CAPITOLO 32
Benjamin
Mi ha stregato.
Quel fottuto bacio mi ha incatenato ancora di più a lei. Non riesco a fare altro che pensarci.
Le sue labbra sapevano di burrocacao alle more, ma c'era un retrogusto di menta.
Aspettavo questo momento da più tempo di quanto io voglia ammettere e ora che è arrivato non riesco a levarmelo dalla testa. Lei ci è stata, non si è levata. All'inizio ho avuto paura che lo facesse e mi tirasse uno schiaffo ma quando ha ricambiato il bacio mi sembrava di essere su un altro pianeta, il mare e il rumore delle onde erano un suono lontano, sentivo solo il suo respiro spezzato e le sue mani bramose ma insicure su come comportarsi percorrermi il corpo.
Lo sentivo dal calore e dai movimenti del suo corpo che era vogliosa come me, ma quando si è staccata e ha realizzato quello che è successo si è rotto tutto. Ho visto crearsi il muro davanti a noi e non c'era modo di superarlo.
Sono appena arrivato a casa e sto videochiamando Evie per... per dire tutto e farmi consigliare come posso comportarmi. Perchè non voglio lasciarla andare.
Solo uno stupido se la lascierebbe scappare dalle braccia in questa maniera.
<Benjamin, non sono partita nemmeno da-> Evie mi risponde con voce un po' bassa, probabilmente l'ho appena svegliata. Non la lascio nemmeno finire di parlare, le parlo sopra perchè ho troppa voglia di raccontarlo a qualcuno.
<Ci siamo baciati.> Evie rimane a bocca aperta e non dice nulla.
<COSA?!> Non è la sua voce a parlare, dalla fotocamera intravedo l'ultima persona che avrebbe dovuto saperlo da me.
<Merda...> Dico sottovoce, Andrew mi guarda aspettando altre informazioni.
<Hai baciato mia cugina?>
E adesso cosa dico?
<Si.> Mi preparo alla mia morte.
Il silenzio che segue la mia frase è infinito.
E fra tutte le cose che mi sarei aspettato di sentir dire, Andrew chiede l'ultima cosa a cui ho pensato.
<Lei come sta?>
<Lei? Bhe, quando ha realizzato cosa è successo è scappata.>
O sono un pessimo baciatore, cosa che personalmente non penso dati i complimenti delle ragazze, o era spaventata da tutto quello che stava accadendo.
Credo più la seconda.
<Benjamin, io ti dico una cosa e tu devi mettertela bene in testa. E' spaventata a morte dai suoi sentimenti in questo momento, è confusa e non sa come comportarsi, quindi se tu ci tieni davvero a lei non devi metterle fretta o stressarla. Molto probabilmente lei ti eviterà perchè non vuole ammettere o non capisce cosa prova, quindi non vuole parlarti.>
<Io come devo comportarmi?>
<Farle capire che sei disposto ad aspettare i suoi bisogni e che sei li pronto ad ascoltarla. Ma davvero, non metterle fretta.> Dice con tono serio.
<Ho io una domanda. Perchè mi stai dando tutti questi consigli?> Chiedo confuso, a Natale mi ha appeso al muro.
< Perchè so che in fondo sei giusto per lei, so che puoi trattarla bene, e io voglio solo la felicità per mia cugina. Ma tu prova a farla stare male e verrò fino sotto casa tua e non mi limiterò ad appenderti al muro come a Natale.> Annuisco e mi metto bene in testa questo discorso.
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Ho paura ma tu non mi spaventi
Teen FictionLei una ragazza che ha paura di amare ma che non aspetta altro, con un mondo che la divora da dentro ma che non riesce a buttare fuori. Lui un ragazzo che vuole aiutare gli altri ed è disposto a mettere la felicità degli altri prima della sua. Cosa...