AGGIUNGIAMO ALLA LISTA: INCONTRO ILLEGALE

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Nel capitolo ci saranno violenze, se vi danno fastidio potete saltare.

CAPITOLO 28

Jasmine

Leila si avvicina subito a me e mi ruba il telefono dalle mani.

Devo dire che questa non me l'aspettavo, vedendo la sua reazione intuisco che avrebbe preferito che io non lo scoprissi.

<Non è una richiesta di uscita. Dobbiamo semplicemente vederci per il progetto di fotografia.> Alzo un sopracciglio non convinta della sua risposta.

<Leila, okey che è un bel ragazzo, ma stacci attenta. Non voglio che tu stia di nuovo male per un ragazzo.> Mi avvicino a lei e le prendo le mani.

<Ja, davvero non è nulla. Non mi piace Theodore e non ci voglio nulla.> Mi stringe leggermente le mani.

Chi glielo dice che l'ho beccata diverse volte guardarlo di nascosto?

<Sicura che non ti sia mai piaciuto? Nemmeno attratta?> Deglutisce con così tanta forza che la sua gola emette un rumore.

<L'unica cosa da dire è che lo trovo un bel ragazzo e basta, è intrigante ecco.> Alzo gli occhi al cielo e mi allontano.

<Cosa ho fatto?> Dice lei.

<Nulla, davvero. Ma non cascare nelle sue trappole.>

<Ja non lo conosci.> Adesso lo difende, stiamo degenerando.

<Perchè tu si?>

<Sicuramente più di te.>

<Con solo due incontri di fotografia pensi di sapere qualcosa su di lui.>

<Magari non ci sono stati solo quelli.> Si rende troppo tardi quello che ha detto, si mette la mano sulla bocca e mi guarda con sguardo pentito.

<Da quanto.> Il mio tono di voce è freddo e distaccato.

<Non c'è un quando, abbiamo un po' parlato prima che mi mettessi insieme a Derek.> Annuisco e mi prendo un bicchiere d'acqua.

<Ja, non fare l'offesa ti prego. Non volevo offenderti.>

<Non sono offesa, è una tua scelta decidere cosa dirmi.>

<Vedi perchè non te l'ho detto? Sapevo che avresti reagito in questa maniera.> Mi giro di scatto verso di lei.

<Come.>

<Distaccata e non convinta, non avresti mai accettato di parlare con il ragazzo misterioso, soprattutto perchè ti odia e quindi ti tratta male per quello che pensa che gli abbiamo fatto.> Mi fermo e ragiono sulle sue parole.

<Sapevi fosse lui il bambino che abbiamo invitato.> Sa bene che non è una domanda.

<All'inizio no, ma poi ho iniziato a intuire e capire qualcosa, ma non ne avevo la conferma fino a quando non l'abbiamo scoperto.>

<Ok.> Mi siedo sul divano con il telefono e apro TikTok.

<Davvero solo ok?> La guardo e faccio cenno di sì con la testa.

Sospira e prende le sue cose.

<Fai uno squillo quando ti sarà passata l'incazzatura va bene? > Si avvia verso la porta ma prima si gira di nuovo verso di me.

<Ma ricordati che non ho fatto nulla per ferirti o per farti stare male e non lo farei mai. Sei la persona più importante per me non vorrei nemmeno rischiare di farti soffrire.> Non la guardo nemmeno alzo la testa solo quando sento la porta di casa mia sbattere e il cancello chiudersi. Tiro anche io un sospiro e mi butto all'indietro e  guardo il soffitto.

Ho paura ma tu non mi spaventiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora