L'INVITO

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CAPITOLO 6

Jasmine

Si è svegliato anche Artur.

<Ragazzi cosa direste se mangiassi qui con voi, stasera intendo.>

A entrambi nasce un sorriso sul volto.

<DAVVERO MANGI CON NOI?> Annuisco e sorrido.

E' bello vedere che le persone sono felici per la tua presenza.

Dopo un'oretta sentiamo delle voci provenire da sotto. Arthur mi prende la mano e Victoria fa lo stesso. Scendiamo in salotto e vedo Steven e Evie parlare con Benjamin.

<Oh, Jasmine. Mi dispiace tanto per i pochi preavvisi che ti ha dato mio figlio. Per lo più finti. La prossima volta ti faccio scrivere da quella responsabile che meglio.> Sorrido ma non mi è chiaro qualcosa.

<In che senso falsi?>

<In teoria dovevi lavorare dalle 6 alle 7. Ma Benjamin ti ha chiamato prima.> Mi giro verso di lui aspettando il motivo. Ma non faccio in tempo a chiederglielo che Steven mi fa una domanda.

<Mangi da noi ha detto Benjamin, cosa vuoi da mangiare?>

<Non vorrei disturbare più del dovuto,a me va bene qualsiasi cosa.>

<Tranquilla non disturbi, sei ben accetta. Ai bambini piaci, mi sembra di vedere. > Li guardo e loro mi sorridono.

<Io direi che te adesso verrai con me e Victoria a prepararti.> Mi giro verso Evie.

<Ma tranquilla posso stare vestita così, non voglio scomodare più di quanto io sto già facendo.> Lei mi prende per mano e mi porta su per le scale. Nel mentre urla al fratello e al papà.

<NOI CI PREPARIAMO CI VEDIAMO DOPO.>

Arriviamo davanti a una porta e la apre.

Se le altre camere sono belle questa è magnifica. Sembra uscita da un film di principesse. Il letto è a doppia piazza, in ordine. Nemmeno quando era nuovo a casa mia è stato così in ordine. La scrivania con sopra delle mensole. Sulla scrivania ci sono tantissime cose da cartoleria. Una scrivania per truccarsi con specchio e luci incorporate. Una cassettiera e un armadio più grande del mio letto. Mi sono innamorata di questa stanza. Ci sono delle foto appese al muro e sopra la scrivania, una mi incanta più di altre. Ci sono lei Benjamin e la madre abbracciati in barca. Sembrano felici, tanto felici.

<Vieni Jasmine, cercati pure un vestito che ti piaccia.>

<Sei sicura? Non vorrei disturbare troppo.>

<Fidati che amo aiutare le ragazze a trovare i vestiti giusti. Infatti preparati che non ne proverai solo uno.>

Rido e mi metto davanti al suo armadio. L'ho appena conosciuta ma già mi piace. Apro una anta e solo con metà armadio rimango a bocca aperta, apro l'altra metà e mi cade la mandibola. Sussurro un wow e sento Evie ridere. Mi sento in un negozio, ce ne sono di tutti i tipi; glitterati, perlati, lunghi, corti, eleganti. Non saprei nemmeno da dove iniziare per scegliere. Mi giro verso di lei e le chiedo un consiglio. Lei si avvicina e comincia a spostare lo sguardo dai suoi vestiti a me. Ne prende uno argento e poi lo rimette dentro.

<Era bello quello.>

<Oh lo so, secondo me ti starebbe anche divinamente, ma non voglio far svenire mio fratello alla prima cena.> Lei scoppia in una risatina io invece divento rossa come il vestito che ha tirato fuori.

Per fortuna lo rimette dentro, aveva uno spacco sulla gamba che se l'avesse visto mio padre sarebbe svenuto.

Come ultimo ne tira fuori uno bianco e uno nero. Semplici colori ma pazzeschi.

Ho paura ma tu non mi spaventiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora