare questa specie di essere umano?- Louis scosse la testa, adorava i bambini.

Forse perchè erano otto figli, in famiglia.

Mentre Harry imboccava sua sorella, Louis diede una sistemata alla cucina.

Pulì il tavolo e i banconi, Harry era un pessimo babysitter.

Dopo un quarto d'ora circa Gemma si addormentó in braccio ad Harry, e poco dopo Anne entrò a casa.

-Oh Louis scusami! C'era tanto traffico ho fatto tardi!- si scusó la donna, sotto lo sguardo basito del figlio.

-Chiedi scusa a lui?! Sono IO che mi sono dovuto occupare di questa peste!- Anne alzò gli occhi al cielo e sorrise a Louis, prendendo poi in braccio Gemma.

Harry e Louis entrarono in camera del riccio.

-Ti spiace se mi cambio maglietta?- chiese Harry.

Louis scosse la testa, ma dovette pentirsene quando Harry lo fece davanti a lui.

Non che non fosse una bella vista, comunque. Harry faceva sport, e si vedeva.

Louis distolse comunque lo sguardo, imbarazzato.

-Che fai ti vergogni? Sono io quello mezzonudo qua!- rise Harry.

Ma Louis era imbarazzato proprio per quello.

Harry si sedette vicino a Louis.

-Tua mamma sa che sei gay?- Chiese Louis curioso. Harry sorrise ed annuì, ma Louis leggeva una strana emozione nei suoi occhi. Come...tristezza.

Annuì prendendo il libro e iniziando a spiegare.

Dopo due ore Anne entró in camera.

-Harry, Louis, che ne dite di andarvi a prendere un gelato?- Harry chiuse gli occhi, sospirando.

-Che c'é Harry?- chiese Anne innocentemente.

-Louis ha venti anni mamma, avrà la sua vita.- Louis non capiva Harry, prima sembrava volerci provare, poi, appena potevano "uscire" si lamentava.

Anne guardó Harry alzando le sopracciglia.

-Okay, okay, devo uscire con un ragazzo.- sbottó.

-Chi?- la domanda uscì dalle labbra di Louis prima che lui potesse bloccarle.

-Emh, Niall. Un mio amico.- Dal canto suo Harry non ci vedeva nulla di male. Niall era carino e simpatico, e quando gli aveva chiesto di uscire non ci aveva pensato un secondo.

-Oh, okay. Allora io vado. Ciao Harry, a Mercoledì. Arrivederci Anne.- Louis uscì piuttosti velocemente dalla casa.

Anne fece per andarsene dalla camera, poi ci ripensó e si giró verso il figlio.

-Poi parliamo meglio di questo Naill-

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Ammetto di essere per il 99,9% Larry shipper, e per il 0,1% Narry shipper.

Twitter- GottakiIlurmind

Tutor || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora