IL CODARDO E LA BUGIARDA

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CAPITOLO 26

Jasmine

<JASMINE! SEI IN RITARDO!> Le urla di mia madre mi svegliano dal mio bellissimo sogno. Stavo sognando di essermi sposata con Dylan O'brien con il quale avevo 3 bellissimi figli, due maschi e una femmina.

Mi alzo dal letto controvoglia e mi dirigo in bagno per prepararmi, mi lavo la faccia e i denti e poi vado davanti all'armadio per decidere come vestirmi.

Prendo dei jeans bianchi e un maglione wavy blu, dopo essermi messa i mille strati Mi avvicino alla scrivania dove ci sono i fiori che Andrew mi ha regalato per la festa delle donne, li annuso due secondi e poi mi dirigo verso la cucina.

<Ti porto io che devo andare in ospedale, sbrigati.> Mia madre è proprio simpatica la mattina, è premurosa e gentile.

Un po' come me.

Saluto Luna e le metto le crocchette per farla mangiare così da distrarla e non farla uscire in giardino con sto freddo, inoltre se uscisse dovrei rincorrerla per farla rientrare dato che non vuole mai ascoltarmi.

Salite in macchina mia madre è più silenziosa del solito.

<Come sta Harry?> Mi chiede.

<Non butta fuori nulla, sta cercando di essere forte per sua sorella.> Lei annuisce senza aggiungere altro, rimane concentrata sulla strada.

Il resto del viaggio lo passiamo facendoci gli affari nostri, anche quando arriviamo mi saluta in fretta e parte subito per andare a lavoro.

Rimango un attimo ferma e confusa all'entrata  ma poi raggiungo i miei amici.

<Sei sempre l'ultima.> Dice Conrad incrociando le braccia al petto.

<Avrei ancora due minuti per arrivare, non sono in ritardo, sono in perfetto orario, se voi siete qua 15 minuti prima non è un problema mio.> Alza gli occhi al cielo ed entra a scuola.

Leila e Conrad sono davanti a noi che parlano, io ne approfitto per chiedere ad Harry come sta.

<Sto bene, l'unica cosa che mi preoccupa è mia sorella, io mi sono staccato da lui, ma lei è ancora una bambina, finchè non lo arrestano è sotto la sua tutela e se venisse a cercarla potrebbe prenderla.> Gli metto una mano sulla spalla come per dirgli  che gli sono vicina.

<Il papà di Leila ci riuscirà.> Annuisce e poi si mette a parlare con un gruppetto che l'ha richiamato. Harry attira gli sguardi di chiunque, è proprio un bel ragazzo. Capelli castani uniti a quei occhi ambra e quel sorriso da spaccone conquista tutte, peccato che lui voglia conquistare altre persone. Quando le ragazze scoprono che è gay ci rimangono di merda.

Rimango sola in mezzo al corridoio dato che non vedo nemmeno gli altri due. Stavo per chiamarli ma sento qualcuno avvicinarsi da dietro e poi dell'aria calda arrivarmi all'orecchio.

<Ti vedo un po' spaesata Irongirl.> Giro leggermente il viso e trovo il suo a qualche centimetro dal mio.

<Mi giri sempre intorno Spideman?>

<Un supereroe deve controllare che tutti stiano bene.>

<Ma anche io sono un supereroe, non dovresti guardare me, posso farlo da sola.> Mi giro completamente verso di lui.

<Allora te sarai l'eccezione a queste regole.> Sorrido scuotendo la testa.

<Se ti comporti così mi farai pensare che tu stia iniziando a tenere a me.>

<Cavolo, mi sono dimenticato che davanti ho una corazza indistruttibile, mi sa che mi è andata male.> Rido e faccio per andarmene ma lui mi blocca dal polso.

Ho paura ma tu non mi spaventiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora